Ha già superato in breve tempo le 20.000 adesioni la petizione denominata «Noi da sempre in lockdown!», più inclusione per le donne, l’autismo e la disabilità, lanciata da Davide Soldani, per conto del Gruppo Facebook dell’Associazione Noi per l’Autismo.
«Con questa petizione – si legge nella presentazione – vorremmo porre l’attenzione su una maggiore inclusione delle donne e delle persone con autismo o con altra disabilità sia a livello scolastico, sia lavorativo che sanitario, principalmente sollevando la famiglia (e le donne in particolar modo) da oneri assistenziali».
Tali istanze sono segnatamente rivolte al Governo, e in particolare alla Presidenza del Consiglio e ai Ministeri delle Politiche Familiari e delle Pari Opportunità, a quelli della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali, dell’Istruzione e delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali.
Nello specifico si chiede di «poter accedere alla modalità di assistenza indiretta; di poter avere, in caso di didattica a distanza, un insegnante di sostegno e/o educatrice a domicilio; di poter effettuare un test salivare molecolare per il Covid-19 a domicilio; di essere supportati in caso di positività al coronavirus; di poter effettuare il vaccino antinfluenzale a domicilio».
Altre richieste più generali sono quelle di aumentare il Fondo per le Non Autosufficienze e il Fondo per l’Autismo, «al fine di garantire la completa attuazione della Legge 134/15 (Disposizioni in materia di diagnosi, cura e abilitazione delle persone con disturbi dello spettro autistico e di assistenza alle famiglie). (S.B.)
Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile la petizione di cui si parla nella presente nota. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: ufficiostampa@noiperlautismo.org.