I servizi in Sicilia: una gestione orientata al disastro
Lo ha dichiarato il presidente dell’ANFFAS Regionale (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), nel corso di una conferenza stampa convocata a Modica (Ragusa), per dare visibilità alle tante problematiche del tutto irrisolte che rendono sempre più difficile la vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie nell’Isola
Abruzzo: bene la manifestazione, ma “attenti ai Pinocchi”!
La cautela, infatti, è d’obbligo, alla luce delle negative esperienze di questi anni, con tante promesse mai mantenute. Ma è indubbio il successo ottenuto con il documento del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, che impegna il Presidente e la Giunta della Regione ad accogliere sostanzialmente le varie richieste delle persone con disabilità coordinate dall’Associazione Carrozzine Determinate e pronte a forme di protesta estrema
Interventi e servizi sociali nel Lazio: verso la nuova Legge
«Un’importante sfida, per arrivare a un salto di qualità che vada oltre la semplice riorganizzazione del welfare esistente»: così la Federazione FISH Lazio parla della Proposta di Legge Regionale sul Sistema Integrato degli Interventi e dei Servizi Sociali, il cui percorso sembra assai promettente, sia per i metodi che per i contenuti, anche se il lavoro di collaborazione e controllo da parte del Terzo Settore non dovrà mai mancare
Dal 2009 nessuna Associazione è stata legittimata ad agire
Lo aveva stabilito la Legge 67/06, il riconoscimento alle Associazioni della legittimazione ad agire e nome delle persone con disabilità vittime di discriminazioni. Un successivo Decreto aveva poi sancito che una Commissione di Valutazione aggiornasse ogni sei mesi l’elenco delle Associazioni stesse. E invece, come denuncia l’ANFFAS, quella Commissione non si riunisce più ormai da anni
Clamorosa forma di protesta in Abruzzo
«Incatenati senza mangiare e bere, per dire no alla violazione dei diritti umani e per garantire il diritto alle cure»: così protesteranno all’Aquila, il 17 settembre, le persone con disabilità (e non solo) dell’Abruzzo, coordinate dall’Associazione Carrozzine Determinate, chiedendo con forza di finanziare e applicare varie Leggi Regionali mai rispettate e di revocare quel recente Decreto che taglia i servizi di riabilitazione
“Costringiamo” la politica a occuparsi della disabilità
È questo il messaggio che il 17 settembre porterà l’associazione napoletana in Piazza Montecitorio a Roma, per porre al Governo una serie di precise richieste, riguardanti tra l’altro la qualità dell’inclusione nella scuola, l’ISEE, il Fondo delle Politiche Sociali e quello per la Non Autosufficienza, la definizione dei Livelli Essenziali di Assistenza e di quelli dell’Assistenza Sociale e la costituzione di un’anagrafe della disabilità
Le persone con disabilità dell’Abruzzo si mobilitano
I “brutti segnali” provenienti dall’Abruzzo, con il mancato finanziamento della Legge Regionale sulla Vita Indipendente e i tagli alle prestazioni riabilitative, vengono infatti confermati da altri provvedimenti, primo fra tutti l’annullamento (retroattivo) dei fondi per l’eliminazione delle barriere negli edifici privati. Il 13 settembre, quindi, durante una conferenza stampa a Pescara, verranno annunciate dure forme di protesta
Dare visibilità ai gravi problemi dei disabili in Sicilia
Di fronte alle mancate risposte delle Istituzioni Regionali e Provinciali, più volte invitate a un confronto, per affrontare insieme i reali bisogni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, l’ANFFAS Sicilia convoca per il 16 settembre a Modica (Ragusa) una conferenza stampa, durante la quale si parlerà soprattutto di problemi dell’assistenza e della scuola
Burocrazia “meccanica” e vuoti legislativi
Proponiamo oggi due casi quanto mai sintomatici, segnalatici da altrettante Lettrici, di quanto la vita quotidiana delle persone con disabilità e dei loro familiari possa essere resa difficile, o letteralmente “schiacciata”, dalle fredde e noncuranti risposte provenienti dall’apparato burocratico o anche da veri e propri “vuoti legislativi”, ai quali è assai complicato trovare risposte positive
Marche: bene la disponibilità, ma ora si cambi rotta
«È infatti evidente – scrivono i rappresentanti della Campagna Regionale “Trasparenza e diritti” – che non basta, da parte della Regione Marche, sospendere, abrogare o modificare alcuni dei “peggiori” aspetti di quelle contestate, recenti Delibere. Occorre invece, anche da subito, cambiare l’attuale situazione dei servizi sociosanitari, ed evidentemente non in senso peggiorativo»
Arrivano anche a Roma i fondi per i malati di SLA
Mantenendo infatti gli impegni presi nelle scorse settimane dall’Assessore Rita Cutini, dopo le denunce provenienti in particolare dall’Associazione Viva la Vita, la Giunta Capitolina si finalmente è allineata al resto della Regione Lazio, sbloccando quei fondi attesi da più di un anno da circa 250 famiglie romane. Tali risorse – prettamente sociali -, saranno destinate alle famiglie in funzione dello stadio di patologia
Stranieri con disabilità: finalmente l’INPS risponde!
Con un Messaggio diffuso infatti nei giorni scorsi e reso possibile grazie anche alle azioni promosse dalle Associazioni ASGI, Avvocati Per Niente e NAGA, l’INPS decide di concedere le prestazioni per persone con disabilità anche agli stranieri regolarmente soggiornanti nel nostro Paese, rispettando così una serie di Sentenze pronunciate in tal senso, dalla Consulta e da altre Corti
Un occhio vigile su tutte le discriminazioni
È quello dell’UNAR, l’Ufficio Nazionale Antiscriminazioni Razziali del Dipartimento per le Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio, che svolge attività di promozione della parità e di rimozione di qualsiasi forma di discriminazione e il cui incisivo intervento va segnalato anche per una recente storia di barriere in un Comune del Veneto – ora risolta positivamente – denunciata a suo tempo proprio dal nostro giornale
Lazio: così dovrà essere la nuova Legge sui servizi sociali
Dovrà cioè tenere concretamente conto della Convenzione ONU e delle Linee di Intervento del Programma d’Azione biennale sulla disabilità, e dovrà anche coinvolgere le organizzazioni delle persone con disabilità e delle loro famiglie, al di là della mera consultazione. Lo dichiara il Presidente della FISH Lazio, esprimendo apprezzamento per la volontà dichiarata dalla Regione di adottare appunto una nuova Legge sui servizi sociali
Marche: prevarrà il buon senso, di fronte a tante proteste?
Probabilmente non immaginava nemmeno, la Giunta Regionale delle Marche, quante e quali reazioni avrebbe suscitato quella Delibera prodotta in luglio e accusata da più parti – ora anche da ENIL Italia (European Network on Independent Living) – di essere un chiaro segno della volontà di tornare all’istituzionalizzazione delle persone con disabilità. Prevarrà a questo punto il buon senso e si farà marcia indietro?
Primo risultato ottenuto dalle Associazioni vicentine
Il Comune di Vicenza, infatti, ha chiesto alla Conferenza dei Sindaci dell’ULSS 6 di sospendere quel provvedimento, duramente contestato da numerose Associazioni, tramite il quale era stato precluso l’accesso ai Centri Diurni alle persone con disabilità inserite in strutture residenziali. Un Tavolo Tecnico dovrà ora cercare di risolvere la questione, ma non cala l’impegno delle Associazioni, su questo e altri problemi
Si sbloccheranno, a Roma, i fondi per i malati di SLA
Lo ha garantito Rita Cutini, assessore del Comune di Roma, a proposito di quei fondi destinati dal Ministero del Welfare alla Regione Lazio, per i malati di sclerosi laterale amiotrofica (SLA), che però nella Capitale non arrivano ancora, come denunciato dall’Associazione Viva la Vita. Cutini ha dichiarato anche che le misure adottate per i malati di SLA saranno «un punto di partenza e un modello per altre patologie gravi»
Stiamo combattendo contro questi “arresti domiciliari”
Sono numerose le associazioni del territorio vicentino, che stanno valutando la percorribilità di ricorsi legali contro quella decisione dell’ULSS locale, che ha precluso l’accesso ai Centri Diurni alle persone con disabilità inserite in strutture residenziali. «Un provvedimento – si sostiene – che rischia di mandare indietro l’orologio di quarant’anni, quando le persone con disabilità vivevano semplicemente da recluse negli Istituti»