Laboratori di agricoltura contro la solitudine dei giovani con autismo

Laboratori di agricoltura dedicati a giovani con autismo e tenuti da professionisti (esperti di giardinaggio e maestri di bottega), con il supporto di educatori che seguono tutte le fasi delle attività: consiste in questo il progetto “Farm4Autism – Una fattoria per l’autismo”, per supportare il quale la Fondazione Oltre il Labirinto-Per l’Autismo di Treviso ha lanciato in questi giorni la campagna denominata “Aiutaci a sconfiggere la solitudine dei bambini e dei ragazzi con autismo”

Giardinaggio alla Fondazione Oltre il Labirinto

Un gioivane con autismo impegnato in attività di giardinaggio presso la Fondazione Oltre il Labirinto-Per l’Autismo di Treviso

«La nostra Fondazione lavora per creare spazi sempre più specializzati, dove i giovani che a noi fanno riferimento possano sentirsi accolti e acquisire le competenze emotive, ma anche pratiche e professionali, per crearsi una vita autonoma al di fuori del nucleo familiare. Noi genitori di bambini e ragazzi con autismo, infatti, vediamo davanti un vuoto che ci angoscia: cosa accadrà quando non saremo più in grado di prenderci cura di loro? Il nostro obiettivo, pertanto, è quello di creare le condizioni perché possano avere un progetto di vita concreto e realizzabile»: così Mario Paganessi, presidente della Fondazione Oltre il Labirinto-per l’Autismo, nata nel 2009 a Treviso per opera di un gruppo di genitori di bambini e ragazzi con autismo, lancia la campagna Aiutaci a sconfiggere la solitudine dei bambini e dei ragazzi con autismo, supportata anche da un numero solidale fino all’11 dicembre (45590), per sostenere il proprio progetto denominato Farm4Autism – Una fattoria per l’autismo.

L’iniziativa che è al centro della campagna consiste in sostanza in laboratori di agricoltura dedicati a giovani con autismo e tenuti da professionisti (esperti di giardinaggio e maestri di bottega), con il supporto di educatori che seguono tutte le fasi delle attività.
«Sono molti i benefici – sottolinea Paganessi – che i giovani traggono dalle attività a contatto con la natura: rafforzamento dell’autostima dato dalla possibilità di vedere realizzati i frutti del proprio lavoro; miglioramento delle capacità di interazione e sociale e sviluppo delle capacità di lavorare in gruppo; riduzione di stress, ansia ed eventuali comportamenti problematici, grazie all’attività fisica collegata al lavoro di piantumazione e cura delle piante».
«L’emergenza sanitaria – conclude – ha avuto ripercussioni importanti sulla vita delle persone con disabilità, mettendo in luce l’importanza degli spazi e le attività all’aria aperta, ancora più fondamentali per i giovani con autismo: da qui la scelta di allestire gli spazi esterni del nostro Laboratorio». (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Ufficio Stampa Fondazione Oltre il Labirinto (Elena Mattiuzzo, mattiuzzoelena@gmail.com; Alessandra Tonini, alessandra.tonini@leacrobate.it).

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