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Mai più ostacoli e barriere!

La quattordicesima edizione del corso della Sapienza di Roma, Progettare per tutti, avrà inizio a fine settembre e proseguirà a cadenza bisettimanale (ogni martedì e giovedì dalle 15 alle 19) fino a tutto novembre 2006, per un totale di 120 ore suddivise in 80 di aula e 40 dedicate all’elaborazione di un progetto o, più precisamente, di una «tesina a carattere progettuale inerente le tematiche trattate durante le lezioni in aula».

Direttore del corso – il cui scopo è quello di «specializzare i professionisti, rendendoli capaci di rispondere alle particolari esigenze di accessibilità degli spazi urbani da parte di utenti anziani o con disabilità» – è il professor Fabrizio Vescovo.
Esempio di bagno accessibile«La pianificazione del territorio e dei sistemi di trasporto, la progettazione di nuovi edifici, per il lavoro e la residenza, il recupero e il riuso di quelli esistenti, la sistemazione di spazi e ambienti, esterni e interni, devono contenere tutte scelte – ubicazionali, distributive e tecnologiche – che impediscano la creazione o la permanenza di ostacoli alla fruizione agevole», recita la presentazione dell’iniziativa.
«Si tratta di superare barriere fisiche, burocratiche e gestionali, che risultano fonte di disagio per la mobilità, che limitano o impediscono a chiunque la comoda o sicura utilizzazione di parti, attrezzature o componenti, e di contesti ambientali che non permettono l’orientamento e la riconoscibilità dei luoghi e delle situazioni di pericolo».

Il percorso formativo è costituito essenzialmente da quattro moduli:
– introduzione, elencazione sommaria delle diverse aree tematiche che vengono trattate specificamente nei diversi incontri; concetti base per inquadrare meglio gli obiettivi; sintesi delle attuali disponibilità legislative e normative; glossario per la progettazione, riflessioni e suggerimenti sulla terminologia corrente;
– aspetti urbanistici attinenti alla fruibilità generalizzata di spazi urbani, aperti o racchiusi, al comfort ambientale e alla sicurezza dei percorsi, delle aree pedonali e delle relative attrezzature di arredo, delle aree verdi e naturalistiche, delle zone archeologiche e dei sistemi per la mobilità e dei trasporti;
– aspetti edilizi attinenti alla fruibilità e alla sicurezza degli spazi racchiusi: luoghi di lavoro, spazi aperti al pubblico e relative attrezzature; attività commerciali, culturali, ricettive e di servizio; tipologie residenziali, recupero, salvaguardia e valorizzazione di immobili con vincolo storico o ambientale; raccordi con le diverse norme di settore;
– la comunicazione positiva: esempi, metodiche e suggerimenti per ascoltare e recepire le esigenze, diffondere correttamente gli esempi di “buone prassi”, convincere i decisori e i tecnici, elevare il livello di attenzione della cittadinanza, per realizzare concretamente l’applicazione dei princìpi e delle norme per l’accessibilità diffusa.

Laureati in ingegneria e architettura, liberi professionisti e tecnici dipendenti possono dunque presentarsi per l’iscrizione entro il 25 settembre: studenti e laureati dopo il primo gennaio 2005 con una votazione di 110/110 potranno accedervi a titolo gratuito.
Per gli altri il costo ammonterà a 100 euro (laureati dopo il primo gennaio 2005 con una votazione inferiore a 110/110) oppure a 200 euro (per coloro che risultano laureati in data antecedente).
(B.P.)

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