Studio

Gli Stati Generali delle Scuole del Mezzogiorno

Questioni legate all’attualità, ma anche conseguenze ormai storiche di errori e problemi del passato: sarà un grande forum di idee a confronto quello che si terrà a Castel Volturno (Caserta), dal 5 al 7 novembre, per ripensare la Scuola del Mezzogiorno in una prospettiva multietnica e anche di integrazione, visto che uno specifico tavolo di lavoro sarà dedicato proprio agli studenti con disabilità

L’attuale «onda» studentesca e il Sessantotto

Sia per il quadro socioeconomico di contorno che per le stesse caratteristiche della protesta, sono assai poche le affinità tra il movimento studentesco del Sessantotto e quello di queste settimane. Secondo la presente opinione, infatti, se quarant’anni fa si lottava per la “scuola dell’inclusione”, oggi l’obiettivo è “la scuola del merito”, sia per il Governo che per gli studenti. La divergenza è però radicale sui mezzi necessari per arrivarci

Avevamo perso la memoria della scuola per «diversi»…

Classi di “inserimento” per studenti stranieri? Una proposta che per la LEDHA (Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità) rappresenterebbe un passo indietro. L’inclusione nelle classe comuni è infatti l’unico mezzo per agevolare l’apprendimento dei bambini stranieri, così come dei bambini con disabilità

L’alunno disabile non ha mai avuto l’insegnante di sostegno!

Questo l’assunto provocatorio – ma fino a un certo punto – della presente nota, ove si sostiene che i principali problemi per l’integrazione scolastica degli alunni con disabilità non derivano tanto dalle insufficienti ore destinate agli insegnanti di sostegno, quanto dalla totale mancanza di impegno da parte degli insegnanti curricolari in qualunque progetto che li riguardi in questo ambito

Presentiamo gli studenti con disabilità ai loro futuri docenti

Consiste infatti esattamente in questo la bella iniziativa promossa dalla Federazione Italiana ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), che ha già proposto in alcune facoltà universitarie di Scienze della Formazione una lezione-conferenza corredata anche da un filmato, che presenta le maggiori difficoltà incontrate dagli studenti con grave disabilità e dalle loro famiglie, soprattutto nelle scuole medie superiori

Un appello per ridare dignità agli studenti disabili

Lo ha lanciato l’associazione Osservatorio sulla Legalità e sui Diritti, rivolgendosi alle più alte cariche dello Stato e al ministro dell’Istruzione e trovando rapidamente l’adesione di numerose personalità del mondo della cultura, della scienza e del settore legislativo

770 volte grazie alla buona scuola!

Sono infatti ben 770 gli istituti di tutta Italia che hanno deciso di iscriversi alle “Chiavi di Scuola”, concorso voluto dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), in collaborazione con Enel Cuore ONLUS, per favorire la massima visibilità alle buone prassi di inclusione scolastica di alunni con disabilità. Un numero di partecipanti più che raddoppiato rispetto al 2007, tutte iniziative di spessore, che verranno ora valutate da uno specifico comitato tecnico-scientifico. Prorogato al 14 novembre il termine utile per inviare gli elaborati

Il buon senso e la Normativa Gelmini

Il buon senso è un tipo di ragionamento logico a senso unico, basato com’è sull’evidenza immediata dei fatti e delle loro immediate conseguenze. Non si pone problemi di andare oltre l’evidenza, per indagare se vi siano controindicazioni alla soluzione che sembra, in quelle circostanze, l’unica percorribile. Tenta invece di andare oltre il buon senso Salvatore Nocera, con un’ampia analisi sull’attuale situazione della scuola, che intende aprire un positivo dibattito

E quindi se il modello è Obama…

Il ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini ha dichiarato, proprio in queste ore, che il suo esempio di riferimento per le politiche scolastiche è Barack Obama, candidato democratico alla Presidenza degli Stati Uniti. Quest’ultimo, per altro, ha posto in apertura del suo programma sulla disabilità proprio i finanziamenti all’inclusione scolastica delle persone con disabilità. Farà lo stesso anche il nostro ministro?

Integrazione degli alunni con disabilità: puntare sulla formazione

Lo chiede la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), rivolgendosi direttamente ai principali funzionari del Ministero dell’Istruzione e pensando alle varie norme mai applicate o applicate in modo insufficiente, ciò che ha portato ad una delega sempre maggiore agli insegnanti di sostegno della presa in carico dell’integrazione degli alunni con disabilità

Le aperture del Ministro riguardino anche gli studenti con disabilità

Lo sostiene la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), a proposito di quanto dichiarato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini, la quale intende quanto prima incontrare le associazioni di studenti, insegnanti e genitori, per aprire uno spazio di confronto sul progetto di riforma che tante proteste sta suscitando. Sono infatti sin troppo numerose le questioni ancora aperte e irrisolte che riguardano l’inclusione scolastica delle persone con disabilità

Ripartire da capo, per non perdere la nostra migliore cultura

Il gesto di Andrea Canevaro e Dario Ianes, di dimettersi dall’Osservatorio per l’Integrazione Scolastica del Ministero della Pubblica Istruzione, non può essere banalizzato come la reazione ideologica ad un cambio di governo. Si tratta invece del preciso segnale che è quanto mai necessario ripartire da capo, per difendere la nostra migliore cultura

Caro Ministro, i nostri figli fanno parte degli uomini e delle donne di domani

Si rivolgono direttamente al ministro della Pubblica Istruzione Mariastella Gelmini – ma anche al presidente della Repubblica e a quello del Consiglio – alcuni genitori di persone con disabilità, per esprimere la loro grande preoccupazione nel vedere la scuola mettere sempre più “in un angolo” l’integrazione e l’inclusione degli alunni con problemi particolari

Benvenuto l’imprevisto!

«Quando arriva un soggetto non diagnosticato o con diagnosi non chiara oppure particolare per i comportamenti o per la cultura di provenienza, chi educa dev’essere contento». Dopo le recenti dimissioni dall’Osservatorio Ministeriale sull’Integrazione Scolastica – rassegnate insieme a Dario Ianes – ben volentieri diamo spazio a una riflessione di Andrea Canevaro, sul senso stesso dell’attività di chi educa

Le dimissioni di Canevaro e Ianes dall’Osservatorio Ministeriale

«Queste politiche scolastiche sono evidentemente gestite da finalità economiche, per risparmiare: ma questo avverrà sulle spalle delle famiglie, sulla pelle degli alunni e sulla credibilità della scuola pubblica. Noi non ci stiamo». Così Andrea Canevaro e Dario Ianes, due tra i principali personaggi che hanno fatto la storia dell’integrazione scolastica in Italia in questi ultimi trent’anni, lasciano l’Osservatorio sull’Integrazione del Ministero della Pubblica Istruzione

Storia di Marco che non sa dove poter studiare

È stata la CPD (Consulta per le Persone in Difficoltà) di Torino a rendere pubblica l’intricata vicenda di un diciannovenne con disabilità, che non vedendosi accettata l’iscrizione dal liceo dove era stato due volte bocciato, rischia ora di perdere l’anno, non trovando, per diversi motivi, un’altra scuola dove iscriversi

In difesa della scuola pubblica

Scenderanno in piazza in molti, il 3 ottobre a Napoli, per una manifestazione promossa in difesa della scuola pubblica, da parte di associazioni che si occupano di disabilità, comitati di insegnanti e coordinamenti di genitori. Parola d’ordine dell’iniziativa: «La scuola pubblica non si tocca, perché è di tutti e per tutti!»

Dalla Gran Bretagna una guida per l’educazione inclusiva

L’ha curata Richard Rieser, direttore di Disability Equality in Education, organizzazione che sviluppa percorsi di formazione e fornisce consulenza e risorse per migliorare la situazione delle persone con disabilità nel sistema educativo. Uno strumento che ruota attorno all’articolo 24 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità e che si rivolge in particolare ai Paesi del Commonwealth, ma che può essere utile a tutti coloro i quali si occupano di questi problemi

Tagli significativi anche nelle Marche

Lo denuncia il Difensore Civico Regionale, lo ribadisce il Comitato Associazioni di Tutela: gli insegnanti di sostegno sono sempre gli stessi, ma sono cresciuti gli alunni con disabilità. Una situazione pesante, quindi, anche nelle Marche, per le persone con disabilità e le loro famiglie, pensando poi ai tagli delle ore di assistenza educativa, da parte degli Enti Locali. Non resta che ricorrere al Giudice…