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Quando l’arte fa ritrovare l’identità alle persone con disabilità motoria

Atelier di Spazio Vita Niguarda, Milano

L’Atelier di Spazio Vita Niguarda in tempo pre-Covid. Oggi le attività proseguono, tenendo conto, però, delle necessarie misure di sicurezza

La disabilità motoria è una condizione molto “democratica” che coinvolge persone di ogni sesso, razza, ceto e religione. Può essere presente dalla nascita o presentarsi a fine vita, anche se le statistiche ci dicono che ha una leggera preferenza per i giovani adulti. In ogni caso essa travolge il corpo della persona, ne modifica l’immagine, ne limita i movimenti, l’autonomia, rendendo faticosa e difficoltosa la sua relazione con il mondo esterno.
La Società Cooperativa Spazio Vita Niguarda di Milano è nata all’interno dell’Azienda Socio Sanitaria Territoriale Grande Ospedale Metropolitano Niguarda, per migliorare la qualità di vita delle persone con disabilità motoria congenita o acquisita e per promuovere una nuova cultura dell’inclusione sociale.
Questo avviene anche attraverso l’arte. Nell’Atelier di Spazio Vita, infatti, dipingendo o modellando, le persone scoprono che, anche se hanno “perso” alcune parti del corpo, anche se la loro identità fisica, sociale, lavorativa è compromessa, anche se “disabili”, dentro sono ancora integri. L’espressione artistica restituisce e rende chiaramente percepibile, visibile e condivisibile, a loro stessi e agli altri, il loro esserci, la loro identità.

Opere realizzate all'Atelier di Spazio Vita Niguarda, Milano

Opere realizzate all’Atelier di Spazio Vita Niguarda

L’Atelier, inoltre, è anche un luogo di incontro e di relazione in cui si lavora senza giudizi o valutazioni:  l’arteterapeuta supporta e stimola in ognuno la ricerca di nuove possibilità e punti di vista, promuove lo sviluppo della creatività e del riconoscimento di sé, quali strumenti preziosi per affrontare al meglio le sfide che ogni vita porta con sé, specie quelle “diverse”.
Confrontarsi con una creazione espressiva pone di fronte a continue scelte, imprevisti, trasformazioni, promuove nella persona un complesso lavoro di ascolto, tra il dentro e il fuori, fa emergere le sue difficoltà, ma anche le risorse e le capacità, spesso non riconosciute o inutilizzate.
Fare arte restituisce all’individuo integrità, identità, fiducia in se stesso e nel mondo circostante. In questo contesto specifico, inoltre, fare arte contribuisce al faticoso lavoro di riabilitazione della motricità fine con una modalità ben accetta da tutti, più piacevole e rilassante.

In quattro anni di attività, gli utenti dell’atelier di Spazio Vita, davvero numerosi – nel 2019 sono state quarantatré le persone che hanno frequentato arte terapia pittorica e ventotto il laboratorio di modellazione della creta – hanno realizzato un numero innumerevole di dipinti e sculture, la cui bellezza è tale da ottenere più di un riconoscimento anche in eventi esterni.

Il prossimo appuntamento pubblico è previsto in occasione della 3^ Biennale Le Arti Possibili, dedicata quest’anno al rame e organizzata dall’Associazione LeArtiPossibili presso lo spazio socio-culturale La Stecca 3,0 di Milano (Via De Castillia, 26), dal 22 al 27 settembre prossimi. (S.F.)

La partecipazione alle attività dell’Atelier di Spazio Vita, di cui è responsabile la psicologa e arteterapeuta Donatella Barbuio, è gratuita per tutte le persone con disabilità. Per informazioni: Spazio Vita Niguarda (Silvia Ferrario), segreteria@spaziovitaniguarda.com.

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