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Casa famiglia dedicata alle donne con disabilità

Si è conclusa con un’ottima affluenza di pubblico e un soddisfacente numero di opere assegnate l’asta d’arte svoltasi il 29 novembre presso la sede della Banca Popolare del Commercio e dell’Industria, in Via della Moscova a Milano."Tre piatti sulla tovaglia rossa" di Giuliano Collina, 1987, smalto, tempera, collage su tela, cm 195x130
Si è trattato di un particolare evento a sfondo benefico – organizzato dalla Fondazione Sacra Famiglia di Cesano Boscone (Milano), con la collaborazione del Museo della Permanente di Milano e della stessa Banca Popolare – nel corso del quale sono stati aggiudicati circa trenta degli oltre cento lavori messi a disposizione da un cospicuo numero di artisti, in parte pittori e in parte scultori.

La serata, d’altro canto, ha costituito solo il momento conclusivo del più ampio progetto che prevedeva anche la mostra DiversamenteArte, durante la quale  – dal 21 al 29 novembre – sono state esposte presso la corte coperta dell’Istituto di Credito di Via della Moscova tutte le opere che sono state al centro dell’attenzione nella serata finale.

Scopo principale dell’iniziativa era di raccogliere i fondi per finanziare la realizzazione di una nuova casa famiglia destinata ad accogliere donne con disabilità.
Se la Fondazione Sacra Famiglia, infatti, da oltre cent’anni si prende cura di persone con disabilità e gestisce molte case alloggio miste o solo per uomini, in questa occasione ha deciso per la prima volta di dedicare la nuova struttura escusivamente alle donne, le cui richieste per entrare in una di queste realtà sono molto numerose, come fanno sapere dalla stessa Fondazione. 

Come detto, sono stati molti gli artisti che hanno voluto contribuire alla buona riuscita dell’evento, mettendo a disposizione un proprio lavoro.
Tra questi spiccano i nomi di Giuliano Collina, Giancarlo Ossola, Giacomo Benevelli, Alex Corno e tanti altri ancora, la maggior parte dei quali hanno comunque donato alla Fondazione anche le opere non vendute, che potrebbero essere utilizzate in futuro per organizzare altri piccoli eventi e continuare così l’attività di raccolta fondi per nuove iniziative.
(C.N.)

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