Includere non è un “favore” per pochi, ma un guadagno per tutti

Ben lo dimostrano i premi del 6° Concorso “Make to Care”, rivolto a iniziative che migliorino la quotidianità delle persone con disabilità, andati quest’anno, tra l’altro, al progetto “Camera Libera Tutti”, frutto di esperienze, competenze e tecnologie volte a trovare soluzioni funzionali, partendo dai bisogni di chi, avendo qualche difficoltà in più, non sempre trova strutture turistiche adeguate, il tutto tramite camere che vadano bene per tutti, con e senza disabilità, abbandonando il design “ospedaliero” che accompagna in genere la progettazione dedicata alla disabilità

"Make to Care 2021", Khalousi e Navatta

Daniele Khalousi (a sinistra) e Alberto Navatta, con il premio “Make to Care 2021”, ricevuto rispettivamente per “Camera Libera Tutti” e “SwimAble”

Un kit di accessori per rendere facilmente accessibili le camere d’albergo e una struttura ricettiva a Bazzano (Comune di Neviano degli Arduini, Parma), che insieme alla palestra paralimpica che sta sorgendo in quella località, diventerà il polo della Paralympic Valley.
Si concretizza così Camera Libera Tutti, progetto dell’ANMIC di Parma (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), in collaborazione con FabLab Parma e Hackability@Parma, vincitore del 6° Concorso Make to Care 2021, promosso da Sanofi Italia e Maker Faire Rome -The European Edition, che sostiene iniziative per migliorare la quotidianità delle persone con disabilità.

Camera Libera Tutti è una chiamata alle idee, un’aggregazione di esperienze, competenze e tecnologie, per trovare soluzioni funzionali partendo dai bisogni di chi, avendo qualche difficoltà in più, non sempre trova strutture turistiche adeguate.
Totale inclusività è l’ottica di partenza, vale a dire creare camere che vadano bene per tutti, con e senza disabilità, abbandonando il design “ospedaliero” che accompagna la progettazione dedicata alla disabilità. Ma come attuare e replicare su larga scala queste buone prassi senza grandi investimenti di denaro per opere strutturali, lo scoglio che spesso scoraggia gli imprenditori turistici? Semplice, con un kit universale di oggetti che trova un punto d’incontro tra le necessità dei viaggiatori con disabilità e quelle degli albergatori, nel rispetto dell’estetica e della funzionalità.

Il Welcome Kit Camera Libera Tutti, frutto del lavoro di grafici, architetti, artigiani digitali, caregiver e persone con disabilità, si compone di dispositivi base, modificabili e personalizzabili, che vanno dalla rampa removibile e pieghevole per superare piccoli dislivelli con la sedia a rotelle, all’appendiabiti saliscendi da fissare all’interno dell’armadio che, con una leggera pressione, consente a chi sta seduto di riporre in autonomia i vestiti.
Ci sono soluzioni d’arredo, ad esempio gli interruttori con mascherine tattili per comprendere la funzionalità dei pulsanti anche in presenza di difficoltà alla vista, e un corrimano che è qualcosa in più di un comune corrimano, perché è studiato per adattarsi ad ogni spazio e vincolo architettonico, un oggetto modulare con texture tattile guida, disponibile in una varietà di materiali e colori, che all’occorrenza diventa appendiabiti e supporto per oggetti. Per il bagno, poi, si è pensato alla doccetta che trasforma il WC in bidet e alla seduta per doccia, realizzabile in diverse modalità. A tavola, quindi, per coloro che hanno una riduzione del movimento delle mani, sono utili le posate ergonomiche con manici maggiorati in gomma, lavabili in lavastoviglie. E c’è la cosiddetta “domotica leggera”, ovvero dispositivi collegabili tramite wifi o telecomando centralizzato, utilizzabili anche mediante comandi vocali, e la planimetria 3D degli spazi, realizzata attraverso un’apposita stampante, che aiuta le persone con disabilità visiva ad orientarsi.
Non mancano nemmeno accorgimenti a bassissimo costo, come le strisce adesive che riducono il rischio di cadute e scivoloni, regolabili alla lunghezza desiderata, resistenti e applicabili su numerose superfici.
Il design è semplice, pulito, moderno ed elegante, così come l’hanno pensato e voluto i dodici esperti e le nove persone con disabilità che hanno risposto all’appello dell’ANMIC di Parma. Si sono incontrati per sette settimane in modalità remota, una co-progettazione che ha rilevato bisogni e proposto adeguamenti e gli esiti sono stati presentati ad una platea mirata di soggetti potenzialmente interessati. Un albergo chiuso da qualche anno a Bazzano è stato individuato dagli investitori locali per fare da apripista: sarà infatti la prima struttura ricettiva in Italia ridisegnata secondo i criteri di Camera Libera Tutti.
Il luogo stesso, tra l’altro, non è una scelta casuale: proprio Bazzano, infatti, diventerà, come accennato inizialmente, il cuore della Paralympic Valley, un’iniziativa partita dalla palestra paralimpica in costruzione nel paese per diffondere lo sport inclusivo nello scenario dell’Appennino parmense. Abbattendo le differenze tra gli alloggi adibiti esclusivamente alle persone con disabilità e quelli destinati agli altri turisti, gli albergatori potranno allargare la clientela e migliorare la propria ricettività. Un progetto, dunque, che promette di arrivare lontano e che dimostra come l’inclusione non sia un “favore” fatto a pochi, anzi, includendo tutti ci guadagnano.

Il presente contributo è già apparso in “InVisibili”, blog del «Corriere della Sera.it» (con il titolo “Camera Libera Tutti, l’accessibilità alberghiera diventa smart”). Viene qui ripreso, con minimi riadattamenti al diverso contenitore, per gentile concessione.

L’altro vincitore del 6° Concorso Make to Care
Insieme a Camera Libera Tutti, di cui parliamo diffusamente nel presente contributo, l’altro vincitore del 6° Concorso Make to Care è stato SwimAble di e-Nable Italia (Associazione italiana per bambini e famiglie con agenesia, amputazione e malformazioni arti), un ausilio per arto superiore dedicato a bambini che si approcciano all’attività sportiva in acqua e che hanno un’amputazione dell’arto superiore sotto il gomito (amputazione transradiale). L’obiettivo principale di esso è favorire le attività motorie in acqua volte a preservare le funzionalità muscolari residuali.
Per un approfondimento sul 6° Concorso Make to Care, accedere a questo link (per informazioni: Giulia Dal Pont, giulia.dalpont@havaspr.com).

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