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Le istanze delle Associazioni friulane alla Ministra per le Disabilità

Incontro di Monfalcone con la ministra per le Disabilità Erika Stefani

Un’immagine dell’incontro di Monfalcone con la ministra per le Disabilità Erika Stefani

«Il Friuli Venezia Giulia rappresenta un mondo che nel settore della disabilità ha fatto molto, distinguendosi a livello nazionale. Ora, però, bisogna inaugurare tutti uniti una nuova stagione per la disabilità: il mondo, infatti, non deve cambiare sulla nostra testa, ma dobbiamo esserne protagonisti consapevoli»: lo ha dichiarato Erika Stefani, ministra per le Disabilità, che presso la Sala Consiliare del Comune di Monfalcone (Gorizia) e alla presenza delle Autorità locali, a partire dalla sindaca Anna Maria Cisint, ha recentemente incontrato i rappresentanti delle Associazioni che si occupano di persone con disabilità. Ricordando poi il proprio impegno affinché «a livello di Governo si inserisca nell’agenda il tema della disabilità, dialogando con Federazioni e Associazioni, in modo che anche chi verrà dopo di noi debba seguirla», Stefani ha voluto anche rimarcare l’attenzione sul modo di esprimersi, affermando che «non si deve dire “persone disabili”, legando la persona a una sua caratteristica, ma “persone con disabilità”».

Numerosi sono stati gli interventi da parte degli esponenti delle Associazioni. Maria Cristina Schiratti, ad esempio, intervenuta quale vicepresidente della FISH Friuli Venezia Giulia (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) e presidente dell’ANFFAS FVG Udine (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), ha chiesto maggiore attenzione all’innovazione, specie per le nuove generazioni, affermando la necessità «di un nuovo tipo di approccio, per dare risposte diverse soprattutto a coloro che escono dalla scuola e che vogliono entrare nel mondo del lavoro».
Senza mezzi termini, poi, è stato l’appello di Alberto Volpe, segretario della FISH Regionale e presidente dell’AISM Friuli Venezia Giulia (Associazione Italiana Sclerosi Multipla): «Più dell’80% della ricerca scientifica a livello nazionale – ha dichiarato infatti – è sostenuta dalle Associazioni». Volpe, inoltre, ha chiesto una maggiore attenzione alla fisioterapia e alle cure necessarie.
Gli ha fatto eco Cristina Cocianni della UILDM di Gorizia (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), sottolineando l’esigenza di una «particolare attenzione alla disponibilità di personale sanitario specializzato, nonché alla continuità dei trattamenti di fisioterapia».

Tra gli altri presenti all’incontro, che hanno rivolto direttamente delle domande a Stefani, da segnalare la Consulta Provinciale delle associazioni delle Persone con Disabilità di Gorizia, con la presidente Roberta Zona, le Associazioni Diritto di Parola e Amici dei Traumatizzati Cranici Gorizia, l’ANMIC Gorizia (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), con la  presidente Eleonora Oddo, l’Associazione GECO (Genitori Consapevoli), l’APICI (Associazioni Provinciali Invalidi Civili e Cittadini Anziani) e l’ANFI (Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia), con il presidente Domenico Calabrò, organizzazione che si occupa anche di aiutare le persone con disabilità nella loro mobilità.

E da ultima, ma non ultima, da segnalare anche la presentazione, da parte del presidente della Regione Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga e del vicepresidente Riccardo Riccardi, del nuovo portale regionale sulla disabilità (raggiungibile a questo link), contenente varie informazioni su temi quali la casa, la cultura, il lavoro, lo sport, la scuola e altro ancora, di semplice e accessibile utilizzo. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: comunicazione@fishfvg.it.

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