Un podcast che fa conoscere meglio la realtà delle persone con disabilità visiva

Un podcast è una trasmissione radio diffusa via internet e quello creato e condotto da Roberto Lachin, persona non vedente, si chiama “Motto Podcast”, voluto per parlare di disabilità visiva in termini positivi e farne conoscere a tutti la realtà, con storie di persone non vedenti, ma non solo, «che realizzano i propri sogni – come spiega lo stesso Lachin – per dare uno stimolo a tutti a fare di più». Laureato in Lingue e Civiltà Orientali, grande appassionato di cultura giapponese, Lachin pratica anche con successo il judo. Gli abbiamo rivolto alcune domande

"Uomini ciechi che valutano un elefante" di Ohara Donshu, periodo Edo (inizio XIX secolo), Brooklyn Museum

“Uomini ciechi che valutano un elefante” di Ohara Donshu, periodo Edo (inizio XIX secolo), Brooklyn Museum

Un podcast è sostanzialmente una trasmissione radio diffusa via internet, scaricabile e archiviabile in un lettore Mp3. Quello creato e condotto da Roberto Lachin, persona non vedente, si chiama Motto Podcast ed è nato per parlare di disabilità visiva in termini positivi e farne conoscere a tutti la realtà, con storie di persone non vedenti, ma non solo, «che realizzano i propri sogni – come spiega lo stesso Lachin – per dare uno stimolo a tutti a fare di più».
Laureato in Lingue e Civiltà Orientali a Venezia, grande appassionato di cultura giapponese, Lachin pratica anche il judo, disciplina di cui per due anni è stato vicecampione italiano nella propria categoria, diventando anche, nel 2018, Sportivo dell’Anno, prima persona con disabilità ad ottenere questo riconoscimento. Grazie ai suoi buoni uffici, una strada della città di Mestre, dove vive, è stata intitolata a Louis Braille, creatore del noto sistema di letto-scrittura. Gli abbiamo rivolto alcune domande.

Innanzitutto una spiegazione del nome scelto per il podcast.
«Motto, in giapponese, significa “di più”, ossia il “di più” che con questo podcast intendo dare a chi lo ascolta. In particolare, rispetto alle persone con disabilità visiva, molte di loro, purtroppo, sono chiuse in se stessi, stanno in casa, permettendo alla loro disabilità di condizionarne la vita. Io invece vorrei incitarli a viverla nella sua pienezza».

Quando è incominciata questa esperienza?
«Motto podcast è online dal 25 ottobre dello scorso anno e non si è mai interrotto, ottenendo crescenti consensi. Ogni venerdì esce una nuova puntata e ogni martedì un teaser con delle mini-scenette in cui viene anticipato il tema, insieme all’ospite di turno. Finora ho intervistato sia persone non vedenti che “normodotate”, ma sempre protagonisti di qualcosa che possa essere di esempio per tutti. Ricordo, per citarne qualcuna, l’intervista a Gabriele Scorsolini, non vedente che è andato sull’Everest, oltre a quelle ad artisti e cantanti. Le tematiche affrontate sono molteplici, dallo sport alla moda, dall’arte alla musica e realizzo anche dei reportage in cui intervisto non vedenti di altri Paesi, per capire com’è la vita per un disabile visivo nel mondo. Proprio di recente sono stato presente anche alla Mostra del Cinema di Venezia, dove ho potuto intervistare registi nelle cui opere ci siano attori con disabilità o si parli di disabilità».

Sappiamo anche dell’avvio di una recente collaborazione con il Museo Tattile di Pittura Antica e Moderna Anteros dell’Istituto dei Ciechi Cavazza di Bologna.
«Esattamente. Già da qualche settimana, infatti, e d’ora in poi con cadenza mensile, sarò ospite della dottoressa Loretta Secchi, curatrice del Museo Anteros e assieme anche alla tiflologa Debora Tramentozzi, parleremo di come approcciarsi alla traduzione tattile di opere esistenti e delle metodologie per rendere accessibile un museo ai non vedenti. Tra le varie argomentazioni, parlerò tra l’altro della Parabola dell’elefante indiano e dei 13 ciechi, seguendo la mia vocazione di studi e di passione per le civiltà orientale e in particolare per quella giapponese. Nelle prossime puntate che cureremo insieme ad Anteros, ad esempio, esploreremo due opere ukiyo-e giapponesi presenti nel Museo bolognese».

Come fare dunque ad usufruire di Motto Podcast?
«Il podcast è presente in tutte le maggiori app dedicate (Apple Podcast, Spotify e Amazon Music) e nel sito internet dedicato [a questo link], oltre al player di ogni puntata, sono presenti anche articoli e approfondimenti con link e altri media». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione: rlachin@gmail.com.

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