I diritti delle donne che lavorano e gli infortuni causa anche di disabilità

In vista della Giornata Internazionale delle Donne dell’8 marzo, domani, 3 marzo, si terrà a Roma, ma sarà anche fruibile online, il convegno “Diritti delle donne lavoratrici, rischi infortunistici e tutela del lavoro”, organizzato dall’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro), evento durante il quale verranno presentati i risultati di uno studio della stessa ANMIL, che mostra come la ripresa economica e gli infortuni causa di decesso o disabilità siano strettamente collegati e in forte aumento anche in àmbito femminile

Giovane donna al lavoro in una fabbrica

Cresce il numero delle lavoratrici italiane vittime di infortuni sul lavoro e malattie professionali, causa anche di disabilità talora gravi

L’ANMIL (Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro) che da circa ottant’anni si occupa della tutela delle vittime del lavoro e di promuovere la cultura della prevenzione degli infortuni e delle malattie professionali, in vista della Giornata Internazionale delle Donne del’8 marzo e su iniziativa del senatore Gianclaudio Bressa, ha realizzato lo studio intitolato Diritti delle donne lavoratrici, rischi infortunistici e tutela del lavoro, i cui risultati saranno presentati in occasione di un Convegno che si terrà nella mattinata di domani, 3 marzo, presso la Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani in Senato (Via della Dogana Vecchia, Roma, ore 11).

Coordinati dalla giornalista Luce Tommasi, i lavori saranno aperti dal già citato Gianclaudio Bressa, che presiede la Commissione Parlamentare d’Inchiesta sulle Condizioni di Lavoro in Italia, dal presidente nazionale dell’ANMIL Zoello Forni, dalle componenti della Commissione per le Pari Opportunità ANMIL Anna Di Carlo, Maria Agnello e Adele Chiello Tusa, dalla ministra per le Disabilità Erika Stefani e dal presidente dell’INAIL Franco Bettoni.
A seguire interverranno: un rappresentante di Video RAI Spazio Libero, l’esperto dei servizi statistici Franco D’Amico, la presidente della Commissione Sanità del Senato Anna Maria Parente, la direttrice del Network DonnexDiritti Luisa Betti Dakli, il direttore centrale Prevenzione Ester Rotoli e la presidente della Commissione Lavoro del Senato Susy Matrisciano.
Sono stati invitati inoltre la direttrice generale di Confindustria Francesca Mariotti, il direttore dell’Ispettorato Nazionale Lavoro Bruno Giordano, la presidente della Commissione Affari Sociali della Camera Maria Lucia Lorefice, la capogruppo del Partito Democratico alla Camera Debora Seracchiani e il direttore dell’Ufficio ILO per l’Italia (Organizzazione Internazionale del Lavoro) Gianni Rosas.

Negli ultimi due anni, come gran parte del pianeta, l’Italia è stata stravolta dal Covid, che ha avuto forti ripercussioni negative su tutti gli aspetti della vita sociale, lavorativa e familiare e, a partire dalla dichiarazione di pandemia, numerosi sono stati i provvedimenti normativi e regolatori finalizzati a contrastare la diffusione del contagio: dall’impiego degli strumenti di flessibilità organizzativa ai congedi parentali fino al lavoro agile e da remoto. E tuttavia, il perdurare dell’emergenza ha complicato la vita lavorativa delle donne e messo a rischio la tutela del loro ruolo professionale, considerando le esigenze di gestire i figli in quarantena, la didattica a distanza e le persone anziane, senza avere previsto alcuna misura che le preservasse dalle ripercussioni più gravi.
Lo studio dell’ANMIL sarà anche l’occasione per comprendere, attraverso i dati del fenomeno infortunistico, come la ripresa economica e gli infortuni causa di decesso o disabilità siano strettamente collegati e in forte aumento anche in àmbito femminile. (Simona Lancioni)

L’evento di domani, 3 marzo, sarà visibile in diretta streaming sul canale YouTube del Senato e sulla pagina Facebook dell’ANMIL. Per ulteriori informazioni: resp_ufficiostampa@anmil.it.
Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con alcune modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.

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