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Lavoro e partecipazione: la sfida dell’inclusione per i disability manager

Particolare di persone che lavorano al computer

«Il disability manager aziendale – ha scritto su queste stesse pagine Stefania Leone – può proporre flessibilità negli orari e facilitazioni per le sedi di lavoro, politiche di miglioramento della qualità della vita aziendale, anche inventando spazi e tempi per le attività sociali, in collaborazione con le realtà locali che possano interagire a supporto di servizi ai lavoratori, e in molti casi ciò può favorire una diminuzione del fenomeno dell’assenteismo, costoso tanto per l’azienda quanto per l’intera collettività sociale»

Di particolare interesse per l’importanza del tema, oltreché per la particolare autorevolezza dei relatori coinvolti, sarà l’incontro online previsto per il pomeriggio del 27 novembre (ore 15-18), intitolato Lavoro e partecipazione: la sfida dell’inclusione per i disability manager italiani, organizzato dal Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita dell’Università Cattolica di Milano, insieme alla FE.D.MAN (Federazione Disability Mangement) e alla Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta di Milano, avvalendosi anche della collaborazione del Sistema Sanitario della Regione Lombardia e dell’Associazione Abilitando.

Dopo i saluti istituzionali di Adriano Pessina (Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita dell’Università Cattolica di Milano), Mauro Buzzi (presidente della FE.D.MAN) e Paolo Robutti (presidente di Abilitando), interverranno Massimiliano Bevacqua della FE.D.MAN (La figura del disability manager: identità e scopi); Alessio Musio del Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita dell’Università Cattolica (Lavoro e disabilità: una questione etica); Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità (L’Osservatorio Nazionale e il lavoro oggi: prospettive per un coordinamento); Romolo De Camillis, direttore generale per i Rapporti di Lavoro e le Relazioni Industriali nel Ministero del Lavoro (Lavoro inclusivo ai tempi della pandemia); Matilde Leonardi della Fondazione IRCCS Istituto Neurologico Besta (Il disability management come accomodamento ragionevole: Chrodis Workbox per inclusione e workability).

Seguirà la tavola rotonda sul tema Inclusione ai sensi di legge o inclusione come diritto, moderata da Mauro Meazza, giornalista del «Sole 24 Ore» e di Radio 24 e da Haydée Longo della FE.D.MAN.
Vi parteciperanno Silvia Stefanovichj, responsabile per le politiche per la disabilità e il worklife balance nella CISL Nazionale; David Trotti, presidente regionale del Lazio per l’AIDP (Associazione per la Direzione del Personale); Giusy Versace e Lisa Noja, deputate, componenti della Commissione Affari Sociali alla Camera; Pietro Barbieri, presidente del Gruppo di Studio sui Diritti delle Persone con Disabilità nel CESE (Comitato Economico e Sociale Europeo).
È in programma quindi un ulteriore intervento del Presidente della FE.D.MAN Mauro Buzzi (I disability manager italiani: da competenza a professione), che curerà anche le conclusioni dell’incontro, insieme a Matilde Leonardi.

Da ricordare, infine, che sono previsti anche alcuni contributi video di testimonianza sul lavoro dei disability manager italiani. (S.B.)

La partecipazione sarà gratuita (per iscriversi fare riferimento a questo link). Successivamente il convegno verrà anche reso disponibile su Vimeo, Linkedin e YouTube, nonché nel sito del Centro di Ateneo di Bioetica e Scienze della Vita dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: centrodibioetica@unicatt.it (Silvia Bressi); webinar@fedman.it (Elisa Vavassori e Anida Hilviu).

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