L’”Officina delle voci”, per continuare il dialogo con le persone non vedenti

Partirà proprio nel pomeriggio di oggi, 11 gennaio, a cura dell’UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), l’“Officina delle voci”, innovativa modalità voluta per offrire intrattenimento e compagnia alle persone non vedenti, soprattutto a coloro che sono poco avvezzi alla tecnologia. Tramite infatti una semplice telefonata, si potrà usufruire di questa proposta, basata su iniziative di lettura, musica, cucina e tradizioni, sport, libro parlato e film audiodescritti

Locandina dell'"Officina delle voci" dell'UNIVOC di NapoliPartirà proprio nel pomeriggio di oggi, 11 gennaio (ore 18), a cura dell’UNIVOC di Napoli (Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi), l’Officina delle voci, innovativa modalità voluta per offrire intrattenimento e compagnia alle persone non vedenti, soprattutto a coloro che sono poco avvezzi alla tecnologia, essendo magari diventati ciechi in età adulta o anziana. Tramite infatti una semplice telefonata, alla portata di tutti gli utenti con disabilità visiva, si potrà usufruire di questa proposta.

«La nascita dell’Officina delle voci – spiega Salvatore Petrucci, presidente dell’UNIVOC di Napoli – è il risultato di un mirabile lavoro di squadra portato avanti con grande entusiasmo da parte di tutti e in un tempo straordinariamente breve. E in tal senso ritengo che per posizionamento e tipologia del palinsesto, abbia tutte le caratteristiche per rappresentare una proposta innovativa nel panorama  dell’offerta di intrattenimento per le persone non vedenti. Avremo infatti lettura, a cura dei Volontari della Libreria IociSto di Napoli, musica, a cura di Lucio Sigillo, cucina e tradizioni, con Maria Salaris, sport, insieme a Giovanni Colonnese, libro parlato, a cura di Silvana Piscopo, film audiodescritti, per opera di Ascolto Libero e tutto grazie alla forza delle diverse e straordinarie personalità che hanno aderito al progetto e che partecipano al palinsesto con le loro professionalità e specificità e all’energia e vitalità dei Volontari del Servizio Civile della nostra organizzazione».

«Con questa proposta – prosegue Petrucci – vogliamo continuare a renderci utili in un momento tanto complesso e delicato, in cui il distanziamento fisico, a causa del Covid-19, ha reso impossibile la fruizione dei servizi da sempre offerti dall’UNIVOC ai non vedenti. Abbiamo a cuore, in particolare, l’obiettivo di raggiungere le persone anziane e, successivamente, i bambini e le bambine, che ci sembrano più disarmati, penalizzati maggiormente dalla mancanza di strutturazione e conoscenza tecnologica, e che restano inevitabilmente isolati. Con l’Officina delle voci, quindi, ci proponiamo di offrire un momento di comunità e supporto, per rendere meno duro il periodo di restrizioni, in cui tutti ci sentiamo un poco smarriti, perché l’emergenza non può e non deve interrompere l’importante dialogo vitale e non possiamo perdere la preziosa opportunità di trasformazione, solidarietà e coesione sociale. Anche perché “Si vince soltanto insieme!”». (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti su come partecipare all’Officina delle voci: info@univocdinapoli.org (tel. 081 19915172 – 19915173).

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