Visite accessibili tramite lo smartphone in luoghi di arte sacra

Sei itinerari di arte sacra in Piemonte e Valle d’Aosta aprono le proprie porte a visite da effettuarsi tramite una app scaricabile gratuitamente: è il senso del progetto “Chiese a porte aperte”, modalità tecnologica innovativa ideata dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta e dalla Fondazione CRT, che da questa estate è diventato anche “Chiese a porte aperte For all”, con l’obiettivo di ampliare la fruibilità dei siti del sistema nella direzione di un’accessibilità universale e per garantire maggiore bellezza, comodità e autonomia a tutti

Logo del progetto "Chiese a porte aperte"

Il logo del progetto “Chiese a porte aperte”

La porta della chiesa si apre automaticamente con lo smartphone e l’ingresso è reso possibile da una app scaricabile gratuitamente, che prenota e permette appunto di accedere ai luoghi in autonomia, aprendo la porta stessa attraverso un QR Code e dando accesso ad un sistema di guida della chiesa composto da musica, luci direzionali e narrazione in tre lingue.
Consiste in questo il progetto Chiese a porte aperte, basato sull’omonima app, una modalità tecnologica innovativa ideata dalla Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta e dalla Fondazione CRT (Cassa di Risparmio di Torino), realizzata con il sostegno della Regione Piemonte, il cofinanziamento dei proprietari dei beni (Parrocchie e Comuni) e sotto l’alta sorveglianza delle Soprintendenze competenti per territorio.

Sono esattamente sei gli itinerari di arte sacra in Piemonte e Valle d’Aosta accessibili attraverso tale sistema. Una volta scaricata l’app sul proprio smartphone, infatti, è sufficiente registrarsi e prenotare la visita gratuita: giunti sul posto nell’orario selezionato, inquadrando, come detto, il QR Code, si apre la porta della chiesa e dopo essere entrati è possibile far partire la “voce narrante”, abbinata a un sistema di illuminazione dei dettagli artistici, quali affreschi e capitelli.
La Consulta per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d’Aosta, sin dalla prima ideazione del progetto, ha inteso l’utilizzo delle tecnologie come uno strumento integrativo e non sostitutivo delle figure dei volontari culturali. Il sistema delle aperture automatizzate è stato infatti pensato proprio per quei siti storici che hanno intorno una comunità che se ne prende cura, luoghi vivi e riconosciuti.

Ora, dall’estate di quest’anno, è nata Chiese a porte aperte For all, con l’obiettivo di ampliare la fruibilità dei siti del sistema nella direzione di un’accessibilità universale e per garantire maggiore bellezza, comodità, autonomia e ricchezza per tutti.
In tal senso, il progetto pone attenzione alle capacità sensoriali e cognitive dei visitatori, con la realizzazione di pannelli visivo-tattili multisensoriali posizionati all’ingresso, con la descrizione della chiesa e la definizione degli spazi e della facciata. I pannelli contengono anche le riproduzioni tattili di alcune opere d’arte con descrizioni audio. In essi è presente inoltre un QR Code che permette di azionare un contributo audio-video in italiano e in LIS (Lingua dei Segni Italiana), utile a interpretare quanto descritto nelle narrazioni automatizzate presenti nell’àmbito del sistema Chiese a porte aperte. (S.B.)

Ringraziamo Rocco Rolli dell’Associazione Tactile Vision di Torino per la segnalazione.

Nello spazio web dedicato al progetto Chiese a porte aperte, oltre ad ogni necessaria informazione, è presente il materiale utile alla preparazione della visita per tutti.

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