Si chiamano Special Olympics European Youth Games e sono i Giochi Europei della Gioventù dedicati a persone con disabilità intellettiva che quest’anno – per la prima volta – si terranno a Roma dal 30 settembre al 5 ottobre.
A meno di tre mesi dalla cerimonia inaugurale abbiamo voluto parlare di questo importante evento con la direttrice dei Giochi, Alessandra Palazzotti, che fa parte della grande famiglia di Special Olympics Italia, l’associazione che con grande impegno sta curando l’organizzazione della manifestazione.
L’accensione del braciere degli European Youth Games di Roma si avvicina e tra pochi mesi molti giovani atleti arriveranno a Roma, giusto?
Sì, ormai non manca più molto tempo, siamo entrati nella fase più delicata. Inoltre, questa che ci vede direttamente coinvolti rappresenta senza dubbio la prima occasione in cui l’Italia si trova ad ospitare un evento di queste dimensioni interamente dedicato a persone con disabilità intellettive. Un aspetto che contribuisce ad aumentare l’impegno che ci sentiamo chiamati a mettere nell’organizzazione di Giochi rivolti anche a ragazzi molto giovani, visto che l’età dei partecipanti andrà dai 12 ai 21 anni.
Cosa rappresenta per Special Olympics Italia questo evento straordinario e come procede la preparazione?
Tutti coloro che stanno contribuendo alla realizzazione dei Giochi Europei della Gioventù si sentono molto orgogliosi della grande opportunità data al nostro Paese. In occasione di questo evento gareggeranno a Roma oltre 1.400 atleti, provenienti da 57 Paesi europei e asiatici, che saranno impegnati in sette discipline ufficiali: atletica, nuoto, ginnastica, bocce, pallacanestro, calcio a 7 unificato e bowling.
La macchina organizzativa per assemblare e far funzionare al meglio tutto questo è veramente imponente anche perché, nelle giornate dei Giochi, saranno coinvolti, tra gli altri, 350 medici volontari che effettueranno a tutti gli atleti screening della vista, dell’udito, podologici, odontoiatrici e fisioterapici.
Saranno invece circa 20.000 i giovani provenienti dalla città di Roma e dalla Regione Lazio che avranno la possibilità di entrare in contatto con questo evento assolutamente unico e con i suoi protagonisti.
Quali saranno i momenti più significativi della sei giorni?
Uno dei momenti più intensi e più attesi è rappresentato sicuramente dal Torch Run, il cammino della Fiaccola di Special Olympics che – proveniente da Patrasso (Grecia), Città Europea della Cultura – toccherà quaranta comuni del Lazio per arrivare il 30 settembre allo Stadio dei Marmi, in coincidenza con la solenne cerimonia di apertura.
Come Special Olympics Italia, quindi, condividiamo tutti l’augurio che questa manifestazione faccia da cassa di risonanza ai valori che sono alla base del nostro impegno: e cioè creare – attraverso lo sport – occasioni di incontro tra giovani con e senza disabilità intellettiva, per motivarli a superare insieme ogni barriera e a instaurare nuove amicizie, permettendo così la creazione di una società integrata, più aperta e accogliente per tutti.
Avete avuto molti banchi di prova in questi mesi. Mi riferisco soprattutto ai vari Giochi Nazionali che avete organizzato
Sì, è vero, e sono andati tutti molto bene. Il nostro bilancio, in questo senso, è più che positivo. Infatti, per quanto riguarda i Giochi Nazionali di calcio, vi hanno partecipato oltre un centinaio di atleti provenienti da tutta Italia, scesi in campo con le maglie messe a disposizione da importanti squadre italiane di Serie A e B.
Anche i Giochi Nazionali di nuoto, svoltisi a Preganziol (Treviso), hanno regalato grandi emozioni. I nostri atleti, infatti, si sono confrontati nelle specialità in programma, dimostrando un grande amore per questa disciplina.
Infine, si stanno concludendo proprio in questi giorni i Giochi Nazionali di tennis a Vercelli e quelli di equitazione, ad Arezzo, che rappresentano proprio gli appuntamenti di avvicinamento ai Giochi Europei.
Special Olympics Italia, quindi, è soddisfatta della partecipazione che hanno registrato le varie manifestazioni nazionali…
Si, siamo più che soddisfatti, anche perché quest’anno i Giochi Nazionali sono stati sentiti in maniera ancora più forte del solito, avendo rappresentato un banco di prova importante per l’organizzazione degli European Youth Games.
Special Olympics è un movimento che negli anni è cresciuto in maniera esponenziale, sia nel mondo che in Italia. E come è cresciuto il numero degli eventi da noi organizzati, così anche le discipline in cui i nostri atleti si misurano sono aumentate.
Le persone che ci sono vicine e ci sostengono sono sempre di più e sempre maggiore è il numero di team che in tutta Italia aderiscono al Programma Special Olympics, condividendone la filosofia e la mission.
Nonostante questo, comunque, abbiamo sicuramente la necessità di far conoscere la nostra associazione e lo spirito che la muove ad un numero ancora maggiore di persone. Si tratta di un obiettivo ambizioso al quale puntiamo e che vogliamo assolutamente raggiungere, visto che interessa àmbiti fondamentali, quali l’integrazione, la partecipazione e il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità.
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