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Trasporto aereo e disabilità: al lavoro per migliorare informazione e formazione

Ragazzo con autismo sale a bordo di un aereo allo scalo di Napoli Capodichino

Un ragazzo con autismo sale a bordo di un aereo presso lo scalo di Napoli Capodichino

«Questo è un accordo importante perché va nella direzione del rispetto della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, per garantire il diritto alla mobilità ai cittadini e alle cittadine e per rendere sempre più accessibile il trasporto aereo, con un’attenzione particolare anche all’accrescimento della consapevolezza sulla piena uguaglianza tra lavoratori che hanno una disabilità e gli altri lavoratori»: così, nel febbraio scorso, il presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) Vincenzo Falabella aveva commentato su queste pagine l’accordo siglato dalla Federazione con l’ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile), per dare vita a una collaborazione finalizzata allo svolgimento di attività di comune interesse.
Nei giorni scorsi, la FISH ha partecipato a un nuovo incontro con l’ENAC, al quale sono intervenuti anche gli esponenti della FIAVET (Federazione Italiana Associazioni Imprese Viaggi e Turismo) e di Ita Airways.
A rappresentare la Federazione è stato Roberto Vitali, co-fondatore e amministratore delegato di Village for all (V4A®), la rete impegnata da oltre un decennio sul tema dell’innovazione turistica specializzata in ospitalità accessibile, che proprio recentemente ha sottoscritto con la FISH un accordo quadro. Allo stesso Vitali abbiamo chiesto com’è andato l’incontro.
«Abbiamo innanzitutto portato i saluti del presidente della FISH Falabella – dice -, nonché ribadito l’appoggio della Federazione ai vari progetti che si stanno sviluppando da parte di ENAC e non solo, con particolare attenzione all’accoglienza e all’assistenza delle persone con autismo».

Ci risulta che l’ENAC abbia anche prodotto una serie di dati.
«Sì, i dati delle assistenze a persone con disabilità, che da un punto di vista relativo al turismo sono effettivamente interessanti, pur essendo riferiti al 2019. In quell’anno, infatti, si contavano ben un milione e 300.000 assistenze. Ho dunque sottolineato che quelle cifre rappresentano uno specchio della realtà. Utilizzando infatti quei numeri come indicatori per il settore del turismo e applicando, pur in eccesso, il moltiplicatore di 3 secondo il quale per ogni persona con disabilità ne viaggiano anche altre tre, si arriva molto velocemente a un risultato di numeri che può superare certamente i 5 milioni di persone che viaggiano e quindi, per un verso o per l’altro, anche turisti».

A quanto sappiamo, però, non tutte le assistenze garantite vanno a buon fine…
«È così, se è vero che durante il confronto sul palco è emerso che circa il 30% delle assistenze somministrate dalle “Sale Amiche”, sono non prenotate o non prenotate correttamente. Ne ha parlato Mark De Laurentiis, responsabile per l’ENAC delle stesse assistenze nelle “Sale Amiche” e lo ha confermato anche Ivana Jelinic, presidente della FIAVET, sottolineando la necessità di una maggiore formazione. E del resto se spesso sono le persone a non segnalare la necessità dell’assistenza, nemmeno il personale delle agenzie talora è informato correttamente delle procedure».

E dal punto di vista della qualità dell’assistenza?
«Ho colto l’occasione per segnalare come per garantire un’assistenza di qualità negli aeroporti italiani sia necessario conoscere bene le esigenze delle persone con disabilità. A tal proposito Alessio Quaranta, direttore Generale dell’ENAC, ha spiegato l’impegno dell’Ente per migliorare l’accoglienza e i servizi e in particolare quello rivolto all’accoglienza di persone con autismo e dei loro familiari, tramite uno specifico progetto, diffuso in tutti gli scali italiani, compresi quelli internazionali».

Quali notizie sono arrivate da ITA Airways?
«La responsabile commerciale di ITA Airways Emiliana Limosani ha sottolineato l’impegno della compagnia in questo àmbito e di come essa abbia organizzato la possibilità di un’esperienza per le persone con autismo presso la sede di Roma Fiumicino, con un simulatore di volo, un’esperienza che ricalca in ogni particolare quella di un viaggio Roma Milano, facendo provare le esperienze di un volo vero, sia per durata che per percezione sensoriale. Si tratta di un progetto che verrà pubblicamente presentato anche alle Associazioni e alle organizzazioni internazionali del settore aereo come “buona prassi”, già il 3 novembre prossimo nel Bahrein, durante lo IATA World Passenger Symposium, evento della IATA, l’Associazione Internazionale del Trasporto Aereo» (S.B.)

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