Via libera anche al Senato per la Legge Delega sulla Disabilità

«Plaudiamo all’assunzione di responsabilità da parte di Camera e Senato e siamo soddisfatti di questo risultato, frutto anche del nostro impegno, ribadendo l’urgenza di lavorare per cambiare una società in cui i diritti umani delle persone con disabilità sono ancora troppo spesso calpestati, come dimostrano fatti terribili quale le violenze e i maltrattamenti emersi nei giorni scorsi in una struttura residenziale»: lo dice il presidente della Federazione FISH Falabella, dopo il via libera definitivo alla Legge Delega sulla Disabilità, che ora dovrà portare entro 20 mesi ai Decreti Attuativi

Aula di Palazzo Madama, sede del Senato

L’aula di Palazzo Madama, sede del Senato

Dopo il voto unanime della Camera, dunque, di cui avevamo riferito nelle scorse settimane, è arrivato quello del Senato, anch’esso all’unanimità, rendendo definitiva l’approvazione del Disegno di Legge Delega al Governo in materia di disabilità, prodotto dal Consiglio dei Ministri il 27 ottobre scorso, secondo gli impegni assunti dall’Italia nell’àmbito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Lo stesso Disegno di Legge Delega, infatti, è una delle riforme previste dal PNRR nella Missione 5, Componente 2 (Infrastrutture sociali, famiglie, comunità e terzo settore).

Come riportato dalla testata «Vita», intervenendo al Senato durante il dibattito sulla stessa Legge Delega, la ministra per le Disabilità Erika Stefani ha voluto sottolineare la necessità di un «cambiamento vero nella visione del mondo delle disabilità», aggiungendo, poi, rispetto al tema delle risorse, che «le riforme e gli interventi non camminano se non sulle gambe delle risorse. In tal senso vi è uno stanziamento predisposto per questa Legge Delega, riguardante in particolare i Nuclei di Valutazione Multidimensionale e Multidisciplinare, ma sono certa che nel momento in cui partirà il volano del mondo delle disabilità, tutti i Governi a venire e chi deciderà delle future Leggi di Bilancio terranno in debita considerazione un sistema che dovrà essere sottratto al pietismo e alla “donazione di Natale”, ma che deve poter contare su risorse strutturali e fondamentali».

Dal canto suo, Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), ribadendo il favore già espresso in sede di approvazione da parte della Camera, «per questo ulteriore passo avanti verso un nuovo approccio al mondo delle disabilità», si dichiara ora soddisfatto nel vedere «questi risultati, che sono anche frutto del nostro impegno, concretizzatosi sin dalla pubblicazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, tramite un’ampia documentazione, scaturita da un fitto e acceso dibattito con tutte le nostre componenti e da una costante interlocuzione con la ministra Stefani».
«Ora – aggiunge – ci aspetta il lavoro che dovrà portare entro venti mesi ai Decreti Attuativi del Disegno di Legge, dando corpo e sostanza ai princìpi affermati da quest’ultimo, un lavoro che dovrà far cogliere al meglio questa che riteniamo un’occasione da non perdere».
«E in questo momento in cui plaudiamo all’assunzione di responsabilità da parte di Camera e Senato – conclude – non possiamo a nostra volta non ricordare quanto sia urgente lavorare per cambiare realmente una società in cui i diritti umani delle persone con disabilità sono ancora troppo spesso calpestati. Lo dimostrano periodicamente fatti terribili quale la situazione di violenze e maltrattamenti emersa proprio nei giorni scorsi in una struttura residenziale della Sicilia, vicenda che temiamo possa non essere isolata e riguardare altre strutture del nostro Paese. Nei prossimi mesi, dunque, tra i nostri principali punti di riferimento vi sarà certamente l’impegno per una società in cui le persone con disabilità diventino effettivamente soggetti portatori di diritti, decidendo dove, come e con chi vivere, con l’avvio, nei fatti, di un percorso di deistituzionalizzazione». (S.B.)

Sui contenuti del Disegno di Legge Delega in materia di disabilità, suggeriamo anche l’approfondimento pubblicato su queste stesse pagine e curato da Giampiero Griffo, coordinatore del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità.

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