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Ci sarà un parco divertimenti totalmente inclusivo, nel centro di Pordenone

Bimbo con mascherina gioca su un'altalenaSta sorgendo a Pordenone, all’interno di una meravigliosa area verde che si trova nel centro della città, il Parco Sole di Notte, un parco divertimenti totalmente inclusivo che ospiterà gratuitamente bambini/e e ragazzi/e con patologie gravi, croniche e inguaribili, assieme alle loro famiglie, per far vivere loro momenti di divertimento, socialità e condivisione, periodi di vacanza, svago e studio. Il tutto in un ambiente protetto, in cui sarà garantita un’assistenza medico infermieristica di altissimo livello.

Solo in Italia, secondo fonti ISTAT, questi bambini e bambine sono circa 30.000, ovvero il 75% dei pazienti affetti da patologie gravi e non trovano accoglienza in alcuna delle realtà attualmente esistenti, proprio a causa della complessità assistenziale di cui necessitano. Parco Sole di Notte tenta dunque di far fronte a questo tipo di necessità.
La forma giuridica sarà quella di un Consorzio di Imprese Sociali che offrirà servizi anche alla collettività, rappresentando significativamente l’evoluzione del concetto di Terzo Settore. I servizi erogati verso il pubblico produrranno infatti buona parte delle risorse necessarie per il mantenimento della struttura e delle attività del Parco, che saranno ulteriormente finanziate tramite donazioni e il 5 per mille.
Il Parco Sole di Notte sarà una struttura polifunzionale nel quale saranno presenti l’Headquarter, soprannominato anche “Casa Mamma”, le casette per gli ospiti e per i volontari, il club med, la palestra, la piscina, il ristorante, il parco avventura outdoor.
Il valore aggiunto di Parco Sole di Notte sta nell’averlo pensato per la collettività, all’interno di un’area urbana aperta a tutti e in cui le strutture che verranno edificate potranno essere utilizzate sia dagli ospiti del camp che dai cittadini che usufruiranno liberamente degli spazi verdi del Parco stesso. Esso, inoltre, diventerà Centro di Formazione Nazionale in cure palliative pediatriche, grazie alla Fondazione Maruzza che da quasi vent’anni opera in questo settore.
Attualmente i lavori stanno concentrandosi sulla realizzazione del parco avventura e sulla ristrutturazione della villa padronale, che diventerà “Casa Mamma”, nella quale sarà presente il ristorante Gurmé.

«In un periodo come quello attualmente vissuto da tutti nella distanza sociale – scrive Vanessa Gabusi, volontaria e ambasciatrice del Parco Sole di Notte –, raccontare di un progetto destinato a ospitare persone abituate a vivere in questa condizione, quotidianamente, potrebbe fare nascere un’azione di divulgazione tale che il progetto arrivi alle orecchie di filantropi o aziende che possano contribuire alla realizzazione del Parco. Lo spero moltissimo!» (Simona Lancioni)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Vanessa Gabusi (vanessa.gabusi@eir.net).
La presente nota è già apparsa nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa), e viene qui ripresa – coin alcuni riadattamenti al diverso contenitore – per gentile concessione.

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