16 priorità per l’inclusione di bambini, bambine e adolescenti con disabilità

Prodotto concreto di tre anni di azioni, volte a fotografare la condizione di vita di bambini, bambine e adolescenti con disabilità della città di Milano, il documento programmatico “AGENDA 16 PER IL FUTURO – Dal progetto all’azione, 16 priorità per l’inclusione” è uno dei principali risultati scaturiti dal progetto “ConsideraMI”, ovvero “Verso una città inclusiva per bambini e adolescenti con disabilità”, iniziativa realizzata a partire dal 2019 da una cordata di sedici Enti del Terzo Settore del capoluogo lombardo

"ConsideraMI", l'Agenda, novembre 2022

La consegna agli esponenti delle Istituzioni milanesi dell'”AGENDA 16 PER IL FUTURO – Dal progetto all’azione, 16 priorità per l’inclusione”, da parte dei rappresentanti delle organizzazioni che hanno dato vita al progetto “ConsideraMi”

Come avevamo segnalato nei giorni scorsi, attraverso una serie di incontri e laboratori successivi, si è presentato alla città di Milano ConsideraMI, ovvero Verso una città inclusiva per bambini e adolescenti con disabilità, progetto realizzato a partire dal 2019 da una cordata di sedici Enti del Terzo Settore del capoluogo lombardo (l’elenco è nel box in calce), finanziato dal Comune meneghino tramite i fondi della Legge 285/97 (Disposizioni per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza), iniziativa che si è posta l’obiettivo di restituire alla propria città la fotografia della condizione di vita di bambini, bambine e adolescenti con disabilità, attraverso azioni che nel corso di tre anni hanno indagato e agito nei contesti di vita dei minori e delle famiglie.

«La mancanza di orientamento e la solitudine delle famiglie – spiegano i promotori dell’iniziativa -, l’assenza di un progetto di vita che accompagni la famiglia nella crescita del bambino fino alla vita adulta nei passaggi più difficili e delicati, la necessità di un’unica presa in carico per la famiglia: questo è emerso in tre anni di lavoro, ovvero il bisogno di politiche e interventi coordinati e trasversali che, se non attuati, pregiudicano l’attuazione dei princìpi della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, rendendo la vita di bambini, bambine e adolescenti della città un percorso segnato dalla mancanza di equità negli accessi e dalla disuguaglianza nelle opportunità che, oltre a incidere sulla qualità di vita di ciascun minore, determinano gravi solitudini e difficoltà per le famiglie».

La scorsa settimana, dunque, sono stati presentati tutti i risultati conseguiti da ConsideraMI, a partire dalla creazione e dalla sperimentazione di un modello di osservatorio in grado di raccogliere e monitorare il quadro della situazione ai bambini con disabilità (si veda a tal proposito a questo link il Quaderno dell’Osservatorio, insieme alla creazione di una piattaforma online a disposizione di famiglie e operatori, che raccoglie la mappatura di oltre 730 servizi, progetti/interventi, pubblici e privati di natura sociale, educativa, sociosanitaria e sanitaria, esistenti nei 9 Municipi di Milano. E ancora, la sperimentazione della presa in carico di 60 minori e famiglie con percorsi di orientamento e accompagnamento all’approccio dei servizi territoriali, l’attivazione di uno sportello educativo, 25 équipe educative coinvolte in percorsi formativi per le scuole dell’infanzia e altrettanti percorsi laboratoriali proposti sempre alle scuole dell’infanzia.
«Proprio dai dati emersi nei racconti dei genitori protagonisti dei focus group – sottolineano le organizzazioni che hanno fatte parte della cordata di ConsideraMi -, dalle riflessioni delle comunità di pratiche di operatori dei servizi per infanzia e adolescenza e dai bisogni evidenziati nei sessanta casi presi in carico sperimentalmente dal progetto, il dato che è emerso con maggiore rilevanza è quello – purtroppo noto a chi opera quotidianamante in questo àmbito – della disuguaglianza e mancanza di equità negli accessi: ogni famiglia, infatti, deve “inventare” il percorso di crescita del proprio figlio e l’esito dipende da chi incontra, dalla resilienza di cui è capace, dagli strumenti di conoscenza e dal reddito che possiede o persino dal Municipio in cui vive».

Da tutto ciò, quindi, è nata AGENDA 16 PER IL FUTURODal progetto all’azione, 16 priorità per l’inclusione, documento programmatico, redatto e sottoscritto da tutta la cordata di ConsideraMi, consegnata all’assessore comunale al Welfare e alla Salute Lamberto Bertolè, alle Istituzioni milanesi tutte, contenente numerose proposte per mettere al centro delle politiche cittadine la presa in carico efficace ed estesa a tutti gli àmbiti di vita del bambino, della bambina e dell’adolescente con disabilità, indicando le priorità per migliorare la qualità della vita delle famiglie e considerare centrali i diritti dell’infanzia.
Il censimento dei bambini e delle bambine con disabilità, la necessaria costruzione di servizi educativi per il tempo libero e lo sport, l’importanza di un confronto tra le Istituzioni e gli Enti del Terzo Settore per la creazione e l’utilizzo di modelli di presa in carico comuni: sono questi solo alcuni dei sedici punti dell’Agenda che in generale raccomanda «azioni di filiera, di sistema e di metodo». (S.B.) 

Ringraziamo per la collaborazione l’Associazione L’abilità.

I partner della cordata progettuale di ConsideraMI
Associazione L’abilità (capofila); AGPD (Associazione Genitori e Persone con Sindrome di Down); Associazione AIAS di Milano; Cooperativa Sociale Azione Solidale; Cooperativa Sociale Cascina Bianca; Cooperativa Sociale Codici; Cooperativa Sociale COGESS; Cooperativa Sociale COMIN; Cooperativa Sociale Eureka; Fondazione Aquilone; Cooperativa Sociale Fraternità e Amicizia; Associazione La nostra comunità; LEDHA Milano (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità); Associazione L’impronta; Consorzio SIR (Solidarietà in rete); Cooperativa Sociale Consorzio di Cooperative Sociali; Cooperativa Sociale Spazio Aperto Servizi.

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