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Non bastano i lavori di Riccione

Maestro che scrive alla lavagnaAi lavori del Seminario di Riccione hanno partecipato oltre cento esperti provenienti dalle scuole italiane, segnalati dagli Uffici Scolastici Regionali ed altri che fanno parte delle Associazioni componenti l’Osservatorio Nazionale Ministeriale sull’Integrazione Scolastica.

Molto intensi i lavori e buona l’organizzazione del Ministero, per il quale è intervenuto in apertura il sottosegretario Valentina Aprea che ha ribadito l’impegno del Ministero stesso per la qualità dell’integrazione scolastica generalizzata, come risulta anche dal coinvolgimento dell’INVALSI (Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema d’Istruzione), voluto ai fini della valutazione degli apprendimenti e dell’individuazione di indicatori di qualità dell’integrazione scolastica.

Le tematiche affrontate nei quattro gruppi di lavoro hanno riguardato:
– la presa in carico del progetto personalizzato di integrazione scolastica da parte di tutti i docenti della classe, nonché degli Enti locali e dell’ASL competente;
– le problematiche relative ai disturbi specifici di apprendimento, che normalmente non possono essere considerati situazioni di handicap e per i quali, quindi, necessitano risorse umane e finanziarie diverse da quelle degli alunni con disabilità;
– la formazione iniziale e in servizio dei docenti per il sostegno e di tutti quelli curriculari, con riguardo specifico all’integrazione scolastica;
– le nuove tecnologie a supporto dell’integrazione scolastica.

Le proposte emerse sono state raccolte in quattro documenti che verranno prossimamente esposti sul sito del Ministero e dell’INDIRE (Istituto Nazionale di Documentazione per l’Innovazione e la Ricerca Educativa), oltre che su quello di tante Associazioni.

Sono state esposte numerose positive esperienze di integrazione scolastica che dimostrano come – malgrado i numerosi problemi legati ai tagli alla spesa pubblica, alla crescente presenza di alunni stranieri e alla riforma – l’integrazione scolastica mantenga la sua attualità nella società e anche negli ambienti ministeriali.

Maria Moioli, direttore generale del Ministero, competente per i problemi amministrativi dell’integrazione scolastica, nel chiudere i lavori ha dichiarato che convegni analoghi verranno svolti a livello delle singole regioni per un più capillare coinvolgimento di tutto il mondo della scuola.

Dal canto loro, le Associazioni hanno chiesto un’immediata riunione dell’Osservatorio ministeriale per vagliare i risultati e gli sviluppi del Seminario di Riccione, unitamente a quelli del Seminario Ministeriale sull’organizzazione amministrativa dell’integrazione scolastica svoltosi nel novembre 2003 ad Imola.

La FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) ha contribuito ai lavori di Riccione con un ampio documento di analisi critica e proposte inviato al Ministero prima dell’incontro (se ne trova il testo integrale nella Sezione Approfondimenti, di questo sito) e ha lavorato in maniera costruttiva alla due giorni seminariale, intervenendo in tutti e quattro i gruppi di lavoro e nella stesura dei relativi documenti dove sono racchiuse le proposte emerse.

«Nella società moderna – ha dichiarato Pietro V. Barbieri, presidente della FISH – l’accesso all’istruzione per tutti è avvertito, almeno a parole, come un diritto imprescindibile, la cui negazione può avere dirette conseguenze sul tessuto sociale di un Paese, e sulla vita dei singoli cittadini esclusi dai processi di scolarizzazione. Per quanto riguarda poi l’Italia, a fronte di situazioni molto critiche che la FISH non ha mai mancato di denunciare, il dibattito sulle misure più appropriate per favorire la piena integrazione scolastica degli studenti disabili, e per garantire loro un percorso didattico-formativo non dissimile da quello dei loro coetanei, è in corso da tempo. L’ultima tappa è stato il Seminario di Riccione, rispetto al quale, vista l’importanza fondamentale delle tematiche affrontate per il raggiungimento di una reale inclusione sociale (e lavorativa)  delle persone con disabilità, stupisce l’organizzazione quanto mai precipitosa».

«Per l’entità delle questioni sollevate – ha commentato dal canto suo Salvatore Nocera, vicepresidente della FISH – non sono sufficienti due giorni di lavoro, ma necessitano precisi atti applicativi da parte dell’amministrazione, anche tramite contrattazione sindacale e conferenza Stato-Regioni, che dovranno essere necessariamente posti in essere dal Ministero dell’Istruzione e dal Governo entro la presente Legislatura».

Insomma, si chiede un impegno forte ed immediato in tempi rapidi. In tal senso la Federazione  valuterà nel prossimo Direttivo Nazionale del 16 aprile le proposte da avanzare affinché quanto emerso possa tradursi in passi legislativi concreti.
(S.B.) 

 

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