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Per fermare la cecità nel Sud del mondo

Un bimbo curato grazie a un progetto di CBM Italia

Sarà attiva fino al 20 luglio la campagna “Fermiamo la cecità. Insieme è possibile”, promossa da CBM Italia – componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo -, che punta a salvare dalla cecità bambini, donne e uomini di Africa, Asia e America Latina, attivando screening visivi nelle scuole e nei villaggi, visite oculistiche, operazioni chirurgiche, percorsi di riabilitazione, cliniche mobili oftalmiche, oltreché distribuendo antibiotici, costruendo pozzi e formando medici e operatori

Entra nella fase pratica il progetto “PLUS” per l’inclusione lavorativa

Persone coinvolte nel progetto "PLUS"

Dopo l’apprendimento teorico, arriva la fase di formazione pratica – con più di cinquanta persone con disabilità impegnate all’interno di imprese, cooperative ed enti pubblici – per il progetto “PLUS”, con il quale l’Associazione UILDM aveva vinto il primo “Bando Unico” previsto dalla Riforma del Terzo Settore e finanziato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. «Abbiamo indirizzato le persone – sottolinea Rasconi, presidente della UILDM – verso i percorsi e le attività lavorative più idonei ai loro profili, puntando sulle loro caratteristiche e non su inserimenti generici»

Tempo di paraciclismo “kneeler”

Alex Zanardi al Centro Protesi INAIL, insieme ad alcune persone seguite dalla struttura di Vigorso di Budrio (Bologna)

Ad un anno dall’avvio di una proficua collaborazione tra il Centro Protesi INAIL di Vigorso di Budrio (Bologna) e l’atleta Alex Zanardi, con la sua Società Sportiva Obiettivo 3, è stato consegnato il 28 giugno scorso allo Stadio Comunale di Budrio, durante una giornata animata da un ampio pubblico, una handbike che presenta una posizione inginocchiata (“kneeler”), pensata specificamente per persone amputate. Il prototipo è stato progettato dallo stesso Zanardi e adattato dai tecnici dell’INAIL

Contro il tracoma, prima causa di cecità di natura infettiva al mondo

Bimbi etiopi bevono a uno dei 252 pozzi costruiti in questi anni da CBM in Etiopia: l'utilizzo di acqua pulita per una corretta igiene del viso, nonché il miglioramento generale delle condizioni igienico-ambientali, sono infatti tra le principali azioni di prevenzione del tracoma

È in corso sino alla fine di giugno una nuova campagna di CBM Italia – componente nazionale dell’organizzazione umanitaria impegnata nella cura e nella prevenzione della cecità e disabilità evitabile nei Paesi del Sud del mondo – contro il tracoma, ovvero nei confronti di quella che è la prima causa di cecità di natura infettiva al mondo. Oggi, soprattutto in Paesi dell’Africa come l’Etiopia, sono quasi due milioni le persone colpite da questa malattia, che per altro, fino agli Anni Sessanta del Novecento, era presente anche in Italia

Non si può garantire un diritto negandolo a un’altra persona

Non si può garantire un diritto negandolo a un’altra persona

Perché così tante importanti organizzazioni del Lazio – tra le altre il Forum del Terzo Settore e la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) – manifesteranno in massa il 27 giugno davanti al Comune di Ladispoli, nella Città Metropolitana di Roma, all’insegna dello slogan «Non esiste la disabilità, ma esiste la disuguaglianza»? “Semplicemente” perché il Comune di Ladispoli ha proceduto a un inaccettabile taglio lineare dei fondi destinati al sociale, in particolare riducendo drasticamente il servizio di assistenza domiciliare alle persone con disabilità

Solo una comunicazione senza stereotipi può contrastare certe truffe in rete

Disegno di Sergio Staino, realizzato in esclusiva per «DM», giornale della UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare). Per gentile concessione

«È indispensabile – scrive Simona Petaccia – la formazione di un pubblico informato sulla disabilità, in tutti gli àmbiti della vita sociale e può garantirla soltanto una comunicazione senza stereotipi che racconti le persone e non più le “categorie”. Ogni individuo è diverso dall’altro e anche le persone con disabilità lo sono. Bisogna comunicare questo, per “umanizzarle”, uscendo dai cliché. Se si riuscisse a farlo capire davvero a tutti, si potrebbe contrastare anche la discriminazione celata dietro a quelle frasi zuccherose e condizionanti che tanto favoriscono certe truffe in internet»

È sempre meglio costruire contesti di fiducia

«La fiducia - scrive Simona Lancioni - va costruita lavorando assieme e valutando di volta in volta le diverse situazioni»

Un ulteriore arricchimento al confronto da noi auspicato sul recente emendamento approvato al Senato, riguardante l’installazione delle videocamere in luoghi che ospitano bambini, anziani e persone con disabilità, arriva da Simona Lancioni, che scrive tra l’altro: «La violenza ha una matrice culturale ed è questo il terreno sul quale dobbiamo lavorare. Non ci sono scorciatoie, qualsiasi Centro Antiviolenza lo può confermare. Credo dunque che la videosorveglianza non sia un deterrente efficace, né serva a prevenire la violenza. Per farlo, invece, è necessario costruire contesti di fiducia»

Mai più persone sole e isolate

Mai più persone sole e isolate

«La vicenda di quell’anziana madre – scrive Agostino Squeglia – che viveva sola e isolata in casa con il figlio disabile accudito anche da morto per quattro mesi, fa da “pendant” alla storia, apparentemente inversa, del figlio con disabilità che tre anni fa, sempre a Treviso, aveva vegliato la madre morta per due settimane. Chi ha pensato o valutato in tempo, e in entrambi in casi, il dolore di quell’isolamento? Una comunità è tale solo se conosce, approfondisce e costruisce insieme iniziative nel fondamentale settore sociale, ciò che riguarda tutti e non solo le persone con disabilità»

Per uno sviluppo sostenibile che non lasci nessuno indietro

Una realizzazione grafica dedicata al teerzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, con il messaggio portante dello stesso ("Mettiamo mano al nostro futuro")

Proprio mentre scriviamo è in corso a Roma l’evento di apertura del terzo Festival dello Sviluppo Sostenibile, la più grande iniziativa italiana sui temi della sostenibilità economica, sociale e ambientale, con la quale si cerca di realizzare un cambiamento culturale e politico che consenta al nostro Paese di attuare l’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e centrare i diciassette Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, che tanti riferimenti fondamentali hanno anche per tutte le persone con disabilità

“Le parole non ci bastano”: una storia di determinazione e concretezza

Donatella "Dona" Esposito

“A noi le parole non bastano” è il messaggio-chiave dell’ormai prossimo Congresso Annuale di Rimini dell’Associazione ACMT-Rete, impegnata sul fronte della malattia di Charcot-Marie-Tooth, patologia che colpisce i muscoli e i nervi dei quattro arti. Ma è anche il “filo rosso” della vita di Donatella “Dona” Esposito, coriacea responsabile di tale Associazione, donna determinata e concreta, che solo a trent’anni riuscì ad avere la sua prima diagnosi

Mi merito un Amore!

Mi merito un Amore!

Si chiama così la serata-evento promossa per domani, 14 maggio, a Roma, dall’Associazione di Promozione Sociale Abili Oltre, contro la violenza e le molestie sessuali sulle donne con disabilità ed è lo stesso nome di una campagna lanciata dalla medesima organizzazione, per il riconoscimento del diritto alla sessualità e alla riproduzione delle persone con disabilità, oltreché del concorso che verrà presentato sempre il 14 maggio

Verso le Elezioni Europee: sacrosante istanze di civiltà

Un'immagine di repertorio del 3° Parlamento Europeo delle Persone con Disabilità, tenutosi nel 2012 a Bruxelles

Diritto di voto (e anche di candidarsi), finanziamenti adeguati per la nuova Strategia Europea per la Disabilità, studio, lavoro, fine della segregazione, diritti delle donne con disabilità e accessibilità a tutti i livelli: sono i principali passaggi del “Manifesto sulle Elezioni Europee 2019 accessibili”, presentato dal Forum Europeo sulla Disabilità ai vari candidati e sottoscritto finora da 257 di essi (uno solo dall’Italia). Tutte sacrosante istanze di civiltà, anche se, purtroppo, è noto che tante persone con disabilità a quelle Elezioni non potranno ancora partecipare

In piazza le “mamme rare”, che ogni giorno combattono con forza

Mabel - qui insieme alla mamma - è una bimba affetta da una rara malattia genetica

Domani, 4 maggio, e domenica 5, in tante piazze d’Italia, le protagoniste saranno le “mamme rare” che ogni giorno affrontano le difficoltà delle malattie genetiche dei loro figli. Sta per tornare infatti “Io per lei”, la campagna di primavera promossa dalla Fondazione Telethon e dalla UILDM (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), per supportare la ricerca sulle malattie genetiche rare e l’assistenza alle persone con patologie neuromuscolari. Un racconto corale che mette al centro l’impegno delle “mamme rare”, chiedendo a tutti di attivarsi per la lotta alle malattie genetiche rare

Un 5 Maggio dedicato a chi crede nella libertà e nella dignità umana

Il logo della Giornata Europea della Vita Indipendente del 5 maggio

«La pari dignità sociale e il pieno sviluppo della persona umana possono essere conseguiti soltanto assicurando alle persone con disabilità il diritto a una Vita Indipendente, affinché possano autodeterminare la loro esistenza e fare delle scelte come tutte le persone libere e uguali»: lo scrivono i promotori del corteo promosso per il 5 maggio a Milano, in occasione della Giornata Europea per il Diritto alla Vita Indipendente, al quale, dicono, «attendiamo tutte le persone che antepongono la libertà e la dignità umana a qualsiasi altro obiettivo!»

La sindrome di Down e un’altra visione della bellezza

Immagine realizzata da Marinka Masséus per "Radical Beauty Project"

Si chiama “Radical Beauty” ed è un progetto che guarda alla diversità nel mondo dell’arte e della moda, e grazie al lavoro di quaranta fotografi internazionali, promuove la bellezza in ogni sua sfaccettatura, attraverso ritratti di sole persone con sindrome di Down. Quelli di Marinka Masséus, hanno vinto il prestigioso premio “Sony World Photography” nella categoria “Creative”. «La visibilità delle persone con sindrome di Down – commentano dal CoorDown – è fondamentale per abbattere i pregiudizi e farlo con un talento simile, che rivoluziona l’idea stessa di bellezza, è straordinario»

Silvia, la libertà e l’indipendenza

Silvia Cutrera

Impegnata nella rivendicazione dei diritti umani delle persone con disabilità – impegno che le è valso anche un prestigioso riconoscimento -, promotrice dei princìpi di vita indipendente intesa come assistenza autogestita, “sentinella della memoria” dell’Olocausto (delle persone con disabilità e non), consapevole della discriminazione multipla che colpisce le donne con disabilità e determinata nel contrastarla, attiva – molto attiva – nell’associazionismo di settore, Silvia Cutrera è questo e molto altro, come ci racconta lei stessa nell’intervista cui diamo spazio oggi

Chi siamo noi? Siamo come tutti!

La protagonista del cortometraggio "Una giornata dil Silvia M." di Alessandro Leonardi

«La società, le persone che la compongono e i media – scrive Antonio Giuseppe Malafarina – piazzano le persone con disabilità “prime” o “ultime” a seconda delle convenienze: se siamo bravi scaliamo i vertici dell’apprezzamento – quanto meno formale – per le nostre abilità, ben oltre quanto sia obiettivamente realistico; se manifestiamo bisogni, scaliamo la classifica a ritroso e diventiamo “quelli che chiedono”, “quelli che pretendono” e “che danno fastidio”. Ma chi siamo noi? Siamo come tutti. Fra eccessi in più e in meno siamo persone normali»

Quando l’abito può fare il monaco

Tre persone con disabilità indossano ed esibiscono i copriruota realizzati da Vanity Wheel

«L’abito non fa il monaco», recitava un vecchio adagio: talvolta, invece, succede proprio il contrario! Fare cioè in modo che anche con la sedia a rotelle, chi vuole, possa comunicare la propria voglia di vivere, di libertà, di partecipare e di divertirsi è una questione molto meno frivola di quanto si creda. Difficile, infatti, pensare all’inclusione come a qualcosa di frivolo, anche se la sua realizzazione non è estranea all’idea di bellezza. E i copriruote “fashion”, lanciati dalla startup toscana Vanity Wheel lo dimostrano bene

Collocamento mirato e sclerosi multipla: un protocollo sottoscritto in Liguria

Da sinistra Giovanni Berrino, assessore della Regione Liguria alle Politiche del Lavoro, Sonia Viale, vicepresidente e assessore alla Sanità, alle Politiche Sociali e alla Sicurezza della Regione Liguria e Patrizia Aytano, presidente del Coordinamento Regionale AISM Liguria

La Regione Liguria, prima in Italia a farlo, ha sottoscritto nelle scorse settimane un protocollo d’intesa con l’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla), volto a sviluppare una collaborazione concreta e attiva in materia di collocamento mirato delle persone con sclerosi multipla sul proprio territorio, con riferimento alle fasi di orientamento, avviamento e mantenimento del posto di lavoro, contrastando l’abbandono precoce, contenendo i fenomeni di esclusione dal mercato del lavoro e sostenendo interventi di abilitazione ai fini lavorativi, oltreché realizzando attività sperimentali

Di sogno in sogno, è arrivato “Detective per caso”

I componenti dell'Arte nel cuore, alla presentazione di "Detective per caso", durante la Festa del Cinema di Roma dell'ottobre 2018

Un altro sogno realizzato dall’Accademia L’Arte nel cuore di Daniela Alleruzzo è il film “Detective per caso”, in cui un gruppo di attori con disabilità lavora insieme ad attori senza disabilità, alcuni dei quali anche molto noti, e lo fa in una pellicola che non parla affatto di disabilità, ma è una commedia gialla. Ora quel film – presentato con successo alla “Festa del Cinema di Roma” e all’“Italian Film Festival” di Los Angeles – sta per uscire in sala, ciò che accadrà il 18 e 19 marzo, presso le sale dei circuiti The Space e UciCinemas