Per un “Piano Pluriennale d’Azione” sulle disabilità

«Confidiamo che il nuovo Ministero delle Disabilità possa garantire il necessario coordinamento dell’attività legislativa e una gestione coordinata di tutti gli interventi, magari predisponendo un vero e proprio “Piano Pluriennale d’Azione” dotato di un cronoprogramma per la realizzazione, in ogni àmbito del vivere, degli obiettivi prefissati»: lo ha dichiarato Nazaro Pagano, presidente della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), nel corso dell’incontro tra una delegazione della Federazione stessa e la Ministra delle Disabilità Stefani

Loghi di tutte le forme di disabilità, su sfondi coloratiRevisione organica delle provvidenze destinate alle persone con disabilità o ai loro caregiver familiari, razionalizzazione e potenziamento dei Fondi per la Disabilità e la Non Autosufficienza, revisione organica del collocamento mirato e obbligatorio delle persone con disabilità, azioni in àmbito di diritto allo studio, iniziative per l’eliminazione delle barriere architettoniche e sensoriali, oltreché per favorire la mobilità e i trasporti delle persone con disabilità, semplificazione degli iter burocratici legati alla Pubblica Amministrazione e da ultima, ma non certo ultima, garanzia del diritto alla salute per le persone con disabilità, rivisitando e aggiornando sia i LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria), sia i LEPS (Livelli Essenziali delle Prestazioni Sociali), con una più efficace azione di coordinamento tra le politiche sanitarie, socio-sanitarie e sociali: si può sintettizzare in questi passaggi il senso delle richieste espresse dalla delegazione della FAND (Federazione tra le Associazioni Nazionali delle Persone con Disabilità), durante un incontro avvenuto con la Ministra delle Disabilità Erika Stefani.

«Siamo perfettamente consapevoli del difficile compito che ci attende – ha dichiarato per l’occasione Nazaro Pagano, presidente della FAND –, nell’attuale quadro economico e sociale fortemente compromesso dalla crisi pandemica. Proprio per questo, però, confidiamo che il nuovo Ministero delle Disabilità possa garantire il necessario coordinamento dell’attività legislativa e una gestione coordinata di tutti gli interventi, magari attraverso la predisposizione di un vero e proprio “Piano Pluriennale d’Azione” dotato di un cronoprogramma per la realizzazione, in ogni àmbito del vivere, degli obiettivi prefissati».
«Siamo inoltre consapevoli – ha aggiunto che tali obiettivi per le disabilità non potranno non essere che collocati strategicamente nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con il quale si gioca il futuro del nostro Paese, il benessere immediato dei suoi cittadini e anzitutto delle categorie più fragili, quali le persone con disabilità. In questo nuovo scenario, occorre pertanto inserire i diritti delle persone con disabilità in una più ampia strategia europea, anche al fine di raggiungere gli obiettivi globali della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità».

«I temi presentati oggi alla Ministra Stefani – ha concluso Pagano –, che sono quelli da noi ritenuti più urgenti per il mondo della disabilità, potranno trovare adeguata collocazione nella redazione del “Codice per le disabilità, che dovrà fornire i criteri di base per conferire un assetto più razionale e organico alla tutela dei diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie, nonché al contrasto dell’esclusione sociale». (S.B.)

A questo link è disponibile un approfondimento sull’incontro della FAND con la ministra delle Disabilità Stefani. Per ulteriori informazioni: tempinuovi.bg@tiscali.it (Bernadette Golisano).

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