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Donne che raccontano la sindrome di Sjögren primaria sistemica

Copertina di libro ANIMASS, secondo volume

La copertina del secondo volume di “Sindrome di Sjögren: conoscerla e curarla INSIEME”, libro realizzato dall’ANIMASS, per cura della presidente dell’Associazione Lucia Marotta

Per celebrare la Giornata Internazionale della Donna, all’insegna della tutela e della dignità di tutte le donne con la sindrome di Sjögren primaria sistemica, malattia ancora non inserita come rara nei LEA (Livelli Essenziali di Assistenza Sanitaria), l’ANIMASS (Associazione Nazionale Italiana Malati Sindrome di Sjögren) promuoverà nel pomeriggio di oggi, lunedì 8 marzo (ore 17-18.30), l’incontro online denominato Le donne per le donne. Raccontarsi e Raccontare la sindrome di Sjögren primaria sistemica.

Rimandando i Lettori al programma completo dell’incontro, ricordiamo che vi interverranno alcuni esponenti istituzionali, quali la senatrice Maria Rizzotti, componente della XII Commissione Igiene e Sanità di Palazzo Madama, oltreché vicepresidente della Commissione d’Inchiesta per il Femminicidio e la Violenza di Genere; Anna Maria Bigon, vicepresidente della V  Commissione Sanità della Regione Veneto; Gaetana Falcone, assessora alle Pari Opportunità del Comune di Salerno.
Tra gli altri interventi sono poi previsti quelli di Imma Lubrano, assistente sociale del Coordinamento Malattie Rare della Regione Campania, Alba De Felice, matrimonialista e familiarista e Francesco Amaddeo, psichiatra dell’ Università di Verona.

Non è certo un caso questo incontro promosso in coincidenza con la Giornata Internazionale della Donna, in quanto la sindrome di Sjögren colpisce in grande maggioranza proprio le donne, in un rapporto di 9 a 1. Si tratta di una malattia autoimmune, sistemica, degenerativa e inguaribile, che può attaccare tutte le mucose dell’organismo (occhi, bocca, naso, reni, pancreas, fegato, cuore, apparato cardiocircolatorio, apparato osteoarticolare e polmonare), e che spesso si associa ad altre patologie autoimmuni, con conseguenze mortali per il 5-8% dei circa 12.000/16.000 malati. Si tratta inoltre di una patologia che causa effetti deleteri non soltanto sotto l’aspetto clinico, ma anche nei confronti della vita sociale e affettiva. (S.B.)

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile il programma dell incontro del pomeriggio di oggi, 8 marzo (per parteciparvi, accedere a questo link). Per ulteriori informazioni: animass.sjogren@fastwebnet.it.

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