La crescita del baskin (basket integrato)

Conta già circa 1.300 praticanti il baskin (basket integrato), disciplina nata da alcuni anni a Cremona, per permettere a giovani normodotati e a giovani con qualsiasi tipo di disabilità fisica e/o mentale che consenta il tiro in un canestro, di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze. L’obiettivo principale è quello di mettere in discussione la “rigida struttura” degli sport ufficiali, diventando un vero e proprio “laboratorio di società”. Il 26 e 27 novembre, sempre a Cremona, è previsto un nuoco corso per allenatori e arbitri

I partecipanti a un corso del 2010, analogo a quello previsto sempre a Cremona per il 26 e 27 novembreCi siamo già occupati (se ne legga ad esempio cliccando qui e qui), del baskin (abbreviazione di “basket integrato”), disciplina nata da alcuni anni a Cremona in un contesto scolastico e dalla collaborazione di genitori, professori di educazione fisica e di sostegno – per permettere a giovani normodotati e a giovani con qualsiasi tipo di disabilità fisica e/o mentale che consenta il tiro in un canestro di giocare nella stessa squadra, composta sia da ragazzi che da ragazze.
L’obiettivo principale è quello di mettere in discussione la “rigida struttura” degli sport ufficiali, diventando un vero e proprio “laboratorio di società”.

«Anche i ragazzi normodotati – ci aveva spiegato a suo tempo Laura Carini della Segreteria dell’Associazione Baskin ONLUS, che dal 2006 costituisce il riferimento di tale attività – beneficiano di questo percorso. Infatti nel baskin essi imparano ad inserirsi e a organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione, mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi con i ragazzi disabili permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé. Riguardo a questi ultimi, dopo sette anni di attività possiamo dire che i risultati raggiunti sono notevoli: è aumentata infatti la fiducia in se stessi, la capacità di coniugare il sacrificio al piacere, sono cresciute le abilità psicomotorie e quelle di interazione con i ragazzi e con gli adulti».

Ora vale certamente la pena registrare la continua crescita di questa disciplina, che nel nostro Paese può contare oggi su circa 1.300 praticanti – stima probabilmente per difetto – con sette squadre solo a Cremona.
In parallelo, altre iniziative riguardano gli allenatori e gli arbitri, figure cui l’Associazione Baskin dedicherà un nuovo corso a Cremona, sabato 26 e domenica 27 novembre, articolato sia su una parte teorica che su una in palestra. (S.B.)

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: Associazione Baskin ONLUS, tel. 335 7646381, baskin@hotmail.it, www.baskin.it.
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