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Così cambia la cultura della disabilità, a partire dal contesto scolastico

Particolare di ragazzo in carrozzinaPur potendo ancora essere sostenuto da tutti fino al 30 novembre, sta per giungere al termine, dopo quasi due anni di attività, il progetto nazionale A scuola di inclusione: giocando si impara, di cui più volte ci siamo già occupati nel nostro giornale, con cui la UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare) ha puntato ad installare varie giostrine e giochi accessibili in altrettante città del nostro Paese, per permettere ai bambini e alle bambine con disabilità di divertirsi come tutti e insieme a tutti.
L’iniziativa, lo ricordiamo, era risultata vincitrice della seconda edizione del “Bando Unico” previsto dalla Riforma del Terzo Settore ed è stata finanziata anche dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociale.

È dunque il momento, da parte della stessa UILDM, di incominciare a tirare le somme e in tal senso i risultati ottenuti sono davvero lusinghieri: «Oltre a rendere inclusivi tanti parchi-gioco in tutta Italia con installazioni di giostre inclusive – sottolineano infatti dall’Associazione -, questo percorso ha rappresentato un’importante occasione di incontro e formazione per cambiare la cultura della disabilità, a partire dal contesto scolastico, se è vero che grazie al supporto delle nostre 66 Sezioni e al coinvolgimento di 24 comuni, 39 Istituti Scolastici e oltre 3.500 studenti, è stato possibile svolgere gli interventi nelle scuole, installare le giostre inclusive e realizzare i concerti di sensibilizzazione dei Ladri di Carrozzelle rivolti a tutta la comunità, anche in un momento di particolare difficoltà come quello che ancora stiamo vivendo».

Con l’obiettivo quindi di accrescere ulteriormente l’inclusività delle comunità scolastiche, la UILDM ha promosso ora per il pomeriggio di dopodomani, 20 ottobre (ore 17), il seminario online intitolato Distrofia muscolare. Cos’è e come si affronta, appuntamento formativo dedicato in particolare agli insegnanti, ma aperto a tutti coloro che hanno partecipato al progetto A scuola di inclusione: giocando si impara e anche a chi vuole conoscere meglio la distrofia muscolare.
Nel dettaglio, gli esperti coinvolti introdurranno le informazioni principali a proposito di distrofie muscolari e il loro esordio in età pediatrica, oltre all’importanza di un approccio integrato a tazli malattie, per costruire inclusione sociale.
Coordinato da Federica Ricci, neuropsichiatra dell’Ospedale Regina Margherita di Torino e vicepresidente della Commissione Medico-Scientifica UILDM. L’incontro prevede anche gli interventi di Emilio Albamonte, neuropsichiatra al Centro Clinico NEMO (NeuroMuscular Omnicentre) di Milano e di Laura Cadamosti, educatrice e coordinatrice di Servizi Educativi di Milano.
Per l’occasione verrà anche presentata la guida sulla distrofia muscolare, che verrà donata a tutte le scuole coinvolte nel progetto della UILDM, quale strumento di sensibilizzazione. (S.B.)

Per iscriversi all’incontro promosso per il 20 ottobre dalla UILDM, accedere a questo link. Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: uildmcomunicazione@uildm.it (Alessandra Piva e Chiara Santato).

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