La storia infinita del contrassegno europeo

Avevamo salutato con soddisfazione, nell’estate del 2010, quella Legge che aveva finalmente reso possibile – dopo dodici anni di attesa – uniformare il contrassegno italiano delle persone con disabilità a quello europeo. E tuttavia, dopo quasi un anno, manca ancora il Regolamento di Attuazione, per cui la situazione è sostanzialmente quella di prima, con disagi che perdurano per chi viaggia in altri Paesi. Sulla questione i senatori Donatella Poretti e Marco Perduca hanno recentemente presentato un’Interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il contrassegno europeo per le persone con disabilità«Chi ha problemi di disabilità necessita e ha diritto alle facilitazioni previste dal Codice della Strada circa le agevolazioni sui parcheggi e sulla circolazione stradale. E tuttavia si trova ancora in difficoltà, fuori dall’Italia, per via del fatto che il nostro Paese non ha ancora deciso di emettere, come stabilito dall’Unione Europea, un contrassegno europeo disabili per i mezzi da loro utilizzati».
Lo dichiara la senatrice Donatella Poretti, riferendosi appunto al fatto che la Legge 120 del 29 luglio 2010 – segnalata a suo tempo con soddisfazione anche dal nostro sito (se ne legga cliccando qui) – non ha specificato tempi certi per l’emanazione da parte del Ministero competente – quello delle Infrastrutture e Trasporti – del Regolamento di Attuazione, che dopo quasi un anno deve ancora essere prodotto.
«Ad oggi – prosegue infatti Poretti – nonostante sia stato approvato in entrambi i rami del Parlamento anche un Ordine del Giorno presentato dalla delegazione radicale, con il quale il Governo assumeva il preciso impegno di emanare al più presto questo regolamento, di contrassegno europeo per le persone con disabilità italiane non vi è ancora traccia e per loro si prospetta quindi l’ennesima estate di diritti non riconosciuti». Ennesima, è opportuno ricordarlo, perché la Legge 120/10 è arrivata dopo circa dodici anni di ritardo rispetto ad altri Paesi.

Per tutto ciò, quindi, insieme al collega Marco Perduca, la senatrice Poretti ha deciso di presentare un’Interrogazione al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti – della quale riportiamo in calce il testo integrale – ove si chiede «se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all’emanazione di tale regolamento di attuazione, e quali siano i tempi e le modalità previste per l’emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari». (S.B.)

L’Interrogazione dei senatori Poretti e Perduca al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti

Il 29 luglio 2010 l’Aula del Senato ha approvato la legge n° 120 recante disposizioni in materia di sicurezza stradale. L’articolo 58 modifica una norma del Codice della Privacy (D.Lgs 196/03) e rende formalmente possibile l’adozione anche in Italia del modello di Contrassegno Unificato Disabili Europeo;
la Legge 120/10 tuttavia non specifica delle coordinate temporali circa la prevista emanazione da parte del Ministero competente di un relativo Regolamento di Attuazione, che pertanto deve ancora essere emanato;

rilevato anche che:
a tal proposito, nelle more dell’iter di approvazione della detta Legge 120/10, il Governo ha fatto proprio un Ordine del Giorno presentato in entrambi i rami del parlamento dalla delagazione radicale, col quale assume il preciso impegno di emanare idonea norma di rango regolamentare volta a rendere effettiva ed immediata l’adozione del Contrassegno Disabili Europeo;

per sapere:
se il Ministro non intenda adoperarsi per provvedere quanto prima all’emanazione di tale regolamento di attuazione e quali siano i tempi e le modalità previste per l’emanazione del regolamento, ovvero per la consegna del Contrassegno Disabili Europeo ai legittimi titolari.

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