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ISEE ordinario per i Servizi Diurni? Pronti a ricorrere al TAR

ISEE ordinario per i Servizi Diurni? Pronti a ricorrere al TAR

«È per noi inaccettabile l’applicazione dell’ISEE ordinario per i Servizi Diurni, perché se in base al progetto di vita delle persone con disabilità la loro frequenza ai Servizi Diurni è un bisogno, questo dev’essere configurato come un diritto e non come un privilegio. Siamo dunque pronti ad un eventuale ricorso al TAR»: a dirlo è Marianna Mastronicola, che presiede a Milano il Coordinamento delle Famiglie di persone con disabilità coinvolte in vari tipi di Servizi Diurni e che sta conducendo una battaglia in questo àmbito, a fianco della Federazione LEDHA di Milano

Si lavori per una più razionale modificazione dell’ISEE

Si lavori per una più razionale modificazione dell’ISEE

Secondo Vincenzo Falabella, presidente della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), l’approvazione alla Camera di una norma sull’ISEE – l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per accedere a una serie di prestazioni sociali agevolate – restituisce «uno strumento ancor meno equo e selettivo, che non riconosce appieno il costo della disabilità e crea ancora forti disparità di trattamento». C’è tuttavia un segnale positivo ed è un Ordine del Giorno da cui partire per una più razionale modificazione di quello strumento

Lombardia (e non solo): ISEE “ristretto” per tutti

Lombardia (e non solo): ISEE “ristretto” per tutti

Secondo l’INPS, il nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) va applicato in forma “ristretta” – “riducendo” cioè il nucleo familiare del beneficiario cui fare riferimento solo al coniuge e ai figli – anche alle prestazioni sociali, se inserite in percorsi di natura socio-sanitaria. «Lo sosteniamo da tempo – dichiarano dalla Federazione LEDHA – e quindi gli enti come la Regione Lombardia devono modificare le proprie Linee Guida sulla materia, per garantire un’equa compartecipazione alle spese da parte delle persone con disabilità»

Dopo quelle Sentenze sull’ISEE

Dopo quelle Sentenze sull’ISEE

Un incontro pubblico è stato promosso per il pomeriggio di oggi, 21 marzo, presso l’Università LUMSA di Roma, dal Coordinamento Disabili Isee No Grazie. Vi parteciperanno le associazioni e i cittadini che hanno sostenuto il contenzioso davanti al Consiglio di Stato, conclusosi con alcune recenti Sentenze sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), strumento richiesto per l’accesso a varie prestazioni sociali agevolate

Sentenze sull’ISEE: evitare una “vittoria di Pirro”

Sentenze sull’ISEE: evitare una “vittoria di Pirro”

Secondo il Presidente Nazionale dell’ANFFAS, «dopo quelle pronunce del Consiglio di Stato sull’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), il Governo deve ripensare subito il sistema e le Regioni e gli Enti Locali fare bene la loro parte, per evitare di trovarsi di fronte a una “vittoria di Pirro”. Nessuno deve più vessare le persone con disabilità e le loro famiglie e deve sempre essere garantito che ove la compartecipazione ai costi sia imposta per legge, la stessa sia sempre equa, simbolica e sostenibile»

L’ISEE dopo quelle Sentenze del Consiglio di Stato

L’ISEE dopo quelle Sentenze del Consiglio di Stato

Nei giorni scorsi il Consiglio di Stato ha confermato quanto stabilito poco più di un anno fa dal TAR del Lazio, che aveva sottolineato alcuni princìpi rilevanti rispetto alla Legge sul nuovo ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente richiesto per l’accesso a varie prestazioni sociali agevolate. Un ampio approfondimento elaborato dal Servizio HandyLex.org, di cui suggeriamo caldamente la consultazione, analizza la situazione attuale, dopo quei provvedimenti, e anche alcuni elementi che il Consiglio di Stato non ha toccato

A proposito di ISEE e di “falsi invalidi”

A proposito di ISEE e di “falsi invalidi”

Chiamata in causa dall’editoriale di Carlo Giacobini, pubblicato dal nostro giornale, a proposito di quanto dichiarato durante il dibattito parlamentare del 19 dicembre scorso, riguardante la bocciatura dell’emendamento sul nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), ci scrive la deputata Ileana Argentin, alla quale diamo naturalmente spazio per il doveroso diritto di replica. Le risponde lo stesso Carlo Giacobini, nostro direttore editoriale

Battibecco alla Camera sull’ISEE, ma mai parlando di diritti

La Camera dei Deputati

«Un tema rilevante come quello dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) meritava di essere affrontato prima di adesso, con altre premesse, strumenti e proposte, e non con un battibecco alla Camera, che ha relegato la disabilità a occasione di mero scontro politico». Lo scrive Carlo Giacobini, aggiungendo che «forse prima ancora sarebbe opportuno intervenire sulle risorse e sulle politiche stesse per la disabilità. Con il timone dei diritti, non certo con quello del “bisogno” e della “beneficenza”»

A proposito di nuovo ISEE (in Italia e nel Lazio)

A proposito di nuovo ISEE (in Italia e nel Lazio)

«Siamo proprio certi – scrive Guido Trinchieri – che sia lo strumento dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), il più idoneo a regolare con equità i costi connessi a servizi destinati alle persone con grave disabilità?». «E molti dubbi – aggiunge poi, soffermandosi sulle specificità della Regione Lazio – vi sono anche sull’applicazione dello strumento stesso da parte delle Regioni e dei Comuni»

Domande e risposte sul nuovo ISEE

Domande e risposte sul nuovo ISEE

Che il nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente) fosse complesso e che potesse portare a numerose difficoltà e incertezze applicative, lo aveva capito anche il Decreto istitutivo, prevedendo un tavolo di monitoraggio. Nel frattempo il Ministero del Lavoro e l’INPS hanno prodotto due documenti, tentando di rispondere a vari quesiti, e il Servizio HandyLex.org ne ha approfondito in altrettante schede i temi di diretto interesse per le persone con disabilità e le loro famiglie

L’ISEE diventi uno strumento di equità e non di diseguaglianza!

«L'ISEE rappresenti uno strumento per garantire equità - auspica il presidente dell'ANFFAS Roberto Speziale - e non invece, ancora una volta, un veicolo di diseguaglianze e discriminazioni nei confronti delle persone con disabilità»

«Auspichiamo – dichiara Roberto Speziale, presidente nazionale dell’ANFFAS – che il Governo e il Parlamento si assumano concretamente la responsabilità di assicurare che l’ISEE rappresenti uno strumento per garantire equità e non invece, ancora una volta, un veicolo di diseguaglianze e discriminazioni. Ed è essenziale che ciò avvenga al più presto». Sulla questione è stata anche approvata all’unanimità una specifica mozione, durante la recente Assemblea Nazionale dell’ANFFAS

ISEE: le persone con disabilità tra giurisprudenza e politica

ISEE: le persone con disabilità tra giurisprudenza e politica

Rappresentanti istituzionali della Capitale, ASL, Consulte, Associazioni e numerosi utenti parteciperanno il 22 maggio a Roma a un incontro centrato sui problemi delle persone con disabilità di fronte al nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente). «Lo abbiamo voluto – spiega Carla Patrizi, presidente della Consulta sulla Disabilità del Municipio II di Roma Capitale – per capire se esista, nonostante tutto, la volontà di un fronte comune tra politica, amministrazione e giurisprudenza»

ISEE: e se si usasse un po’ di “tesoretto”?

Ma ci sarà veramente il cosiddetto "tesoretto" di circa un miliardo e mezzo di euro, annunciato dal Governo al momento della presentazione del DEF (Documento di Economia e Finanza)? E se ci sarà, verrà davvero usato nel settore del welfare?

Nel chiedere l’abolizione di quella norma che include pensione di invalidità e indennità di accompagnamento nel calcolo dei redditi ai fini dell’ISEE, ciò che viene ritenuto «finanziariamente inutile, legalmente illegittimo e moralmente vergognoso», l’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) propone anche al Governo, per compensare le mancate entrate, di ricorrere «a una modesta quota del cosiddetto “tesoretto”, emerso di recente»

Dovrà cambiare di molto, quel Decreto sull’ISEE

Dovrà cambiare di molto, quel Decreto sull’ISEE

Mentre il Governo ricorrerà al Consiglio di Stato contro quelle Sentenze del TAR del Lazio che avevano chiesto di modificare il Decreto riguardante l’ISEE, l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente necessario per accedere alle prestazioni sociali agevolate, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) chiede altri cambiamenti di quello stesso Decreto e il ministro Poletti affiderà al relativo tavolo di monitoraggio la valutazione di ipotesi correttive dello strumento

Parlamentari che si impegneranno sull’ISEE

Vincenzo Zoccano è stato nominato viceministro alla Famiglia e alle Disabilità

Sono quei Parlamentari che hanno sottoscritto a Trieste un documento proposto dalla Consulta Regionale delle Associazioni di Persone Disabili e delle Loro Famiglie, con l’impegno a battersi contro i danni provocati a tutti coloro che sono in condizione di disabilità dal nuovo ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), se quest’ultimo continuerà a considerare come reddito prestazioni quali l’indennità di accompagnamento o le pensioni di invalidità

Un incontro a Trieste contro il nuovo ISEE

Un incontro a Trieste contro il nuovo ISEE

O meglio «un’occasione – come spiega Vincenzo Zoccano, presidente della Consulta Regionale della Disabilità del Friuli Venezia Giulia, che tale incontro ha promosso a Trieste per il 30 marzo – per fare luce in modo chiaro e inequivocabile sul danno enorme che si rischia di arrecare con il nuovo ISEE a tutti coloro che sono in condizione di disabilità e alle loro famiglie». Per l’occasione, si chiederà agli esponenti politici di sottoscrivere un documento d’impegno a fare proprio il problema

ISEE e disabilità in Lombardia: i Comuni ascoltino le Associazioni

ISEE e disabilità in Lombardia: i Comuni ascoltino le Associazioni

Mentre si attende ancora di capire l’esatta situazione del nuovo ISEE – strumento che definisce l’accesso a molte prestazioni agevolate delle persone con disabilità -, dopo che il TAR del Lazio ne ha parzialmente rivisto il meccanismo, in Lombardia vengono approvate le relative Linee Guida, provvedimento di cui la Federazione LEDHA evidenzia i lati positivi e le criticità, auspicando che nel definire i nuovi regolamenti, i Comuni coinvolgano le Associazioni di persone con disabilità

Le firme dell’ANMIL contro il nuovo ISEE

Le firme dell’ANMIL contro il nuovo ISEE

Sono quelle che vengono raccolte negli “Open Day ANMIL” di queste settimane (i prossimi il 7 e il 14 marzo), contro il nuovo regolamento dell’ISEE, strumento essenziale per l’accesso a molte prestazioni agevolate fondamentali per l’inclusione delle persone con disabilità. In particolare, l’iniziativa è finalizzata a una petizione da presentare al Parlamento, volta a escludere la rendita INAIL dal computo dell’ISEE, ciò che secondo l’ANMIL penalizza proprio gli invalidi più gravi

ISEE: il Ministero deve chiarire

ISEE: il Ministero deve chiarire

Di fronte al disorientamento di famiglie, CAF, Enti Locali, sportelli informativi e Associazioni, conseguente a quelle Sentenze del TAR del Lazio che hanno parzialmente rivisto il meccanismo dell’ISEE – strumento essenziale per l’accesso a molte prestazioni agevolate fondamentali per l’inclusione delle persone con disabilità – le Federazioni FISH e FAND chiedono chiarezza sulle reali intenzioni del Governo

Sanare la situazione dell’ISEE, dopo quelle Sentenze

Sanare la situazione dell’ISEE, dopo quelle Sentenze

Lo chiede il Presidente Nazionale dell’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), riferendosi a quelle tre recenti Sentenze del TAR del Lazio riguardanti l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE), e dichiarando che esse «sanciscono un principio affermato da anni da tutto il movimento delle persone con disabilità, ovvero che la pensione di invalidità e l’indennità di accompagnamento non sono redditi»