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L’IVA agevolata al 4% e la (scarsa) conoscenza delle norme

4 per cento«Non accettiamo atteggiamenti di superficialità e di discriminazione nei confronti delle persone con disabilità visive e non solo: per questo siamo pronti a scendere in campo e nelle sedi giudiziarie competenti affinché i diritti di tutti i cittadini ciechi e degli ipovedenti del nostro territorio provinciale siano riconosciuti come previsto dalla Carta Costituzionale e dalle leggi italiane»: a cosa si riferisce l’UICI di Caserta (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), con queste parole, sottoscritte dal proprio consigliere Vincenzo del Piano, delegato alla Comunicazione e ai Sistemi Informatici? A quanto accaduto ad un proprio socio non vedente presso un negozio di Caserta della catena MediaWorld, al momento di acquistare un elettrodomestico corrispondente alle caratteristiche di collegamento funzionale alla sua disabilità, sottoposto quindi a un regime IVA ridotto al 4%.

Ebbene, secondo quanto segnalato dall’Associazione casertana, l’esercizio ha negato alla persona l’applicazione dell’IVA ridotta, sostenendo che per essa «non può essere accettato il certificato del medico curante», esibito appunto dal cliente con disabilità.

 

«Il nostro socio – spiega Vincenzo del Piano – ha fatto presente che la normativa è cambiata, tramite il Decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze del 7 aprile 2021 (Modifiche al decreto 14 marzo 1998, concernente la determinazione delle condizioni e delle modalità alle quali è subordinata l’applicazione dell’aliquota IVA ridotta del 4 per cento ai sussidi tecnici ed informatici rivolti a facilitare l’autosufficienza e l’integrazione dei soggetti portatori di handicap), che prevede appunto la presentazione di un certificato del medico curante attestante il collegamento funzionale alla disabilità degli strumenti utili all’autonomia delle persone con disabilità. Nonostante questo, però, non c’è stato niente da fare e la risposta è stata: “Queste sono le disposizioni che abbiamo”».
 

Alla luce di quanto verificatosi, dunque, l’UICI di Caserta ha chiesto da una parte a MediaWorld di presentare le scuse al proprio socio, nonché, dall’altra parte, «di rispettare e applicare le leggi vigenti in materia di IVA al 4% a favore delle persone con disabilità».

Daremo naturalmente notizia degli eventuali sviluppi della vicenda. (S.B.)

 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: uicicaserta@gmail.com.

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