Annullati quei Giochi, ma non siamo disposti a fermarci

«Con tristezza, delusione e profonda frustrazione- scrivono da Special Olympics, il movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale – annunciamo l’annullamento dei Giochi Mondiali Invernali Special Olympics di Kazan in Russia, programmati per il gennaio 2023, perché non possiamo più garantire l’efficacia degli stessi, né la sicurezza dei nostri atleti e della comunità. Non siamo però disposti a fermarsi davanti a nulla, per creare un mondo e un movimento di inclusione, guidati dalla parola, dalla visione e dall’esempio dei nostri atleti»

Foto in bianco e nero di spalle di due atleti Special OlympicsCon tristezza, delusione e profonda frustrazione, Special Olympics International [movimento internazionale dello sport praticato da persone con disabilità intellettiva e/o relazionale, N.d.R.] annuncia l’annullamento dei Giochi Mondiali Invernali a Kazan, in Russia, il cui inizio era programmato per il 21 gennaio 2023.

Per più di mezzo secolo, atleti, volontari e famiglie di Special Olympics sono stati una forza apolitica e apartitica per la dignità, la gioia e l’inclusione delle persone con disabilità intellettive in tutto il mondo. Con questo spirito, il nostro movimento ha preso vita nelle comunità di più di 190 Paesi.
La nostra filosofia è stata semplice: vogliamo lavorare con paesi, città, villaggi, comunità, scuole e team in tutto il mondo che vogliano unirsi al nostro movimento, per promuovere il rispetto, l’opportunità e la voce delle persone con disabilità intellettive, dei loro amici e delle loro famiglie. Il nostro unico limite sta nella capacità di proteggere sempre l’indipendenza della nostra organizzazione e la sicurezza dei nostri atleti e della nostra comunità.

Non possiamo più garantire l’efficacia dei Giochi Mondiali Invernali di Kazan e la sicurezza dei nostri atleti e della comunità. Le orribili violenze in Ucraina, le ampie sanzioni attuate dalla comunità internazionale, l’incertezza e la paura che tutto il mondo sta vivendo ci rendono impossibile procedere nell’organizzazione dell’evento.

Siamo devastati dalla paura e dalla distruzione vissuta dai nostri atleti e dalla comunità in Ucraina. Le persone con disabilità intellettive soffrono in modo sproporzionato, ingiustamente e tragicamente a causa di questa guerra, come hanno fatto durante la pandemia. Uniamo le nostre voci a milioni di persone in tutto il mondo, chiedendo la pace e la fine immediata della violenza.

L’annullamento dei Giochi di Kazan è devastante per noi, per i nostri atleti in Ucraina, per quelli in Russia e per i nostri atleti di tutto il mondo che si sono allenati a lungo per gareggiare.
Siamo grati alle persone che ovunque hanno lavorato per anni per rendere questi Giochi un successo e anche se i Giochi non si svolgeranno, ci impegnamo a continuare a lavorare, ora e in futuro.

Rimaniamo risoluti nel nostro impegno nei confronti dei nostri atleti, indipendentemente dall’aspetto politico. Siamo una comunità di persone che non sono disposte a fermarsi davanti a nulla per creare un mondo e un movimento di inclusione, guidati dalla parola, dalla visione e dall’esempio dei nostri atleti.

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