Quarta dose di vaccino raccomandata alle persone con elevata fragilità

Tramite una nota congiunta, il Ministero della Salute, il Consiglio Superiore di Sanità, l’Agenzia Italiana del Farmaco e l’Istituto Superiore di Sanità hanno raccomandato la quarta dose di vaccino anti-Covid alle persone in situazione di elevata fragilità, di età superiore o uguale a 12 anni, tra cui quelle con disabilità grave (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica) ai sensi della Legge 104/92, le persone con malattie quali SLA, sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis e patologie neurologiche disimmuni e le persone con sindrome di Down

Vaccino anti-Covid

Tramite una nota congiunta dell’11 luglio scorso (disponibile a questo link), il Ministero della Salute, il Consiglio Superiore di Sanità, l’AIFA (Agenzia Italiana del Farmaco) e l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) hanno fornito aggiornamenti alle indicazioni sulla somministrazione della seconda dose di richiamo (second booster, ovvero la quarta dose di vaccino) nell’àmbito della campagna di vaccinazione anti-Covid.

In particolare, vi viene raccomandata la somministrazione di una seconda dose di richiamo, «purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo), a tutte le persone di età maggiore o uguale a 60 anni».
«Una seconda dose di richiamo (second booster) – si legge ancora – è altresì raccomandata alle persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di cui alla tabella in Allegato 2, di età maggiore o uguale a 12 anni, con vaccino a mRNA ai dosaggi autorizzati per la dose booster e per età (dai 12 ai 17 anni con il solo vaccino Comirnaty al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL, a partire dai 18 anni con vaccino a mRNA, al dosaggio di 30 mcg in 0,3 mL per Comirnaty e di 50 mcg in 0,25 mL per Spikevax), purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno 120 giorni dalla prima dose di richiamo o dall’ultima infezione successiva al richiamo (data del test diagnostico positivo)».

La citata tabella presente nell’Allegato 2 della nota congiunta indica tra le altre «condizioni di elevata fragilità, con indicazione alla seconda dose di richiamo nei soggetti di età uguale o superiore a 12 anni», quelle riguardanti le persone con disabilità grave (fisica, sensoriale, intellettiva e psichica) ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della Legge 104/92, le persone con malattie quali SLA (sclerosi laterale amiotrofica), sclerosi multipla, distrofia muscolare, paralisi cerebrali infantili, miastenia gravis e patologie neurologiche disimmuni, le persone con sindrome di Down e quelle con fibrosi cistica. (S.B.)

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