Risultati della ricerca

Stai visualizzando i risultati della ricerca di "ad hoc committee"

Israele leader dei diritti?

Tra gli aspetti più sorprendenti della sesta sessione del Comitato Ad Hoc (Ad Hoc Committee), riunitosi a New York dall’1 al 12 agosto, per l’elaborazione della prima Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, vi è forse la posizione aperta di Paesi Arabi come il Libano, lo Yemen, la Giordania e il Marocco, o dello stesso Israele, a fronte delle posizioni occidentali, spesso “balbettanti” di fronte alla tutela dei diritti.
Alcune riflessioni di Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

Al via gli Europei di Roma del wheelchair hockey

Scattano dal 23 giugno a Roma i primi Campionati Europei di wheelchair hockey, disciplina in costante ascesa, che vivrà per l’occasione uno dei suoi più importanti momenti da quando è arrivato nel nostro Paese

L’educazione che divide

Tra gli argomenti che hanno tenuto banco nella prima settimana dell’Ad Hoc Committee alle Nazioni Unite, per la definizione della Convenzione ONU sulla disabilità, il più dibattuto è stato quello inerente l’educazione e la scuola. L’articolo 17, che se ne occupa, nella versione del testo base (Working Group Text) è composto di cinque paragrafi nei quali vi sono due questioni particolarmente controverse correlate fra di loro, e una quasi dimenticata…
Una nota sulla questione di Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), attivamente presente ai lavori di New York

Per non deludere 600 milioni di persone con disabilità

Il 4 febbraio 2005 si è conclusa al Palazzo di Vetro di New York la quinta sessione dell’”Ad Hoc Committee” delle Nazioni Unite, con l’impegno solenne e storico di approvare la Convenzione dell’ONU sui diritti delle persone con disabilità entro il 2006.
Ai lavori di New York ha partecipato anche Pietro V. Barbieri, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), che qui ne riferisce

Il diritto di essere differente, la diversità come una buona cosa

L'albero della diversità ("Tree Diversity")

«La separazione tra “noi” e “loro” – scrive Giampiero Griffo – è una costruzione sociale, un modo di stigmatizzare le caratteristiche umane, per costruire modalità culturali e sociali di distinzioni, limitazioni e discriminazioni. Per questo il riconoscimento della titolarità dei diritti umani e dei diritti fondamentali alle persone con disabilità della Convenzione ONU ha rappresentato una svolta epocale. Ed ora è il momento di applicare, sia a livello laico che religioso, un motto semplice e chiaro, quale “il diritto di essere differente, la diversità come una buona cosa”»

Griffo componente effettivo del Comitato Sammarinese di Bioetica

Giampiero Griffo

Formalizzando una collaborazione decennale, sostanziata anche in una serie di importanti documenti pubblici, Giampiero Griffo, figura ben nota nel panorama delle organizzazioni impegnate in favore dei diritti delle persone con disabilità, coordinatore, tra l’altro, del Comitato Tecnico-Scientifico dell’Osservatorio Nazionale sulla Condizione delle Persone con Disabilità, è stato nominato quale componente effettivo del Comitato Sammarinese di Bioetica, organismo che sin dalla sua nascita ha evidenziato una costante attenzione ai temi della disabilità