Sembra infatti che in vent’anni di attività un medico chirurgo abbia ottanta possibilità su cento di ricevere un avviso di garanzia o di essere citato in giudizio per lesioni.
In Italia circa 15.000 medici all’anno vengono accusati di malpractice e sottoposti a richieste di risarcimento per danni, ma i due terzi vengono assolti per non avere commesso il fatto.
E così i sanitari – spesso per rassicurare i pazienti e per cautela giudiziaria, più che per reale convincimento scientifico – possono sovraprescrivere esami, ricoveri e farmaci. Dal canto loro, le assicurazioni, lamentando perdite virtuali, hanno aumentato i premi delle polizze per responsabilità professionale che devono sopportare i medici. Il tutto rischia quindi di determinare un’ulteriore crescita dei costi della sanità e un peggioramento globale dell’assistenza ai danni del cittadino.
A tali temi sarà dedicata la giornata di Roma del 21 gennaio, nel corso della quale, a portare la voce dei pazienti, vi sarà anche Stefano Inglese, del Tribunale per i Diritti del Malato.
(S.B.)
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