Giulia, bimba con autismo, e la mamma Roberta: diario dalla pandemia

“Borderline: tra Terra e Luna. Istanti preziosi di una bambina speciale” è un libro di Roberta Salvaderi che raccoglie, come in un diario, le esperienze della figlia Giulia di 8 anni, bimba con disturbo dello spettro autistico, vissute durante l’ultimo anno e mezzo, per dare speranza e sostegno a tutti i genitori che affrontano la vita insieme a un figlio o a una figlia con autismo. Giulia, infatti, ha potuto continuare a casa il suo percorso riabilitativo, grazie al progetto “Toc Toc – Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo”

Roberta Salvaderi e la figlia Giulia

Giulia e la mamma Roberta davanti al computer

È grazie al progetto Toc Toc – Fondazione Piatti a casa dei bambini con autismo, iniziativa a suo tempo presentata anche sulle nostre pagine, che nella vita di Giulia – bimba di 8 anni con disturbo dello spettro autistico, che frequenta il Centro Autismo della Fondazione Piatti a Milano – e della mamma Roberta, è entrata una ventata di speranza, così come è accaduto ad altri 250 bambini e alle loro famiglie, che hanno appunto potuto proseguire con le attività di riabilitazione cognitiva e comportamentale direttamente da casa, creando una nuova quotidianità nelle lunghe settimane di chiusura forzata dei Centri di Neuropsichiatria di Varese, Besozzo (Varese) e Milano della Fondazione stessa.

Ora Roberta Salvaderi, mamma di Giulia, ha pubblicato il libro Borderline: tra Terra e Luna. Istanti preziosi di una bambina speciale, per raccogliere, come in un diario, le esperienze di Giulia nell’ultimo anno e mezzo e per dare speranza e sostegno a tutti i genitori che affrontano la vita insieme a un figlio o a una figlia con autismo, in particolare soffermandosi sul timore provato quando l’anno scorso la pandemia ha letteralmente travolto e stravolto il mondo, facendolo cadere in un isolamento imposto dall’emergenza sanitaria, situazione ancora più delicata per le persone con autismo e per i loro familiari.
«È grazie alle terapie continue – sottolinea la stessa Roberta Salvaderi – che Giulia oggi è una bambina più serena, che riesce a comunicare le sue emozioni e a costruire frasi in autonomia. Con questi bimbi non ci si può mai fermare, bisogna sempre stimolarli in modo adeguato. Sempre, qualsiasi giorno della settimana, anche se c’è il Covid. La pandemia non poteva “rovinare” il lavoro di anni. La Fondazione Piatti lo ha capito e grazie al progetto TOC TOC Giulia ha potuto continuare il suo percorso riabilitativo».

«La risposta dei bambini e delle famiglie alla riabilitazione a distanza avviata con Toc Toc – spiegano dalla Fondazione Piatti – è stata molto positiva e le adesioni sempre maggiori. Per questo, grazie al lavoro dei nostri specialisti, ci stiamo impegnando, in collaborazione con alcuni dei principali enti di formazione e ricerca del settore, a sviluppare un Kit di Teleriabilitazione disponibile attraverso una piattaforma web grazie al quale le famiglie potranno gestire con maggiore autonomia le attività riabilitative dei propri bambini, contando sempre sul supporto degli educatori che li stanno ideando “su misura” per loro».

«Il nostro obiettivo – conclude Cesarina Del Vecchio, presidente della Fondazione –  è essere sempre vicini ai nostri ospiti e alle loro famiglie. Per questo abbiamo voluto anche lanciare una campagna di raccolta fondi nel web, proprio per far sì che i bambini con autismo, come Giulia, continuino a seguire le terapie riabilitative anche da casa e con nuovi e innovativi materiali studiati apposta per le loro esigenze». (S.B.)

A lanciare la campagna di raccolta fondi nel web (a questo link), che sosterrà il progetto dei Kit di Teleriabilitazione della Fondazione Piatti, sono state le stesse Roberta Salvaderi e la figlia Giulia. L’obiettivo è di raggiungere la cifra di 5.000 euro e con una donazione minima di 10 euro si riceverà una copia digitale del libro Borderline: tra Terra e Luna. Istanti preziosi di una bambina speciale. Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Benedetta Frattini (benedetta.frattini@crispi77.it).

La Fondazione Renato Piatti di Varese
Costituita nel 1999 per volontà di alcuni soci dell’ANFFAS locale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), tale Fondazione è nata segnatamente allo scopo di progettare, realizzare e gestire servizi a favore delle persone con disabilità intellettiva e relazionale e delle loro famiglie.
Attualmente gestisce sedici unità di offerta nelle Province di Varese e Milano, nelle quali si prende cura di circa 500 persone di tutte le età, grazie all’impegno di altrettanti operatori e volontari.

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