Tre noti chef, a sostegno dei bambini con disabilità neuromotorie

Tre lezioni di cucina con altrettanti noti chef (Andrea Berton , Fabrizio Tesse e Franco Aliberti), che oltre a fare imparare come realizzare una vera cena di gala a casa propria, servirà al tempo stesso a sostenere una serie di progetti in favore dei bambini con paralisi cerebrale infantile e altre disabilità neuromotorie: sarà questo il “Charity Dinner” promosso per il 15, 17 e 19 maggio dalla Fondazione Ariel

Locandina del "Charity Dinner" di Fondazione Ariel, maggio 2020«Non potendo organizzare la nostra cena solidale annuale, abbiamo pensato di spostare online questo importante momento di incontro, grazie al prezioso aiuto di tre Chef di prestigio e fama, in modo tale da portare idealmente la stessa cena solidale nelle case di ciascuno dei nostri sostenitori e di tutti coloro i quali potranno in tal modo aiutare insieme a noi i bambini con paralisi cerebrale infantile e con disabilità neuromotorie di tutta Italia»: così Massimo Linares, presidente della Fondazione Ariel, presenta il Charity Dinner promosso per il 15, 17 e 19 maggio (ore 18.30), consistente in tre lezioni di cucina con altrettanti noti chef (Andrea Berton , Fabrizio Tesse e Franco Aliberti), che oltre a fare imparare come realizzare una vera cena di gala a casa propria, servirà al tempo stesso a sostenere i progetti di Ariel in favore dei bambini con disabilità neuromotorie.

Come abbiamo riferito nelle scorse settimane, pur essendo stata costretta anch’essa a sospendere tutte le attività in presenza e una serie di appuntamenti già programmati, analogamente a tante altre organizzazioni, la Fondazione Ariel non ha fermato le proprie attività, avviando anzi anche alcune nuove iniziative, quali il servizio di supporto psicologico telefonico gratuito Pronto, Ariel o i brevi video di Giochi di movimento. (S.B.)

Per approfondire i contenuti del Charity Dinner promosso dalla Fondazione Ariel, nonché le modalità per parteciparvi (le iscrizioni sono aperte fino a domani, 14 maggio), accedere a questo link. Per ulteriori informazioni: Francesca Naboni (francesca.naboni.ariel@humanitas.it).

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