L’Istat (Istituto Nazionale di Statistica), ha presentato in questi giorni i risultati di un’interessante indagine sulle persone con disabilità che vivono in famiglia.
L’obiettivo della ricerca era duplice: rilevare il grado di integrazione sociale nel loro contesto di vita (rete di relazioni, scuola, lavoro, tempo libero ecc.) e al tempo stesso individuare i fattori che ostacolano tale integrazione (limitazioni nella mobilità, mancanza di adeguati sostegni ecc.).
L’indagine è stata realizzata nell’ambito del progetto Sistema di Informazione Statistica sulla Disabilità (www.disabilitaincifre.it), nato da una convenzione tra l’Istat e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, all’indomani della prima Conferenza Nazionale sulla Disabilità del 1999.
Sono state intervistate telefonicamente 1.632 persone tra i 4 e i 67 anni, che rappresentano una popolazione di 1.641.000 individui della stessa fascia di età.
L’indagine si articola nell’analisi quantitativa e qualitativa delle quattro aree di maggiore interesse: le persone con disabilità, famiglia, reti di relazione; l’esperienza scolastica e universitaria; il mondo del lavoro; e infine il tempo libero, le attività culturali e i viaggi.
Ne escono dati e informazioni sui quali ognuno potrà ulteriormente proporre proprie interpretazioni e analisi.
Tutti i dati ufficiali dell’indagine sono consultabili nel sito dell’Istat (presentazione, testo integrale, appendice A – Criteri di selezione del collettivo e definizioni – e appendice B – Disegno di campionamento e precisione dei risultati).
(C.G.)
