Lombardia: garantire la presa in carico a tutti coloro che ne hanno diritto

«Le risorse disponibili saranno più che sufficienti a garantire la presa in carico di tutte le persone che ne abbiano le caratteristiche alle stesse condizioni dell’anno scorso»: lo hanno scritto numerose Associazioni della Lombardia all’assessore regionale Bolognini, riferendosi al potenziamento del Fondo Nazionale per la Non Autosufficienza stabilito dal “Decreto Rilancio” e chiedendo quindi che venga garantita a tutte le persone con disabilità che ne abbiano le caratteristiche la presa in carico in base a quanto previsto dai criteri 2019 del Piano Regionale per la Non Autosufficienza

Particolare di persona con disabilità in carrozzinaGarantire a tutte le persone con disabilità che ne abbiano le caratteristiche la presa in carico in base a quanto previsto dai criteri 2019 del Piano Regionale per la Non Autosufficienza: lo hanno richiesto alla Regione Lombardia la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità, componente lombarda della FISH-Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e altre dodici Associazioni (se ne legga l’elenco in calce), in una lettera inviata a Stefano Bolognini, assessore regionale alle Politiche Sociali, Abitative e alla Disabilità.

L’iniziativa è successiva al cosiddetto “Decreto Rilancio” approvato nei giorni scorsi dal Governo  (Decreto Legge 34/20), che, come abbiamo ampiamente riferito anche sulle nostre pagine, prevede l’incremento delle risorse che verranno messe a disposizione delle Regioni per rafforzare i sostegni destinati alle persone con disabilità, in particolare potenziando il Fondo per la Non Autosufficienza con 90 milioni di euro (articolo 104), dei quali 20 dovranno essere dedicati in modo specifico ai progetti di vita indipendente.
«Sebbene non sia ancora possibile sapere nel dettaglio quali saranno le quote destinate specificatamente alla Regione Lombardia – si legge nella lettera inviata all’assessore Bolognini – appare certo che le risorse disponibili siano più che sufficienti a garantire la presa in carico di tutte le persone che ne abbiano le caratteristiche alle stesse condizioni dell’anno scorso e ancora attualmente in vigore».
«Nel frattempo – concludono le Associazioni – ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare ad un lavoro di complessiva revisione del Piano Regionale Triennale, affinché possano essere affrontati e superati i problemi e le criticità che abbiamo più volte messo in evidenza, anche in termini di legittimità di alcuni suoi passaggi [se ne legga già sulle nostre pagine, N.d.R.]».

Nella lettera, ricordiamo in conclusione, si chiedeva anche alla Regione Lombardia di estendere il buono di 900 euro destinato ai minori per tutto questo periodo di chiusura delle scuole. Successivamente al messaggio delle Associazioni, però, è intervenuta sul tema una Delibera della Giunta Regionale che ha sostanzialmente risposto in modo positivo a tale istanza. Di ciò riferiremo entro breve in altra parte del giornale. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@ledha.it.

La lettera all’assessore della Regione Lombardia Stefano Bolognini, è stata sottoscritta, insieme alla LEDHA, da: AISLA (Associazione Italiana Sclerosi Laterale Amiotrofica); AISM (Coordinamento Regionale Lombardia Associazione Italiana Sclerosi Multipla); ANFFAS Lombardia (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale); ANGSA Lombardia (Associazione Nazionale Genitori Soggetti Autistici); Associazione Famiglie SMA; Associazione Aldo Perini; AUS Niguarda (Associazione Unità Spinale Niguarda); Comitato 16 Novembre; Comitato Lombardo per la Vita Indipendente; Comitato Uniti per l’Autismo; Huntington ONLUS (Rete Italiana della Malattia di Huntington); UILDM Comitato Regionale Lombardo (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare).

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