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Il programma per il 2022 del Centro Regionale per l’Accessibilità della Toscana

Logo del CRA - Centro Regionale per l'Accessibilità della Toscana

Il logo del CRA (Centro Regionale per l’Accessibilità), della Regione Toscana

Istituito nel 2008, il CRA (Centro Regionale per l’Accessibilità) della Regione Toscana nasce dall’esigenza di creare nel territorio uno strumento specifico in grado di fornire informazione, valutazione e consulenza sulle problematiche connesse al superamento delle barriere, barriere non solo architettoniche, ma anche culturali, sensoriali e cognitive.
Nel 2017, con la Legge Regionale Toscana 60/17, il Centro ha acquisito una maggiore formalizzazione e un finanziamento specifico. Il compito di esso è sostanzialmente quello di supportare le strutture regionali nel coordinamento e nell’attuazione delle politiche regionali in tema di disabilità, di fornire informazioni, valutazioni e consulenze a enti locali, operatori pubblici e ai cittadini sulle problematiche connesse al superamento delle barriere architettoniche, in particolare in ambito domestico, ai temi dell’accessibilità e del supporto all’autonomia. Nonché quello di promuovere iniziative sul territorio regionale, anche formative, per la diffusione della cultura dell’accessibilità e dell’inclusione delle persone con disabilità. Il Servizio, infine, collabora con la Regione Toscana per la gestione e l’aggiornamento di Toscana Accessibile, il portale regionale dedicato ai temi della disabilità e dell’accessibilità.

Nei giorni scorsi la Giunta Regionale Toscana ha approvato il programma del CRA per il 2022, e lo ha finanziato con la somma di 150.000 euro (Delibera n. 303 del 14 marzo e relativo Allegato A contenente il testo del programma).
«In una società veramente inclusiva – ha dichiarato per l’occasione Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche Sociali – le persone con disabilità devono potersi muovere il più possibile liberamente e in autonomia per accedere ai servizi, al sapere, al patrimonio artistico e culturale, all’ambiente e ai beni comuni. Il CRA è un prezioso supporto a questo grande obiettivo perché è costantemente proiettato verso progetti innovativi e perché, con la sua attività e i professionisti dedicati, è al fianco di tutte le realtà impegnate ad abbattere le barriere. Barriere non solo architettoniche, ma anche culturali, sensoriali e cognitive. Nel programma di attività relativo a quest’anno, che abbiamo appena varato, figurano una quindicina di progetti, in continuità con gli anni passati e anche nuovi, che testimoniano un impegno a vasto raggio e la volontà di cercare soluzioni innovative».

Tra le novità spicca ad esempio la realizzazione di un prototipo di “Smart Home”, una casa domotica nella quale le persone con disabilità possano sperimentare le proprie autonomie e testare dispositivi e accorgimenti idonei ad annullare, in parte o totalmente, le limitazioni che normalmente incontrano negli ambienti progettati e costruiti per persone standardizzate.
Altri àmbiti di intervento sono quelli finalizzati alla creazione di parchi gioco inclusivi, quelli che garantiscono il diritto al gioco anche ai bambini e alle bambine con disabilità negli stessi luoghi e negli stessi spazi in cui giocano tutti i bambini e le bambine; ma anche all’accessibilità dei porti turistici e, più in generale, al turismo accessibile.
E ancora, un’attenzione specifica verrà riservata alle esigenze delle persone sorde e con ipoacusia allo scopo di renderle autonome nell’accesso ai servizi pubblici, attraverso l’utilizzo di specifiche tecnologie di interpretariato a distanza. Un progetto nel quale al CRA è affidato il coordinamento tecnico e funzionale degli interventi finalizzati alla realizzazione delle azioni progettuali.
Infine il Centro sarà chiamato a fornire le proprie consulenze nella realizzazione di alcune delle progettualità inerenti alla Missione 5 (Inclusione e Coesione) del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. (Simona Lancioni)

Il presente contributo è già apparso nel sito di Informare un’H-Centro Gabriele e Lorenzo Giuntinelli di Peccioli (Pisa) e viene qui ripreso – con alcune modifiche dovute al diverso contenitore – per gentile concessione.

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