Per regolamentare la “giungla” delle piattaforme online e renderle accessibili

Il Forum Europeo sulla Disabilità invita tutte le organizzazioni di persone con disabilità a fare pressione sui rappresentanti del proprio Paese nel Consiglio dell’Unione Europea, per sostenere con forza le piattaforme online accessibili ai sensi delle due Proposte di Legge sui servizi digitali e sui mercati digitali, avanzate dal Parlamento Europeo e attualmente in discussione interistituzionale, presso lo stesso Consiglio dell’Unione Europea

Donna con disabilità al computer«Invitiamo le organizzazioni di persone con disabilità a fare pressione sui rappresentanti della propria Nazione nel Consiglio dell’Unione Europea, per sostenere con forza le piattaforme online accessibili ai sensi della DSA (Digital Services Act) e della DMA (Digital Markets Act)»: a cosa si riferisce questo appello lanciato dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità e rivolto alle organizzazioni di persone con disabilità dei vari Paesi, Italia naturalmente compresa?

Innanzitutto è necessario spiegare cosa siano esattamente i citati DSA e DMA. Si tratta di due Proposte di Legge avanzate dal Parlamento Europeo e attualmente in discussione interistituzionale, la prima delle quali (“Legge sui servizi digitali”) intende sostanzialmente aggiornare la Direttiva vigente sul commercio elettronico, in tema di contenuti illegali, pubblicità trasparente e disinformazione. La seconda, invece (“Legge sui mercati digitali”), stabilisce una serie di criteri oggettivi e chiari, per definire le piattaforme online di grandi dimensioni che esercitano una funzione preponderante sull’accesso al web, i cosiddetti gatekeeper (servizi di intermediazione online, social network, motori di ricerca, sistemi operativi, servizi di pubblicità online, di cloud computing e per la condivisione di video).
In tale àmbito, l’EDF ha avviato nei giorni scorsi una stretta collaborazione con il CFHE, il Consiglio Francese delle Persone con Disabilità per gli Affari Europei e Internazionali, ciò che ha prodotto una lettera aperta inviata congiuntamente a Cédric O, segretario di Stato francese per la Transizione Digitale e le Comunicazioni Elettroniche.
Nel messaggio, si sottolinea innanzitutto l’invito al Consiglio dell’Unione Europea a sostenere la posizione espressa dall’Europarlamento in merito alla garanzia dei requisiti di accessibilità per le piattaforme online, nell’àmbito di entrambe le Proposte di Legge (emendamento 255, nuovo articolo 19 bis della DSA ed emendamento 134, articolo 7, paragrafo 1 della DMA).
«Sosteniamo con forza i citati emendamenti proposti dal Parlamento Europeo – si legge nella lettera aperta -, perché garantiscono coerenza giuridica per i requisiti di accessibilità sui servizi digitali, facendo riferimento ai criteri di accessibilità di prodotti e servizi della Legge Europea sull’Accessibilità (European Accessibility Act). In tal modo, infatti, le piattaforme online, che sono servizi essenziali per la partecipazione digitale, l’accesso e la condivisione di informazioni e di contenuti creativi, oltreché ai fini del lavoro, dello studio, dei viaggi e del tempo libero, potranno essere accessibili anche a 100 milioni di persone con disabilità in Europa e gli stessi servizi digitali beneficeranno della certezza del diritto, poiché sapranno come esattamente implementare i requisiti di accessibilità al momento di fornire servizi agli utenti».
Donde, quindi, l’appello lanciato dall’EDF alle organizzazioni di persone con disabilità e delle loro famiglie nei vari Paesi, per far sì che si muovano in modo analogo a quanto fatto in Francia, nei confronti dei rispettivi responsabili istituzionali del settore. (S.B.)

Per ogni ulteriore informazione e approfondimento: Mher Hakobyan (Ufficio per l’Accessibilità dell’EDF), hakobyan@edf-feph.org.

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