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Tutto un altro modo di vivere il tempo e il viaggio

"Anche a Nettuno piace giallo", 2019

A bordo di “Adriatica”, durante la prima edizione del 2019 dell’iniziativa “Anche a Nettuno piace giallo”

Dal 4 all’11 settembre prossimi a bordo di Estrella e Fidelia, le barche dell’Associazione di Promozione Sociale Handarpermare, un equipaggio integrato di persone con e senza disabilità sensoriali solcherà il Tirreno da Imperia alla Costa Azzurra.
Anche a Nettuno piace giallo è il nome del progetto, iniziativa dell’Associazione NoisyVision, inserita nell’àmbito di #YellowTheWorld, ovvero “coloriamo il mondo di giallo”, una campagna già presentata ampiamente su queste stesse pagine, con la quale ci si propone di sensibilizzare la comunità sui temi dell’accessibilità e dell’inclusione sociale intesa come l’abbattimento e il superamento delle barriere sensoriali e culturali. Il colore giallo, termine chiave che connota il progetto e l’intera campagna, è stato scelto perché presenta un tono ben visibile alle persone ipovedenti ed è la tinta che esprime l’energia più creativa e dinamica.

Dopo il successo della prima edizione di Anche a Nettuno piace giallo, realizzata nel 2019 e che ha visto i soci e le socie di NoisyVision navigare da Napoli all’Isola d’Elba a bordo di Adriatica, la barca dei noti Velisti per Caso Syusy Blady e Patrizio Roversi, costoro hanno deciso di ripetere l’esperienza, ma con due barche, quasi a dire che le cose vanno ripetute per rimanere impresse.

Il tema del viaggio e dell’immersione della natura, pensati sempre in una prospettiva inclusiva, ricorre costantemente nelle attività di NoisyVision, che già in passato ha portato gruppi integrati di persone con e senza disabilità sensoriali sulla Via degli Dei (percorso escursionistico che, passando attraverso gli Appennini, collega le città di Bologna e Firenze), sulla Via Francigena (insieme di percorsi che, partendo dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conducono fino a Roma), e lungo la via di transumanza in Toscana, in compagnia di due asinelle, coinvolgendo diverse comunità e territori in eventi e proposte inclusive e di sensibilizzazione.
«Questa non sarà solo una vacanza – fanno sapere dall’Associazione – ma un’esperienza indimenticabile in cui tutti e tutte ci nutriremo di bellezza e delle nostre diversità, e da cui torneremo più ricchi che mai».

«Per questa edizione abbiamo scelto di collaborare con Handarpermare, che da diversi anni mette a disposizione le proprie barche per avvicinare alla vela le persone con disabilità visive – spiega Dario Sorgato, fondatore e presidente di NoisyVision -. Avvalersi infatti delle competenze e dell’esperienza di velisti esperti con equipaggi integrati, ci permetterà di perfezionare queste iniziative».
Stesso mare, dunque, ma costa diversa. Saranno ancora sette giorni per condividere tempi e ritmi insoliti, spazi ridotti e molto diversi da quelli del quotidiano. I/le partecipanti potranno ammirare e percepire con tutti i sensi panorami e orizzonti sconosciuti, ascoltare suoni e silenzi che raramente fanno parte delle loro giornate. Saranno inoltre chiamati a prendersi cura gli uni degli altri, cucinando, curando gli spazi, affiancando i capitani nella conduzione delle barche e dando il proprio meglio per far sì che tutto funzioni e il viaggio sia gradevole per sé, per gli altri, per il gruppo. Un viaggio per mare, ma anche una sfida, quella di lasciare i porti sicuri e la propria routine, per scoprire un altro modo di vivere il tempo e il viaggio, e farlo insieme, ognuno con i propri bisogni, le proprie necessità, le proprie peculiarità. Conoscersi, incontrarsi, aiutarsi. Fare fronte insieme ai possibili imprevisti e condividere la quiete e le gioie della navigazione lenta.

«Con i nostri cammini, gli eventi e i progetti inclusivi – racconta ancora Sorgato – portiamo avanti la campagna #YellowTheWorld, per parlare di accessibilità degli spazi urbani e dei servizi in termini di abbattimento delle barriere sensoriali e fisiche, ma soprattutto per dimostrare che con spirito creativo è possibile andare al di là di quelli che crediamo essere i nostri limiti, scoprendo che la diversità e la disabilità possono – grazie alle giuste strategie – diventare una risorsa, una ricchezza, un’opportunità di scoperta in più, per sé, ma anche per gli altri e la comunità intera».
Ora all’equipaggio non resta che levare gli ormeggi e salpare, sperando che il vento sia in poppa, per la settimana prescelta e per tutti i giorni a venire. (D.S. e S.L.)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’h-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli, Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso, con alcune modifiche dovute al diverso contenitore, per gentile concessione.

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