L’UICI di Torino riparte dal tandem

Non tutti lo sanno, ma per le persone con disabilità visiva quella del ciclismo non è affatto un’esperienza preclusa a priori. Al contrario, può essere vissuta con soddisfazione e in assoluta sicurezza. Basta trovare la soluzione adatta, come quella data dal tandem, con un equipaggio costituito da una guida vedente e da un pedalatore non vedente, seduto dietro. E proprio dal tandem ha ripreso le proprie attività la Polisportiva dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza coronavirus

Polisportiva UICI Torino con Davide Cassani, gennaio 2020

La pedalata della Polisportiva UICI di Torino, insieme al commissario tecnico della Nazionale di Ciclismo Davide Cassani (seconbdo da sinistra), svoltasi nel gennaio scorso da Pinerolo a Piscina (Torino)

Ritrovare il giusto ritmo nella pedalata, dopo i lunghi mesi di inattività, sentire ogni salita e ogni discesa, gustarsi l’aria fresca sul viso, mentre il nastro grigio della strada scorre sotto le ruote: dopo la pausa forzata dovuta all’emergenza coronavirus, la Polisportiva dell’UICI di Torino (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) riprende la propria attività legata al tandem, ovviamente in totale sicurezza e con attenzione alle prescrizioni sanitarie. Per riacquistare un po’ di allenamento, la prima proposta, nei giorni scorsi, è stata un giro di circa 18 chilometri lungo le piste ciclabili di Torino.

Non tutti lo sanno, ma per le persone con disabilità visiva quella del ciclismo non è affatto un’esperienza preclusa a priori. Al contrario, può essere vissuta con soddisfazione e in assoluta sicurezza. Basta trovare la soluzione adatta.
Il tandem, una bicicletta a due posti, è esattamente ciò che serve. Ogni equipaggio è costituito da una guida vedente, che occupa il posto anteriore, e da un pedalatore non vedente, seduto dietro. Per la persona cieca, però, l’esperienza è tutt’altro che un “lasciarsi portare”: tra i due componenti dell’equipaggio, infatti, deve crearsi una speciale sintonia ed entrambi, seppure con ruoli diversi, concorrono all’andamento del mezzo.

Consapevole delle potenzialità del tandem, da tempo la Polisportiva UICI Torino organizza iniziative per avvicinare chi non vede al mondo della bicicletta. Vi sono proposte più “ardite”, come il viaggio di 600 chilometri da Torino a Venezia lungo la via del Po, svoltosi nel settembre dello scorso anno [se ne legga anche sulle nostre pagine a questo link, N.d.R.], ma ci sono anche occasioni più “tranquille”, ideate per coinvolgere tutti, compreso chi non abbia un particolare allenamento e voglia coniugare lo sport con il relax. Si è così costituito un gruppo di appassionati del tandem, che esplorano da una prospettiva molto particolare Torino e dintorni.

«Tutto è nato in maniera spontanea e informale – racconta Andrea Rastello, grande appassionato di bicicletta, responsabile, tra l’altro, del settore Amatori del Velodromo Francone di San Francesco al Campo (Torino)-. Quando sono entrato in contatto con la Polisportiva UICI Torino, inizialmente ho proposto qualche giro nei parchi cittadini, durante i fine settimana».
Dare concretezza a una proposta di questo genere richiede però impegno. «A differenza di altri sport – spiega infatti Rastello -, l’attività del tandem ha bisogno di un rapporto uno a uno. Dunque è necessario trovare un certo numero di guide vedenti, che diano la loro disponibilità. L’aspetto più interessante è che, fin dai primi incontri, nessuno dei volontari ha mai avuto la sensazione di “offrire un servizio” alle persone con disabilità. Ognuno ha il suo ruolo, c’è chi guida e chi sta seduto dietro. Ma il rapporto è alla pari. Si è semplicemente amici».

Con il tempo il gruppo ha iniziato a sperimentare anche le piste ciclabili del Torinese: «alcuni di questi percorsi si prestano bene per la nostra attività e sono perfino più sicuri rispetto ai parchi», sottolinea ancora Rastello. E così, studiando itinerari ad hoc, si possono fare pedalate anche di 20, 30 chilometri. «Il tutto però – osserva Ivano Zardi, presidente della Polisportiva dell’UICI di Torino – senza eccessiva pressione, né ansia agonistica. Il comune interesse per la bicicletta diventa un’occasione per stare insieme, a contatto con la natura, in un clima di serenità che fa bene al fisico e alla mente. Questa è, dopo tutto, la prima missione della nostra Polisportiva: dimostrare, con semplicità e un pizzico di autoironia, che lo sport, a tutti i livelli, contribuisce ad abbattere le barriere, soprattutto quando, come in questo caso, fa incontrare vedenti e non». A dimostrarlo vi è anche il legame di amicizia che si è costruito con altri gruppi di cicloamatori, come i Free Bike di Venaria Reale (Torino), che hanno anche messo a disposizione nuove guide.

La dimensione amatoriale non preclude, comunque, la possibilità di concedersi qualche esperienza speciale. Ad esempio, grazie all’amicizia con Giovanni Ellena, direttore sportivo della squadra di ciclisti professionisti Androni Giocattoli Sidemerc, nei mesi scorsi il gruppo della Polisportiva UICI Torino ha potuto vivere una giornata di incontro con i corridori del team, esperienza preziosa e stimolante per tutti. E non si può certo dimenticare nemmeno la pedalata con Davide Cassani, commissario tecnico della Nazionale di Ciclismo, svoltasi il 25 gennaio scorso da Pinerolo a Piscina (Torino), una delle ultime uscite prima dello stop all’attività sportiva per l’emergenza Covid-19.

Tra i rapporti di condivisione e di amicizia che il gruppo ha saputo cementare, da citare anche quello con la sindaca di Torino Chiara Appendino. «Ci siamo incontrati in modo imprevisto – ricorda Rastello – nel dicembre 2018, durante un raduno di ciclisti e appassionati. La Prima Cittadina si è interessata alla nostra attività e coinvolgendo l’azienda Atala, è riuscita a farci avere un nuovo tandem, che si è aggiunto ai cinque già in dotazione della Polisportiva». Ogni tandem, infatti, ha un po’ la sua storia e ce n’è anche uno donato da una famiglia, per ricordare tre persone care. (L.M.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficio.stampa@uictorino.it (Lorenzo Montanaro).

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