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Vaccinateci e non dimenticate chi si prende cura di noi!

Marco Gentili

Marco Gentili, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, persona con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), durante un suo intervento al Parlamento Europeo

«Il vaccino per il Covid, così come la possibilità di accedere ad ogni cura che garantisca la qualità della propria esistenza, va considerato come un diritto universale. Per questo, insieme al personale medico e paramedico, agli ultraottantenni, c’è l’urgenza di procedere alla vaccinazione di coloro che vivono una disabilità grave e di chi si prende cura di loro»: a dirlo è Marco Gentili, copresidente dell’Associazione Luca Coscioni, persona con la SLA (sclerosi laterale amiotrofica), che ha lanciato un videoappello, per conto della propria organizzazione, sottolineando come «il calendario vaccinale non preveda fra i gruppi prioritari coloro che sono in questa condizione e che hanno quasi sempre bisogno di terzi, riducendo a zero il possibile rispetto delle misure di distanziamento fisico necessario a prevenire il contagio».

«Il Piano Strategico dei Vaccini – ribadisce Rocco Berardo, avvocato e coordinatore delle iniziative sulla disabilità dell’Associazione Coscioniindica anche il calendario della somministrazione degli stessi, senza però individuare fra i cosiddetti gruppi prioritari né le persone con disabilità, né chi li assiste. Le rassicurazioni date nelle scorse settimane dal Commissario Straordinario Arcuri, secondo le quali sarebbero rientrate anche le persone con disabilità e i loro accompagnatori fra le vaccinazioni di febbraio, non hanno ancora avuto nessuna concretezza, rimanendo un semplice annuncio. Occorre, peraltro, individuare quali disabilità siano considerate prioritarie e a quali figure ci si riferisca quando si usa la parola “accompagnatori”».

A proposito dei caregiver, «queste figure – sottolinea ancora Gentili – sono solo di sfuggita definite dalle leggi, ma da loro dipendono tante e tante persone. Nel caso infatti di una loro positività o di una malattia conseguente all’infezione da Covid-19, chi riceve assistenza rimarrebbe ancor più solo, vedrebbe venir meno anche la possibilità di esaudire i bisogni più essenziali, restando ancor più in balia dei marosi della vita».
«Per questo – conclude – lancio il mio appello: vaccinateci, ma soprattutto non dimenticate chi si prende cura di noi, che forse ha la priorità, perché senza di loro la nostra vita non avrebbe un senso». (S.B.)

A questo link si può sottoscrivere l’appello lanciato da Marco Gentili, per conto dell’Associazione Luca Coscioni. Per ulteriori informazioni: fabio.miceli@associazionelucacoscioni.it.

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