Quando scrivere significa rimettere insieme la propria esistenza

«Dopo il laboratorio di scrittura autobiografica proposto alle persone ricoverate a Montecatone, è stato naturale coinvolgere anche ex ricoverati, parenti, operatori o volontari, e dare vita, attraverso questo concorso, a una raccolta di storie che saranno utilizzate anche per la formazione»: lo dice Claudia Corsolini, che coordina il Programma Vita Indipendente all’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna), parlando del concorso letterario “Sempre Io”, indetto con successo dallo stesso Istituto e dalla Fondazione Montecatone, che il 5 settembre vivrà il proprio momento conclusivo

Logo del concorso letterario di Montecatone "Sempre Io"«Scrivere durante l’esperienza diretta o indiretta di questo percorso di cura significa rimettere insieme la propria esistenza; raccontare ansie, dolori, ma anche sogni e desideri, migliora la qualità della vita. La scrittura, così, può essere anche un modo per fare i conti con le proprie paure. In questi mesi abbiamo proposto settimanalmente ai ricoverati un laboratorio di scrittura autobiografica: è venuto pertanto naturale pensare anche a coinvolgere ex ricoverati, parenti, operatori o volontari, dando vita, attraverso questo concorso, a una raccolta di storie che saranno utilizzate anche per la formazione»: a dirlo è Claudia Corsolini, coordinatrice del Programma Vita Indipendente presso l’Istituto Riabilitativo Montecatone di Imola (Bologna) – la nota struttura di riferimento per la riabilitazione di persone mielolese o con grave cerebrolesione acquisita – a proposito del concorso letterario denominato Sempre Io, iniziativa indetta per la prima volta quest’anno dall’Istituto stesso insieme alla Fondazione Montecatone.

Sono dunque più di trenta gli elaborati in forma di racconto breve, poesia, fumetto e Zirudèla, ovvero un componimento in rima anche attraverso le diverse forme dialettali italiane, che la Commissione giudicatrice del concorso sta valutando in vista della proclamazione dei vincitori, attesa per il prossimo 5 settembre (ore 16.30) nel parco di Montecatone e che verrà diffusa anche sulla pagina Facebook della struttura. I premi consisteranno in oggetti prodotti nei laboratori di Montecatone.

«La risposta della comunità concentrica a Montecatone – commentano con soddisfazione gli organizzatori – è stata realmente importante e qualificata e anche per questo, nella seconda edizione del prossimo anno, a fronte delle numerose richieste pervenute, oltre ai testi verranno ammesse opere fotografiche e multimediali».

Da ricordare in conclusione che la Commissione giudicatrice di Sempre Io è composta dal referente del progetto di Medicina Narrativa di Montecatone Roberto Messuti; dalla coordinatrice della Scuola in Ospedale di Montecatone Daniela Loreti; dalla volontaria della Fondazione Montecatone Vanna Monducci; dai rappresentanti delle Associazioni di pazienti ed ex pazienti Carlo Vicinelli (AIAS), Giacomo Murari (AUS Montecatone) e Anna Grazia Giulianelli (APRE); dai rappresentanti dei parenti di persone ricoverate a Montecatone, Angela Cenisio e Manuela Baggio; dall’esperta di scritture autobiografiche Mirella Valdiserra. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Vito Colamarino (vito.colamarino@montecatone.com).

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