La competenza di Gerard Quinn per i diritti delle persone con disabilità
Le Nazioni Unite nominano “Relatori Speciali” (“Special Rapporteurs”) in tutte quelle aree dove si ritiene necessario disporre dello sguardo di uno specialista per monitorare situazioni di rischio di violazione dei diritti umani. In questi giorni l’irlandese Gerard Quinn, esperto di grande autorevolezza e competenza a livello internazionale, in àmbito di diritti umani e in particolare di quelli delle persone con disabilità, è diventato il nuovo Relatore Speciale delle Nazioni Unite per i Diritti delle Persone con Disabilità, su incarico del Consiglio sui Diritti Umani dell’ONU
Come il “sistema Nazioni Unite” sta includendo le persone con disabilità
A tredici anni dall’approvazione della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, vediamo come le Nazioni Unite hanno finora affrontato la questione del cosiddetto “mainstreaming della disabilità”, ovvero dell’inserimento di tale tema in tutti i propri documenti e nel proprio assetto organizzativo e pratico. «L’impegno dell’ONU in questo àmbito – scrive Giampiero Griffo – è chiaro e trasparente, specie se confrontato con quanto avviene nel nostro Paese, ove siamo purtroppo ancora lontani da una linea coerente nell’attuare gli impegni assunti con la ratifica della Convenzione»
Donne con disabilità: la prima opportunità di essere riconosciute come persone
«Se la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità rappresenta un traguardo storico per il movimento delle persone con disabilità di tutto il mondo – scrive Luisella Bosisio Fazzi – nel riconoscimento dei loro diritti umani, per le donne con disabilità ha rappresentato la prima opportunità di essere riconosciute come persone, fissando il punto di partenza per la rimozione delle discriminazioni multiple che esse affrontano nella loro vita quotidiana e in ogni àmbito»
Una buona cooperazione allo sviluppo fa bene a tutte le persone con disabilità
«Se con i progetti di cooperazione internazionale allo sviluppo – scrive Giampiero Griffo, concludendo la sua ampia analisi sulle azioni in questo settore – verrà rafforzata la voce delle persone con disabilità, per tutelarne i diritti umani nelle politiche nazionali e internazionali, ne beneficeranno anche le persone con disabilità in Italia. Essere infatti consapevoli che il movimento mondiale delle persone con disabilità opera in tutti i Paesi dà maggiore consapevolezza anche al movimento italiano, che dalle esperienze di azioni maturate in altri Stati può trovare nuove idee e motivazioni»
La crisi mondiale e le politiche di inclusione: i servizi di sostegno
Dopo la povertà e il welfare, sono questa volta i servizi di sostegno al centro del nuovo approfondimento curato in esclusiva per il nostro sito da Giampiero Griffo, per diffondere una nuova cultura sulla disabilità, basata sui diritti umani e sulla Convenzione ONU, partendo dallo scenario determinato dalla crisi economica mondiale e dal rischio, per le persone con disabilità, di tornare ad essere “cittadini invisibili”
La crisi mondiale e le politiche di inclusione: il welfare
Diffondere una nuova cultura sulla disabilità, basata sui diritti umani e sulla Convenzione ONU: è l’obiettivo principale di questi nostri approfondimenti, ove si parte dallo scenario determinato dalla crisi economica mondiale, con il rischio, per le persone con disabilità, di tornare ad essere “cittadini invisibili”. Abbiamo già parlato di povertà, questa volta tocca al welfare, anzi al “nuovo welfare” che sarebbe certamente indispensabile
La crisi mondiale e le politiche di inclusione: la povertà
Diamo il via a una serie di nostri approfondimenti, con i quali esaminare alcuni elementi essenziali del nuovo scenario determinato dalla crisi economica mondiale, dove le persone con disabilità rischiano di ritornare ad essere “cittadini invisibili”, quasi “usurpatori di politiche”. E per incominciare, tentiamo di approfondire il tema della povertà
Parliamo di «persone che necessitano di maggiori sostegni»
Questo infatti – ribadisce Giampiero Griffo, tornando a intervenire sulla discussione aperta dal nostro sito, riguardante la definizione di “disabilità gravissima” – dev’essere l’unico linguaggio possibile, oltreché «coerente con le nostre strategie e con le nuove prospettive che la Convenzione ONU ci ha aperto». Riceviamo e ben volentieri pubblichiamo
Disabilità gravissima? No, grazie
La disabilità, infatti, non è un sinonimo di limitazione funzionale, di incapacità o di invalidità, con terminologie negative e stigmatizzanti, ma è una relazione sociale, tra le caratteristiche dell’individuo e il modo in cui la società ne tiene conto. La disabilità, quindi, non appartiene a una persona, ma è il risultato di un’interazione, come chiaramente è scritto anche nella Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità
Leggere la Convenzione dal principio alla fine, senza pregiudizi
Di fronte a chi sostiene che la ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità potrebbe promuovere l’aborto, l’eutanasia o addirittura la sterilizzazione forzata delle persone con disabilità, basta rileggere con attenzione e senza pregiudizi quanto scrive la Convenzione stessa. Si capirà così che nulla di tutto ciò essa contiene, caratterizzandosi invece, al contrario, proprio come un testo fondamentale nel difendere – dal principio alla fine – i diritti umani e il diritto a una vita dignitosa di tutte le persone con disabilità
Portare la Convenzione ONU su tutti i territori
Ad esempio a Eboli, in provincia di Salerno, dove il 26 maggio ci si confronterà appunto sulle varie questioni introdotte dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e in particolare sul diritto allo studio, seguito da tempo con grande attenzione nella città campana, che offre – da parte del Comune – un Servizio di Assistenza all’Autonomia, alla Socializzazione e alla Comunicazione, gestito dalla Cooperativa Sociale Anche Noi
Difesa civica e associazioni: sarà una proficua alleanza
È quanto emerso a Milano, nel corso di un convegno organizzato dal Difensore Civico del capoluogo lombardo, in collaborazione con la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità), che ha visto la partecipazione di numerose associazioni, Difensori Civici, amministratori e operatori pubblici e privati. Mediazione e condizione per garantire una tutela facile, rapida, gratuita ed efficace, cambiamento del linguaggio e delle azioni culturali e molto altro ancora, sulla falsariga di quanto stabilito dalla Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità: questo il cammino comune che dovranno intraprendere assieme i Difensori Civici e le associazioni
Bene i nuovi treni con l’elevatore incorporato, meglio ancora se funzionasse…
Un disguido che riteniamo tanto semplice quanto grave, a tre mesi dall’inaugurazione, riguarda l’ETR 600, uno dei nuovi fiori all’occhiello della flotta di Trenitalia, ribattezzato “Freccia Argento”. Infatti, sui percorsi Roma-Napoli e Napoli-Lamezia Terme, l'”elevatore incorporato” alla carrozza dedicata alle persone con disabilità c’è, ma non funziona ancora. A questo punto è lecito quanto meno attendersi che si provveda in tempi rapidi
Convenzione: Italia e Germania hanno ratificato negli stessi giorni
Ma che cos’è esattamente una Convenzione dell’ONU sui Diritti Umani e che cosa comporta? Mentre apprendiamo che anche la Germania, negli stessi giorni dell’Italia, ha ratificato la Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, diamo spazio ad una serie di ricognizioni sul significato di questi Trattati e, nello specifico, su quello riguardante la disabilità. Continuiamo inoltre anche la pubblicazione dei vari articoli, riprendendo oggi quelli dedicati alla non discriminazione, alle donne, ai minori e alla consapevolezza. Riportiamo infine anche il quadro dei Paesi che finora hanno proceduto alla ratifica
E la Convenzione va!
La buona notizia che il movimento delle persone con disabilità attendeva da tempo è arrivata il 28 novembre, con l’approvazione, da parte del Consiglio dei Ministri, del Disegno di Legge di ratifica della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità. Ora il testo dovrà ricevere l’approvazione finale del Parlamento, ciò che anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) auspica avvenga molto rapidamente
Dalla battaglia sulle parole alla battaglia per i fatti
È questo il concetto che viene ribadito ad ogni livello durante la settima Assemblea Mondiale di DPI (Disabled Peoples’ International), in corso di svolgimento a Seul, capitale della Corea del Sud, dalla quale continua ad inviarci i suoi reportage esclusivi il nostro “inviato speciale” Giampiero Griffo
L’Assemblea Mondiale di DPI per rispondere alle nuove sfide
E a riferire ai nostri lettori in esclusiva per l’Italia su questo grande avvenimento che si sta svolgendo a Seul, capitale della Corea del Sud, con la partecipazione di oltre duemila persone con disabilità provenienti da tutto il mondo, è il nostro “inviato speciale” Giampiero Griffo, anch’egli membro del Consiglio Mondiale di DPI
A colloquio con Don MacKay
In attesa della firma della Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, il nostro “inviato speciale” da New York Giampiero Griffo raccoglie le impressioni dell’ambasciatore Don MacKay che, nella sua qualità di Presidente del Comitato Ad Hoc, è stato uno dei protagonisti del percorso che ha portato al raggiungimento di questo storico obiettivo. Avevamo già incontrato MacKay quasi due anni fa ed è quanto mai interessante rivedere a distanza di tempo le sue impressoni di allora
Perché non condividiamo la scelta della Santa Sede
Sorprende e sconcerta la posizione espressa dalla Santa Sede di non voler ratificare la Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, approvata in dicembre all’ONU. Questa lettera aperta, indirizzata alle maggiori gerarchie ecclesiastiche e a tutti i cittadini, intende far capire quale straordinario strumento di promozione dei diritti umani possa essere la Convenzione e perché sia difficile comprendere le motivazioni della Santa Sede
Premiata la Polonia
È andato al presidente polacco Kaczynski l’International Disability Award “Franklin Delano Roosevelt”, per l’impegno del suo Paese nel tentare di migliorare le condizioni di vita delle persone con disabilità. Un’ottima occasione, colta dal segretario delle Nazioni Unite Kofi Annan per riportare in piena luce la nuova Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità, che marcia verso l’approvazione da parte dell’Assemblea Generale dell’ONU