Quando le tecnologie e un buon lavoro di squadra portano all’inclusione

La storia di Manuela, recentemente assunta come tecnico amministrativo dall’Università di Padova, dopo un lungo percorso di studi e di formazione sulle tematiche inclusive delle persone con disabilità, è degna di visibilità, caratterizzandosi come una buona prassi inclusiva, all’insegna delle nuove tecnologie e di un proficuo lavoro di squadra, ciò che ha consentito di superare al meglio alcune criticità. Una buona prassi che ci si augura possa diffondersi sia in àmbito accademico che in altri contesti lavorativi

Disegno di Emilio Giannelli per DM, giornale nazionale della UILDM

Un disegno del noto illustratore Giannelli, che può ben rappresentare “la scalata di Manuela”(disegno di Emilio Giannelli in esclusiva per «DM», giornale della UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare. Per gentile concessione)

Manuela è una donna con disabilità motoria, con tetraplegia spastica dalla nascita, che ciò nonostante ha conseguito la laurea in Scienze dell’Educazione e Formazione, la laurea magistrale in Scienze Pedagogiche, un Master in Counseling Transazionale e un altro Master in Inclusione e Innovazione Sociale all’Università di Padova. Negli anni precedenti aveva lavorato presso l’Ufficio Tutorato per Studenti con Disabilità dell’Università RomaTre, costruendo pertanto il proprio background formativo sui temi legati al supporto e all’orientamento degli studenti e delle studentesse vulnerabili.

Il percorso per arrivare ad un’assunzione era iniziato già da alcuni anni, a partire dal 2016, con la partecipazione al progetto della Regione Lazio Torno Subito, che prevedeva uno stage di tre mesi fuori Regione. A quel punto è stato nell’àmbito dell’Università di Padova che ha avuto l’opportunità di addentrarsi nei temi legati all’inclusione, collaborando con l’équipe coordinata dalla professoressa Laura Nota, delegata per l’inclusione nell’Ateneo Patavino.
Manuela ha quindi partecipato al concorso pubblico per un posto di tecnico amministrativo nella stessa Università di Padova, vincendolo e venendo chiamata per il periodo di tirocinio di avviamento al lavoro al Centro di Ateneo per i Diritti Umani “Antonio Papisca”.
Qui ha avuto modo di trovare e sperimentare alcune strategie vincenti, per espletare il lavoro richiesto con il massimo grado di autonomia, attraverso l’utilizzo di strumentazione per il controllo vocale del computer e la lettura assistita. E durante tale percorso ha potuto a propria volta introdurre nel gruppo di lavoro del Centro la propria esperienza sulle tematiche inclusive delle persone con disabilità sulle quali, come detto, ha costruito principalmente il proprio retroterra formativo. In questa fase, per altro, ha dovuto occuparsi soprattutto di temi pedagogici e di orientamento, ciò che ha costituito per lei un’ulteriore utile esperienza di adattamento.

Il tirocinio si è concluso positivamente da pochi giorni, coincidendo subito dopo con l’assunzione come tecnico amministrativo nell’Università di Padova, un obiettivo raggiunto grazie al superamento di alcune criticità e in particolare alla necessità di acquisire il controllo vocale su computer mediante il software di riconoscimento vocale Dragon, che oggi le consente l’utilizzo di Word, della posta elettronica e della navigazione nel web. Manuela, inoltre, si avvale di un’assistente personale, sia nella vita quotidiana che nel lavoro e anche per questo si è riusciti alla fine a trovare una soluzione soddisfacente.

L’utilizzo delle nuove tecnologie e un proficuo lavoro di squadra, volto a superare ogni problema, consentono dunque di presentare la sua esperienza come una buona prassi inclusiva, che ci si augura possa rapidamente diffondersi sia in àmbito accademico – all’interno dell’Università di Padova e anche in altri Atenei – come l’Ateneo Patavino sia in altri contesti lavorativi. (S.B.)

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