Giovani con e senza disabilità che hanno fatto vivere la Convenzione ONU

«Oggi, a partire dalla voce delle nuove generazioni, abbiamo fatto vivere la Convenzione ONU e dato segno di un grande lavoro quale impegno di prospettiva e di futuro»: lo dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS, commentando l’“ANFFAS Day” del 28 marzo scorso, coincidente con la XV Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, in cui l’Associazione ha anche festeggiato il proprio 64° anniversario, promuovendo l’evento online “Convenzione ONU e disabilità: il punto di vista dei giovani in ANFFAS”

Giovani con e senza disabilità dell'ANFFAS

Giovani con e senza disabilità dell’ANFFAS

«Dare voce ai giovani, con e senza disabilità, e renderli protagonisti attivi di quel cambiamento culturale necessario a promuovere una nuova concezione della disabilità»: è il messaggio emerso dall’ANFFAS Day del 28 marzo scorso, coincidente con la XV Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, in cui l’ANFFAS Nazionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), che per l’occasione ha anche festeggiato il proprio 64° anniversario, ha promosso l’evento online denominato Convenzione ONU e disabilità: il punto di vista dei giovani in ANFFAS (se ne legga anche la nostra presentazione). Sono stati infatti proprio i giovani a far vivere attraverso la propria voce ed esperienza sul campo i princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità.

Aperto dal videomessaggio realizzato dalla Consulta Giovani dell’ANFFAS sui fatti di cronaca internazionale che hanno maggiormente caratterizzato la storia contemporanea, l’evento ha previsto poi l’intervento di Serena Amato, vice-portavoce della Piattaforma Italiana ANFFAS degli Autorappresentanti in Movimento Io Cittadino! che, in anteprima, ha presentato la lettera inviata al presidente della Repubblica Mattarella attraverso la quale gli Autorappresentanti dell’ANFFAS hanno voluto porre all’attenzione del Presidente la necessità di garantire, al più presto, il diritto alla piena partecipazione di tutte le persone con disabilità in condizioni di pari opportunità con gli altri cittadini e cittadine, nel segno di quanto sancito dalla stessa Convenzione ONU.
Sono quindi intervenuti Erika Stefani, ministra per le Disabilità, Ilaria Cavo, assessora della Regione Liguria, Maurizio Marrone, assessore della Regione Piemonte e Alessandra Locatelli, assessora della Regione Lombardia.
Tra i vari attestati di stima e sostengo all’iniziativa, da segnalare quelli di Roberto Fico, presidente della Camera che ha patrocinato l’evento, Fabiana Dadone, ministra per le Politiche Giovanili, Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, Letizia Moratti, vicepresidente e assessora della Regione Lombardia, Raffaele Donini, assessore della Regione Emilia Romagna e Manbuela Lanzarin, assessora della Regione Veneto. Né sono mancati inoltre i saluti e il sostegno di Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), Vanessa Pallucchi, portavoce del Forum Nazionale del Terzo Settore e Luca Pancalli, presidente del CIP (Comitato Italiano Paralimpico), tutte reti cui Anffas aderisce a livello nazionale.
Hanno infine presenziato anche Catia Giaconi, delegata del Rettore alla Disabilità nell’Università di Macerata e Marco Scarponi, presidente dell’ANFFAS di Macerata, cui sono andati i ringraziamenti dell’ANFFAS tutta, per avere organizzato la Settimana dell’Inclusione, ovvero «sette giorni di attività, laboratori, formazione, arte, intrattenimento, iniziative e manifestazioni attraverso cui la città di Macerata si animerà per ribadire la centralità dell’individuo e rilanciare un messaggio di inclusione sociale».

Al centro dell’incontro, tuttavia, vi è stato certamente il blocco degli interventi curati dai Gruppi Locali dei giovani, con e senza disabilità, partecipanti al progetto ANFFAS Giovani nel Terzo Settore che, a seguito di un inquadramento politico-progettuale a cura di Alessandro Parisi, coordinatore della Consulta Giovani di Anffas, hanno affrontato la Convenzione ONU mediante la lettura ragionata e commentata di alcuni articoli di essa, articoli che nei prossimi giorni saranno oggetto di ulteriori e specifici approfondimenti.
Sulla scia dell’entusiasmo scaturito dagli interventi dei giovani e, soprattutto, degli sketch improvvisati dalle stesse persone con disabilità nel corso dei lavori, è seguita una breve restituzione a cura di Corinne Genovesi, collaboratrice della Fondazione Telethon per l’Area Gestione Volontari e Sviluppo Campagne, che ha rappresentato il percorso maturato nell’àmbito della collaborazione tra ANFFAS e Telethon, con la Piattaforma degli Autorappresentanti nel corso del 2021. «Un percorso – spiegano dall’ANFFAS -, volto ad accrescere la consapevolezza in primis delle persone con disabilità sui temi della ricerca e delle Malattie Rare e per rendere le stesse persone con disabilità, ancora una volta, protagoniste attive nelle iniziative poste in essere all’interno delle proprie comunità di appartenenza». In tal senso, fondamentale è stata la testimonianza diretta di Serena Amato, rispetto a quanto promosso dall’ANFFAS di Ragusa sul proprio territorio.

«Protagoniste indiscusse della Giornata del 28 marzo – commenta Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – sono state le persone con disabilità!. Noi oggi, a partire dalla voce delle nuove generazioni, abbiamo fatto vivere la Convenzione ONU e dato segno di un grande lavoro quale impegno di prospettiva e di futuro. Un sentito ringraziamento va quindi ai Gruppi di giovani che in questi mesi si sono impegnati, hanno lavorato e colto il guanto della sfida di essere i veri protagonisti della giornata nella quale intervento dopo intervento, testimonianza dopo testimonianza, è stato possibile comprendere l’effetto dirompente della Convenzione, ma anche quanta strada ci sia ancora da fare per superare le forti resistenze all’interno delle nostre comunità».

Una nota Speziale la riserva anche all’attuale tragica emergenza riguardante l’Ucraina: « È vero – dichiara – che viviamo in tempi complessi, talvolta scoraggianti, ma noi, come ANFFAS, abbiamo sempre avuto la forza di andare avanti, con la speranza in un futuro migliore e in un mondo di pace, inclusivo, dove nessuno venga lasciato solo e/o indietro, ma dove sia garantita la migliore Qualità di vita possibile e una Vita di qualità per tutte le persone con disabilità. L’evento odierno ne è stata la prova e intendiamo continuare così anche quando non ci saremo più, perché sappiamo che ci sarà qualcuno, i nostri giovani, che saprà prendere il timone di questo ambizioso percorso. Perché questo è ciò che serve alle nostre comunità, al nostro Paese, all’Europa e al mondo intero». (S.B.)

A questo link sono disponibili gli atti dell’evento del 28 marzo, a quest’altro la registrazione dello stesso. Per ogni ulteriore informazione: comunicazione@anffas.net.

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