“La spesa di Corte”, per costruire una rete sempre più fitta di collaborazioni

Con “La spesa di Corte”, servizio gratuito fatto di piccole commissioni, a sostegno dei soggetti fragili del proprio territorio, l’Associazione torinese I Buffoni di Corte – impegnata su progetti educativi, ricreativi e formativi per persone con disabilità cognitiva e intellettiva – intende anche porre l’accento sull’importanza e il valore del welfare territoriale, per costruire una rete sempre più fitta di collaborazioni e di relazioni reciproche, «dove tutti – si dichiara – possano essere cittadini attivi che contribuiscono concretamente alla vita della comunità»

Immagine-simbolo dell'iniziativa "La spesa di Corte"

L’immagine-simbolo scelta dall’Associazione I Buffoni di Corte, per l’iniziativa “La spesa di Corte”

Si chiama La spesa di Corte l’iniziativa di solidarietà voluta e promossa a Torino dalla locale Associazione Culturale I Buffoni di Corte, che da oltre dieci anni, come abbiamo raccontato più volte anche sulle nostre pagine, è impegnata nel proprio territorio su progetti educativi, ricreativi e formativi per persone con disabilità cognitiva e intellettiva.

Ma di cosa si tratta esattamente? Di un servizio gratuito, rivolto per lo più alle persone anziane del Quartiere Santa Rita di Torino o a chiunque necessiti di aiuto per il disbrigo di piccole commissioni, garantito da ragazzi e ragazze che frequentano il percorso educativo di accompagnamento all’autonomia dei Buffoni di Corte, durante il quale, tra le altre cose, hanno imparato da un lato a conoscere il quartiere, i negozi e i servizi di riferimento, dall’altro hanno instaurato forti relazioni con i commercianti e gli abitanti. Un’opportunità, questa, che ha tra l’altro permesso alle persone con disabilità di integrarsi sempre più nel tessuto sociale e di muoversi autonomamente, a tal punto da mettersi oggi al servizio del cittadino.

«In un periodo storico come quello che stiamo vivendo – sottolinea Luca Nicolino, presidente dei Buffoni di Corte – le difficoltà che stiamo riscontrando non sono solo economiche, ma anche sociali. L’isolamento e il distanziamento hanno aumentato il disagio e alimentato paure, ansie e in certi casi addirittura depressione. Per questo abbiamo deciso di renderci utili alla società e di fornire un servizio a sostegno dei soggetti fragili del territorio, un modo per contrastare l’esclusione sociale, migliorare la relazione e, perché no, scambiare due parole e far sentire meno sole le persone che hanno piacere di trascorrere un po’ di tempo in compagnia».

Con tale iniziativa, va detto in conclusione, l’Associazione torinese intende anche porre l’accento sull’importanza e il valore del welfare territoriale, perseguendo l’obiettivo di costruire una rete sempre più fitta di collaborazioni, attraverso l’incremento e il consolidamento di relazioni reciproche, «dove tutti – si dichiara – possano essere cittadini attivi che contribuiscono concretamente alla vita della comunità». (S.B.)

Per ulteriori informazioni: Ufficio Stampa dell’Associazione I Buffoni di Corte (Valentina Cocchi), valentina.cocchi@ibuffonidicorte.it.

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