Pronti ad accoglierli nuovamente… al buio

«Il mio contratto come guida della mostra-percorso “Dialogo nel buio” – scrive Giovanna Tamagnini – iniziava nel mese di marzo scorso alla Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano; poi, però, siamo stati costretti a chiudere, come molte altre aziende e come tutte le scuole di ogni ordine e grado. Lavoriamo da casa, cercando di mantenere viva l’attenzione dei visitatori su di noi e le nostre difficoltà come disabili. Ma non appena questa battaglia dura e difficile sarà vinta, siamo pronti ad accoglierli nuovamente!»

Mostra-percorso "Dialogo nel buio" della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano

La mostra-percorso “Dialogo nel buio” della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano

3 dicembre 2018, un lunedì d’inverno come tanti, comincia la mia formazione e avventura a Dialogo nel buio [programma di visite guidate al buio della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano, N.d.R.].
Sono molto emozionata, chissà se ce la farò! Tanto, dico fra me, starò lì solo qualche settimana! Inizialmente, infatti, sono molto spaesata, perdo l’orientamento nel percorso parecchie volte e non so come guidare i visitatori. Mi esercito continuamente, da sola e con i miei formatori, non ce la farò mai! Invece no, la formazione prosegue e tutti sono soddisfatti del lavoro che sto facendo e dell’impegno che sto profondendo. Gli sforzi fatti stanno cominciando a dare i loro frutti!

Dopo qualche mese faccio l’esame per capire se sono idonea o no a essere guida, ho il cuore in gola. «Vedrai che sbaglierò tutto, farò molti errori», dico fra me e invece no, va tutto bene e, finalmente, entro ufficialmente nella squadra delle guide!
Scopro in me dei lati che non immaginavo di avere e che il lavoro mi piace; parlo tranquillamente con persone che non conosco, come se ci conoscessimo da sempre; loro imparano da me come facciamo noi, che siamo ipo e non vedenti, a studiare, cucinare, muoverci per strada, tutte cose che per loro sono scontate; e così comprendono che noi, pur con le limitazioni visive, siamo persone come loro, con dei pregi, dei difetti, che hanno una loro vita familiare e sociale, esattamente come tutti, solo che usiamo metodi differenti.
Imparo molto anch’io da loro, specialmente ad aprirmi con gli altri, io che ho un carattere spesso chiuso e sono sempre scontenta.

Poi, inattesa, arriva una sorpresa per me! Mi viene proposta l’assunzione a tempo indeterminato e un contratto! Siamo sicuri che non si siano sbagliati e che fosse proprio per me?
Il contratto cominciava nel mese di marzo scorso ed erano già stati stabiliti i turni… ma un imprevisto ci coglie di sorpresa, non solo noi di Dialogo, ma tutta Italia e il mondo intero!
Un perfido virus, partito dalla Cina, comincia a propagarsi prima in Italia, partendo proprio dalla Lombardia, poi velocemente in tutta Europa e tutto il mondo! Al momento non esiste cura, si può solo cercare di prevenire il virus restando tutti a casa.
Siamo così costretti a chiudere, come molte altre aziende e come tutte le scuole di ogni ordine e grado. Lavoriamo da casa, cercando di mantenere viva l’attenzione dei visitatori su di noi e le nostre difficoltà come disabili.
Ma non appena questa battaglia dura e difficile sarà vinta, siamo pronti ad accoglierli nuovamente!

Guida di Dialogo nel buio, iniziativa della Fondazione Istituto dei Ciechi di Milano. Il presente testo – qui riproposto per gentile concessione, con minimi riadattamenti al diverso contenitore – è stato prodotto nell’àmbito di tale iniziativa (titolo originario: “Andrà tutto bene”). Ringraziamo per la collaborazione Franco Lisi, direttore scientifico dell’Istituto.

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