La pandemia lo sta rendendo sempre più chiaro: la sottotitolazione è un diritto

I media audiovisivi tradizionali, come le trasmissioni televisive, ma anche i servizi “on-demand”, i festival cinematografici e ogni altro evento dal vivo: per tutto ciò serve la sottotitolazione in tutta Europa, curata da operatori qualificati, tenendo anche conto di come la pandemia stia ulteriormente accentuato la necessità di rendere sempre più accessibili i vari contenuti audiovisivi: lo si è detto durante la conferenza internazionale “L’accessibilità come diritto umano: la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale e la prospettiva dell’utente finale”

Sottotitolazione in tempo reale curata da Sub-Ti Access

Sottotitolazione in tempo reale curata da Sub-Ti Access

La pandemia ha ulteriormente accentuato la necessità di rendere sempre più accessibili i contenuti audiovisivi e ogni evento dal vivo: è questo uno degli assunti fondamentali emersi dalla conferenza internazionale online del 6 novembre intitolata L’accessibilità come diritto umano: la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale e la prospettiva dell’utente finale e tutta dedicata alla sottotitolazione in tempo reale (se ne legga anche la nostra presentazione).
L’evento era collegato al progetto europeo LTA (Live Text Access, ovvero “Accesso al testo in tempo reale”), cofinanziato dal programma Erasmus+ dell’Unione Europea, partnership strategica per l’inclusione e l’innovazione nell’istruzione superiore, incentrata su tre priorità continentali: lo sviluppo di programmi di studio per soddisfare le esigenze del mercato del lavoro e della società, l’istruzione aperta nell’era digitale e l’inclusione sociale. Lo scopo concreto più immediato è quello di formare operatori adeguati attraverso la creazione di materiali didattici disponibili a tutti su internet.
A LTA partecipano tre università (SDI-Hochschule für Angewandte Sprachen di Monaco di Baviera; UAB-Universitat Autònoma de Barcelona; SSML-Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa), due fornitori di servizi di accessibilità (Sub-Ti Access e Velotype), una società di produzione (ZDF Digital), un’associazione di certificazione (ECQA-European Certification and Qualification Association) e un’associazione di utilizzatori finali (EFHOH-European Federation of Hard of Hearing People, ovvero la Federazione Europea di Persone con Problemi di Udito).

Durante la conferenza del 6 novembre, oltre ai rappresentanti dei partner del progetto, tra cui quella dell’EFHOH, la Federazione Europea di Persone con Problemi dell’Udito, sono intervenuti anche esponenti dell’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, e dell’ACPA, l’Associazione Catalana per la Promozione dell’Accessibilità.
Nel proprio discorso di apertura, Federico Spoletti di Sub-Ti Access ha ricordato come i sottotitoli in tempo reale siano «uno strumento essenziale per garantire l’accesso ai contenuti audiovisivi e agli eventi dal vivo». «I servizi di sottotitolazione live – ha aggiunto – sono sempre più richiesti, soprattutto dopo l’avvento della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, della Direttiva Europea sull’Accessibilità e di quella sui Servizi di Media Audiovisivi (AVMSD). In Europa, però, gli standard formativi dei sottotitolatori dal vivo variano sensibilmente e la professione non è ancora riconosciuta ufficialmente».

Dal canto suo, Mher Hakobyan dell’EFD ha illustrato una panoramica della normativa europea e la sua trasposizione nelle leggi nazionali, soffermandosi in particolare sul settimo articolo della citata AVMSD, riguardante l’accessibilità dei contenuti dei media audiovisivi tradizionali, come le trasmissioni televisive, «ma anche – ha sottolineato – dei media più recenti, come i servizi on-demand (Netflix, Amazon, Prime ecc.), che tutti noi utilizzano molto, soprattutto dall’inizio della pandemia». «Purtroppo – ha osservato – la Direttiva non copre le piattaforme di condivisione e quindi chi pubblica video su Facebook non è tenuto a fornire né sottotitoli, né traduzione nella Lingua dei Segni o audiodescrizione».
Il rappresentante del Forum si è soffermato anche sulle altre norme europee di riferimento, quali la citata Direttiva sull’Accessibilità, nonché quella sul Design For All (“Design per tutti”).

Successivamente Aïda Regel Poulsen dell’EFHOH ha ricordato come il Covid-19 abbia letteralmente cambiato il concetto stesso di accessibilità in Europa, in seguito al largo utilizzo delle piattaforme, e a tal proposito ha evidenziato l’inadeguatezza in molti casi delle soluzioni proposte. «Per gli eventi virtuali – ha dichiarato – c’è bisogno di alcune linee guida e sono necessarie linee guida anche per la sottotitolazione da remoto. Chi usufruisce infatti della sottotitolazione intralinguistica ha bisogni diversi e ogni piattaforma dovrebbe offrire opzioni diverse. Ad esempio, molte aziende offrono un riconoscimento vocale automatico spesso non corretto e per questo serve la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale, con operatori qualificati. In altre parole, se serve più sottotitolazione intralinguistica, allora serve una maggiore formazione per i sottotitolatori ed è per questo che il progetto LTA è così importante».
Regel Poulsen ha concluso sottolineando che «la sottotitolazione intralinguistica in tempo reale è per molti il metodo principale per la comprensione di un evento e troppo spesso non è né riconosciuto, né considerato, né finanziato».

Dell’importanza della promozione di servizi accessibili e dei problemi per le persone con disabilità uditiva legati ai sottotitoli, ha parlato Joan Bestard dell’Associazione Catalana per la Promozione dell’Accessibilità, che ha affermato: «Normalmente le piattaforme per videochiamate venivano usate in contesti informali, ad esempio tra parenti. In questi ultimi mesi, invece, sono state utilizzate soprattutto per riunioni di lavoro e lezioni scolastiche. Come tutti sappiamo, molte piattaforme forniscono sottotitoli automatici tutt’altro che perfetti. Alcune informazioni, infatti, spesso si perdono per strada. Un tipico problema dei software di sottotitolazione automatica, ad esempio, è il riconoscimento dei nomi propri o dei linguaggi specialistici, tutti termini estremamente importanti all’interno dei contesti didattici e lavorativi. La sottotitolazione effettuata in tempo reale da un sottotitolatore, invece, è il modo migliore per ottenere sottotitoli di qualità».

Tutti i relatori, per altro, hanno riconosciuto l’importanza della sottotitolazione live svolta in modo professionale da parte di operatori specializzati, tenuto conto dei vari contesti in cui è richiesta, ad esempio le trasmissioni televisive, di cui ha parlato Julia Borchert di ZDF Digital, i festival cinematografici e altri eventi culturali, oggetto dell’intervento di Enrico Pigliacampo di Sub-Ti Access e il settore educativo,  su cui si è soffermata Silvia Velardi della SSML (Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa).
Infine, della definizione dei nuovi profili professionali nella sottotitolazione in tempo reale, della creazione dei contenuti didattici e della valutazione dei materiali stessi, hanno trattato rispettivamente Rocio Bernabé Caro della SDI-Hochschule für Angewandte Sprachen di Monaco di Baviera, Wim Gerbecks di Velotype ed Estella Oncins della UAB (Universitat Autònoma de Barcelona). (S.B.)

Ringraziamo Federico Spoletti per la collaborazione.

Tutti gli interventi della conferenza del 6 novembre, sottotitolati anche in italiano, saranno resi disponibili su YouTube nei prossimi giorni. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: lta.project@subti.com.

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