Diritti

Un’Interrogazione della FISH per fare chiarezza sui ritardi dell’INPS

L’avevamo denunciato nei giorni scorsi: quella che poco meno di due anni fa l’INPS aveva annunciato come “una nuova era” per le certificazioni di invalidità, destinata a eliminare il pregresso, a velocizzare i tempi e a rendere più trasparenti le procedure, non sta certo portando ai risultati sperati. Anzi, non passa giorno in cui i Cittadini non segnalino inspiegabili ritardi, i patronati sindacali non accusino difficoltà ingestibili nelle nuove procedure, le Aziende USL non riescano ad accedere ai nuovi sistemi. Per fare chiarezza sulle ragioni di questo fenomeno e per evitare mistificazioni, la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha elaborato in questi giorni un’Interrogazione, mettendola a disposizione dei Parlamentari più interessati a conoscere l’effettiva qualità dei servizi resi ai Cittadini e la finalizzazione dei soldi pubblici

Chi assiste un disabile non è un «parassita»: offensive quelle parole

Sono le parole usate nel modulo che i dipendenti pubblici sono obbligati a firmare, quando usufruiscono dei permessi lavorativi ai sensi della Legge 104/92, ciò che è stato stabilito da una recente Circolare del Dipartimento della Funzione Pubblica. Vale la pena citare testualmente quel passaggio che dice: «Il dipendente è consapevole che la possibilità di fruire delle agevolazioni comporta un onere per l’amministrazione e un impegno di spesa pubblica che lo Stato e la collettività sopportano solo per l’effettiva tutela del disabile». Parole che suscitano indignazione e anche un pizzico di amara ironia, rilevando che è stato messo nero su bianco quanto sostiene chi dice di dover lavorare di più «per colpa dei colleghi che usufruiscono della Legge 104»!

Un bando in Sardegna per istituire il Registro degli amministratori di sostegno

È aperto fino al 25 febbraio il bando pubblicato dal Comune sardo di Guspini, nella Provincia del Medio Campidano, prodotto dal locale Distretto Sociosanitario, per trovare persone interessate a svolgere – a titolo gratuito e dopo un breve corso di formazione – il ruolo di amministratore di sostegno, figura introdotta nel nostro Paese dalla Legge 6/04, che con la sua flessibilità ha segnato realmente una svolta, in ambito di protezione giuridica delle persone in stato di fragilità, superando le assai più rigide forme dell’inabilitazione e dell’interdizione

I ritardi dell’INPS e la pazienza sempre più scarsa dei Cittadini

Vediamo perché le nuove procedure per il riconoscimento dell’invalidità civile – nate con la promessa di una semplificazione per il Cittadino e con l’intento di limitare gli abusi – si stiano rivelando del tutto fallimentari e creino disagi enormi alle persone con disabilità e alle loro famiglie. Un intervento che oltre a non aiutare certo queste ultime, non giova assolutamente nemmeno a stanare i cosiddetti “falsi invalidi”

Insieme a sostegno

Si chiama così l’iniziativa milanese condotta nell’ambito del Progetto AdS – nato per promuovere l’istituto dell’amministrazione di sostegno – che coinvolge già quasi tutte le Province della Lombardia. A coordinarlo, sul territorio dell’ASL di Milano, è l’Associazione Oltre noi… la vita, che ha promosso per l’8 febbraio un seminario dedicato allo stato di avanzamento di “Insieme a sostegno”, cui sono state invitate tutte le ventuno organizzazioni aderenti, ma anche i rappresentanti delle varie Istituzioni competenti in materia di protezione giuridica delle persone in stato di fragilità

Il progetto individuale è un diritto soggettivo

Viene accolta con grande soddisfazione – dall’ANFFAS Nazionale e da quella della Sicilia – la Sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale di Catania che ha stabilito con chiarezza come la posizione di una persona con disabilità che non abbia potuto beneficiare di quanto previsto dal suo progetto di vita individualizzato e personalizzato (come da Legge 328/00, articolo 14), abbia «la consistenza del diritto soggettivo». Si tratta di un pronunciamento che rafforza l’azione già avviata dall’ANFFAS per il rispetto in tutta Italia di quello stesso articolo della Legge 328/00

Permessi lavorativi: il pericoloso precedente di Mirafiori

Il recente Accordo voluto dalla Fiat e sul quale si è pronunciata favorevolmente la maggioranza dei lavoratori, interverrà anche sui permessi riconosciuti dalla Legge 104/92 ai lavoratori che assistono familiari con handicap grave e agli stessi lavoratori con disabilità grave, costituendo un pericoloso precedente, che potrà improntare i futuri rapporti sindacali e condizionare la stessa azione degli istituti previdenziali

L’AISLA chiede chiarimenti su quei fondi

Anche l’AISLA – tramite una lettera inviata dal proprio presidente Mario Melazzini al sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Gianni Letta e ai ministri della Salute e dell’Economia Ferruccio Fazio e Giulio Tremonti – dichiara le proprie perplessità e i dubbi, rispetto allo stanziamento di 100 milioni di euro in favore della ricerca e dell’assistenza ai malati di sclerosi laterale amiotrofica, stabilito nell’ambito del cosiddetto “Decreto Milleproroghe”, di cui al Senato si sta dibattendo in questi giorni la conversione in legge. «Pur essendo in sé positiva la disponibilità di tali fondi in favore delle persone con SLA – scrive Melazzini – lascia perplessi il fatto che non si tratta di risorse aggiuntive, ma, di fatto, tolte dalla quota del 5 per mille, privando tante Associazioni di volontariato, impegnate quotidianamente nel supporto alle persone fragili e con disabilità, di risorse assolutamente vitali»

Le provvidenze economiche per il 2011

Anche questo inizio d’anno coincide con la ridefinizione delle provvidenze economiche per varie categorie di persone con disabilità, in base all’inflazione e al costo della vita. Presentiamo tutti i nuovi importi, messi a confronto con quelli del 2010. Cifre da ricordare sempre ogniqualvolta si va a riflettere e a discutere sulla situazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie nel nostro Paese

I progetti individuali e l’applicazione della Legge 328

Nel quadro della campagna nazionale lanciata in dicembre dall’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), per l’applicazione della Legge 328 del 2000, e in particolare di quell’articolo dedicato al progetto individuale delle persone con disabilità, la Sezione di Modica (Ragusa) di tale Associazione avvierà il 28 gennaio un corso di formazione, per fornire una corretta informazione sul sistema integrato di servizi sociali a volontari, famiglie e altri addetti ai lavori

Positivo l’incontro tra l’INPS e il CoorDown

Il tavolo di confronto tra i rappresentanti dell’Istituto Nazionale di Previdenza Sociale e il Coordinamento Nazionale Associazioni delle Persone con Sindrome di Down è venuto subito dopo un messaggio proveniente anch’esso dall’INPS, che aveva fornito tutti i chiarimenti necessari in merito alle ingiustificate visite di accertamento di invalidità per le persone con sindrome di Down. In base dunque alle Linee Guida operative disposte dal Coordinamento Medico Legale dell’INPS in materia di invalidità civile, queste ultime persone sono escluse da qualsiasi visita di controllo sulla permanenza dello stato invalidante, anche su base meramente documentale

Se l’invalidità è «roba da vecchi»

I dati dell’INPS parlano chiaro, smentendo innanzitutto che le persone con invalidità civile nel nostro Paese siano quei 2 milioni e 600 mila dei quali si è parlato sin troppo spesso, ma soprattutto evidenziando ad esempio che il 73,3% delle indennità vengono erogate a persone con più di 65 anni. Questo significa che si continua a rispondere allo stesso modo – e con gli stessi importi – a bisogni che sono diversi fra loro e che quindi sarebbe quanto mai necessario disgiungere le voci di spesa e agire in modo diverso – nell’accertamento, nei requisiti, negli importi, nei servizi – a seconda dell’età e dei bisogni delle persone con disabilità diverse

Questo è un «risultato storico», per le persone con epilessia

Dopo anni di battaglie giuridiche, infatti, condotte in prima persona dall’AICE (Associazione Italiana Contro l’Epilessia), un recente Decreto Ministeriale recepisce finalmente la Direttiva Europea n. 112/09 sulla patente di guida, riconoscendo anche per l’epilessia la “guarigione clinica”, prima negata a vita e con l’obbligo di revisione della patente ogni due anni, ciò che riguarda circa il 5% delle oltre 300.000 persone affette da una delle tante forme di questa patologia. Continua ora l’impegno sul fronte delle misure inclusive necessarie per i casi di farmacoresistenza alla malattia

Controlli sull’invalidità: l’INPS e i danni della presunzione

Il Piano Straordinario di Verifica delle invalidità doveva “sbaragliare” il cosiddetto fenomeno dei “falsi invalidi” (tutto da quantificare), ma in realtà – a causa di una sottovalutazione del sistema degli accertamenti da parte dell’INPS, oltre che alle mancanze delle Aziende USL – sta semplicemente rivelandosi il frutto di una logica iniqua, inefficace e assai costosa per tutti i Cittadini. Né sembra poter risolvere i problemi una recente Proposta di Legge che appare per lo più come un “pannicello caldo”

Continua la battaglia dell’ANFFAS per la Legge 328

Mai sostanzialmente attuata, la Legge 328 del 2000 conteneva una serie di innovativi risvolti, specie per quanto concerne la presa in carico delle persone con disabilità e in particolare di quelle con disabilità intellettiva e/o relazionale e delle loro famiglie. Ora l’ANFFAS (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) – che all’inizio di novembre aveva lanciato una campagna per l’applicazione di tale norma, invitando le persone con disabilità e i loro genitori e familiari a presentare richiesta per la stesura di un progetto individuale – pubblica un prezioso documento, utile a far sì che il progetto venga redatto con la massima attenzione possibile ai bisogni, alle aspettative e alle necessità di sostegno delle persone e nel rispetto dei paradigmi culturali e scientifici di riferimento più avanzati in materia

5 per mille: la genialità del Ministro

Ma perché la bozza del cosiddetto “Decreto Milleproroghe” parla di 400 milioni di euro per il 5 per mille, precisando poi che «a valere su tale importo, una quota pari a 100 milioni di euro sarà destinata a interventi in tema di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) per ricerca e assistenza domiciliare» delle persone affette da quella patologia? Quei 100 milioni per la SLA non erano già stati espressamente previsti dalla recente Legge di Stabilità? Proviamo a far chiarezza, dove molta chiarezza non c’è, cercando ad esempio di capire se le mosse del ministro Tremonti in questo ambito siano dettate da fini mediatici o da ragioni di cassa

Il conflitto tra il diritto d’autore e il diritto alla conoscenza

Ma quando si parla di un libro, si fa riferimento al suo contenuto, al formato o alla sua modalità di diffusione? E non è una contraddizione che la delimitazione del formato, escludendo la fruizione autonoma del libro stesso, ne neghi la sua universalità? Eppure sembra proprio che stia per accadere questo, con il Progetto “LIA” (Libro Italiano Accessibile), che si avvarrà dei fondi stanziati nel 2007 dal cosiddetto “Decreto Rutelli”, per finanziare progetti e iniziative utili a rendere disponibili libri in formato accessibile alle persone con disabilità visiva, pur contraddicendo almeno una parte di quella norma

Evitare un ulteriore disagio alle famiglie con autismo

È quanto ha chiesto l’associazione romana Autismo e Futuro, nel corso di un incontro con i vertici nazionali e laziali dell’INPS, in riferimento alla necessità che l’Istituto escluda dalle verifiche sulla permanenza dello stato di invalidità le persone con diagnosi di autismo e disabilità già accertata del 100%, in quanto affetti da una delle patologie che il Decreto Ministeriale del 2 luglio 2007 ritiene non necessitino dei controlli

Pubblicare quei dati non era lecito: sanzionata la Regione Puglia

Chiude un complesso procedimento amministrativo – durato più di tre anni – e ingiunge alla Regione Puglia di pagare 40.000 euro il Garante per la Protezione dei Dati Personali, meglio noto come Garante per la Privacy. La stessa Regione Puglia, infatti, aveva pubblicato sul proprio sito istituzionale informazioni riguardanti la salute e le diverse patologie di 4.500 persone con disabilità, che avevano usufruito di un sussidio per l’acquisto di un computer, incorrendo così in un illecito trattamento di dati sanitari vietato dalla legge