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Vita Indipendente ovvero decidere per sé e per la propria vita

Giovane con disabilità in carrozzina, sul tetto di un palazzo, con le braccia aperte«La Vita Indipendente per me è quello che dice la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: vivere nella società sulla base di uguaglianza con le altre persone indipendentemente dalle condizioni personali, sociali e di disabilità in cui ci si trova».
A dirlo è Natascia Curto del Centro Studi DiVi dell’Università di Torino (Centro Studi Interdipartimentale per i Diritti e la Vita Indipendente), costituitosi come gruppo di lavoro all’interno del CIRCE (Centro Interdipartimentale di Ricerca sulla Comunicazione).
Curto è già ben nota ai nostri Lettori, ad esempio per il libro I diritti delle persone con disabilità. Percorsi di attuazione della Convenzione ONU, dato recentemente alle stampe insieme a Cecilia Marchisio (Carocci, 2020) e da noi ampiamente presentato a suo tempo.

Nel pomeriggio del 12 novembre (ore 17.30) sarà la stessa Curto a condurre il seminario in rete (webinar), promosso dal Gruppo Giovani della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), nell’àmbito del percorso Si fa presto a dire Vita Indipendente, promosso a partire dallo scorso mese di giugno dal medesimo Gruppo, per formare sui temi legati alla Vita Indipendente, il cui obiettivo dev’essere inteso come il raggiungimento di un’autonomia non solo abitativa o lavorativa, ma da inserire nel più ampio campo dell’autodeterminazione della persona con disabilità, ossia la possibilità di decidere per sé e la propria vita.

Educatrice e dottore di ricerca in Scienze Umane e Sociali, Natascia Curto è attualmente docente a contratto presso il Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. Si è occupata degli approcci educativi che promuovono l’accesso ai diritti, anche attraverso il ruolo delle Associazioni. (S.B.)

Il webinar del 12 novembre prevede un limite massimo di venti partecipanti. Per avere il link di partecipazione, scrivere a: gruppogiovani@uildm.it (specificando nome e cognome e lasciando un contatto telefonico). Per ulteriori informazioni: uildmcomunicazione@uildm.it (Alessandra Piva e Chiara Santato).

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